L’International ESG Day – che si celebra il 30 novembre di ogni anno – è una giornata volta a promuovere i principi di sostenibilità ambientale, responsabilità sociale e governance etica. I criteri ESG (Environmental, Social, Governance) rappresentano infatti le linee guida per implementare pratiche aziendali sostenibili e responsabili: questa iniziativa globale è l’occasione per riflettere sull’importanza di misurare e migliorare le prestazioni in queste aree, promuovendo il dialogo tra gli stakeholder e favorendo la condivisione di best practice e strumenti utili per sviluppare strategie ESG efficaci.
Un’efficacia che può però essere compromessa se gli strumenti utilizzati non sono quelli giusti: secondo un recente studio condotto da KPMG e ripreso dalla testata internazionale Forbes, il 47% delle aziende utilizza ancora fogli di calcolo per la gestione dei dati ESG, una pratica che può generare errori, difficoltà nell’aggregazione delle informazioni e inefficienze operative, compromettendo la conformità normativa e l’efficacia complessiva del processo.
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Il divario tra percezione e realtà nella gestione dei dati ESG
La percezione delle stesse organizzazioni sembra però essere differente dalla realtà: l’83% ritiene di essere più performante rispetto ai propri concorrenti in termini di reporting ESG. In effetti, secondo il Rate the Raters report 2023, realizzato dal Sustainability Institute, le società quotate in borsa investono mediamente tra i 220.000 e i 480.000 dollari all’anno nel rating ESG e servizi correlati, così come le aziende private, che affrontano ogni anno una spesa compresa tra i 210.000 e i 425.000 dollari. Inoltre il 90% delle organizzazioni coinvolte nello studio di KPMG ha dichiarato di voler aumentare i propri investimenti in sostenibilità nei prossimi 3 anni. “Questi dati dimostrano quanto le organizzazioni considerino l’ambito ESG una priorità strategica” – commenta Bruno Natoli, CEO di Mia-FinTech, consolidata realtà fintech italiana specializzata nell’accelerazione della trasformazione digitale di banche, istituti finanziari e altri attori dell’ecosistema financial services – “Tuttavia, costruire un programma ESG credibile richiede dati verificabili, accurati e di alto livello, in grado di soddisfare le esigenze degli stakeholder e degli enti regolatori. Un obiettivo che diventa difficile da realizzare quando la maggior parte dei dati ESG è conservata in sistemi di reportistica disconnessi e separati o addirittura in fogli di calcolo”.
Crescita del mercato dei software ESG: i numeri e le previsioni
Diventa quindi fondamentale l’uso della tecnologia, che permette di raccogliere, analizzare, riportare e garantire l’accuratezza di dati ESG verificabili. Non a caso, il mercato globale del software ESG, il cui valore era di 838,6 milioni di dollari nel 2023, è destinato a crescere significativamente: si prevede raggiungerà 2,7 miliardi entro il 2032, con un tasso di crescita annuale composto del 14,3% tra il 2024 e il 2032 e un incremento di circa il 222% in 9 anni, secondo un recentissimo report di Global Market Insights.
Una crescita guidata principalmente da una pressione sempre maggiore legata, da un lato, all’attenzione di aziende e investitori verso la sostenibilità e, dall’altro, alla conformità normativa, soprattutto in Europa, dove il mercato del software ESG è fortemente influenzato da legislazioni come il Sustainable Finance Disclosure Regulation (SFDR) e la Direttiva sulla rendicontazione della sostenibilità aziendale (CSRD), che obbligano le aziende a implementare pratiche di rendicontazione ESG dettagliate e trasparenti, incentivando la crescita della domanda di soluzioni tecnologiche avanzate in questo settore.
“I sistemi legacy rendono difficoltoso affrontare queste sfide poiché mancano della flessibilità e della capacità di integrazione necessarie per raccogliere e gestire i dati provenienti da più fonti. Oggi, per superare i silos informativi e facilitare un’efficace comunicazione con gli stakeholder, le aziende necessitano di soluzioni scalabili e rapide che permettano di aggregare i dati sulla sostenibilità in modo centralizzato. Questo approccio non solo migliora l’efficienza operativa, ma garantisce anche una maggiore trasparenza e capacità di rispondere tempestivamente alle esigenze di regolatori e investitori” – conclude Natoli – “Raccogliere e rendere accessibili i dati a banche, istituzioni, aziende e cittadini implica la creazione di un «Data Hub», un sistema che consente di aggregare i dati provenienti da diverse fonti, esponendoli in modo che possano essere facilmente consultati e utilizzati. Questo processo supporta decisioni rapide e informate, oltre a facilitare l’avvio di processi automatizzati in tempo reale, migliorando così l’efficienza complessiva. Con l’approccio «Fast Data», questi dati vengono elaborati immediatamente, permettendo alle organizzazioni di rispondere prontamente alle necessità di mercato e agli utenti”.
I vantaggi dell’adozione di un software ESG integrato
In particolare, l’adozione di un software ESG integrato con un Data Hub offre numerosi vantaggi, secondo Mia-FinTech:
- Rating ESG semplificato: permette di definire uno score finalizzato a creare un rating che poi l’azienda può spendere con i diversi attori, dal punto di vista sociale, bancario o comunicativo.
- Migliore condivisione dei dati e collaborazione interna, facilitando la raccolta e la condivisione dei dati tra i diversi team aziendali e garantendo l’allineamento con i principali standard di rendicontazione, come le normative europee e internazionali.
- Riduzione del carico di lavoro manuale e dei margini di errore, centralizzando e verificando i dati ESG provenienti da numerose fonti all’interno dell’organizzazione ed eliminando attività ripetitive e dispendiose in termini di tempo.
- Maggior sostenibilità operativa, rendendo più agevole la pianificazione e l’attuazione di strategie per ridurre emissioni e costi, ottimizzando quindi il consumo energetico e migliorando l’efficienza economica.
- Miglior governance di processi e software ESG: tramite l’uso di applicazioni componibili, scindendo applicazioni complesse in unità indipendenti è possibile promuovere la modularità, la riusabilità e l’interoperabilità degli asset esistenti, contribuendo a migliorare la governance del software.
Comunicato stampa a cura di Espresso Communication Srl.
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Tool ESG: Reporting di Sostenibilità per i Bilanci 2024
Tool ESG: Gestione e Rendicontazione della Sostenibilità per il Bilancio d’esercizio 2024.File excel per la gestione del processo di raccolta dati, funzionale alla rendicontazione dell’informativa di sostenibilità per soggetti sia obbligati che volontari. Il Tool rappresenta anche un utile strumento di orientamento per la revisione della rendicontazione di sostenibilità obbligatoria e volontaria. L’applicativo ESG è un tool kit di supporto all’impresa e al professionista per:• individuare i data point per l’elaborazione delle informazioni di sostenibilità,• orientare l’estensore agli obblighi d’informativa generali, ambientali, sociali e relativi alla condotta aziendale dell’impresa; in conformità ai principi ESRS,• supportare gli organi di controllo (revisore di sostenibilità) alla verifica del processo di raccolta dati.Il tool è specifico per la rendicontazione di sostenibilità al 31.12.2024Il file Excel consente la precompilazione delle seguenti informazioni: EFRAG• Preparazione al reporting• Governance• Strategia SBM• Gestione MDR• Gestione IRO• ESRS E – Ambientali• ESRS S – Sociali• ESRS G – GovernanceMEF• Informazioni generali• Cambiamento climatico• Ambiente• Sicurezza e forza lavoro• Governance e condotta aziendaleIl Tool ESG nasce con l’obiettivo di fornire alle società obbligate a rendicontare l’informativa di sostenibilità secondo la Direttiva 2022/2464/UE, Corporate Sustainability Reporting Directive, CSRD, uno strumento di supporto all’individuazione dei data point (Efrag), alla “raccolta dati” e di orientamento al “tipo di informativa” da rendicontare conformemente ai principi di rendicontazione, European Sustainability Reporting Standard, ESRS, elaborati dall’EFRAG, approvati dalla Commissione Europea il 31 luglio 2023 ed adottati con Regolamento delegato UE 2023/2772 dal 1° gennaio 2024. Lo strumento è utile anche ai soggetti volontari che possono intraprendre un processo semplificato di rendicontazione alla sostenibilità compliant all’ ESRS volontario. I fogli excels, infatti, propongono in modo semplice e intuitivo la distinzione tra informative ESRS destinate ai soggetti obbligati, e informative semplificate previste dal ESRS VSME (Voluntary Sustainability Reporting Standards) destinate ai soggetti volontari. Il Tool gestisce i 40 indicatori di sostenibilità Banca – PMI del documento “Dialogo di Sostenibilità tra PMI e Banche“ elaborato dal Tavolo per il coordinamento sulla finanza sostenibile, promosso dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, MEF. In Italia la Direttiva CSRD è stata recepita dal D.Lgs. n. 125 del 06/09/2024 (Decreto di recepimento). Le società italiane che rientrano nel perimetro dell’obbligo sono tenute a rendicontare le informazioni di sostenibilità nella Relazione sulla gestione societaria, ai sensi del co. 2 dell’art. 2428 C.c., in conformità alle norme del Decreto direcepimento e ai principi di rendicontazione ESRS. Il Decreto di recepimento ha previsto la figura del ‘Revisore della Sostenibilità’ quale soggetto incaricato ad attestare la conformità delle informazioni della sostenibilità. Al riguardo, il Tool è un utile strumento di orientamento per la revisione della rendicontazione di sostenibilità obbligatoria e volontaria. Gli autori a seguito della pubblicazione delle Linee guida di Assirevi, hanno previsto l’implementazione di uno strumento excel che dialogherà con il presente Tool per la stesura della Relazione di attestazione.
Alessandro Pegoraro Sistemassociati, Monica Peta | Maggioli Editore 2025
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