In materia di smaltimento amianto è arrivata una gradita ma eccessivamente tardiva notizia con il decreto 15 giugno 2016 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio in data 17 ottobre 2016 che prevede un credito d’imposta per alcune tipologie di opere relative allo smaltimento amianto; tale decreto individua le disposizioni applicative della precedente legge 221/2015 la quale, a sua volta, prevedeva che le opere di bonifica dovessero essere realizzate nel corso dell’anno 2016. Ormai l’anno 2016 è quasi concluso, ma è presumibile che la tardiva pubblicazione delle disposizioni applicative generi la possibilità che le medesime detrazioni saranno possibili anche per il 2017.
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Il credito imposta rimozione amianto
Il decreto sopra citato prevede che possano beneficiare di un credito d’imposta pari al 50% della spesa sostenuta i soggetti titolari di reddito d’impresa, indipendentemente dalla loro natura giuridica e dalle dimensioni aziendali, che abbiano effettuato interventi di bonifica dall’amianto su beni e strutture nel corso dell’anno 2016.
La spesa sostenuta tra il 1° gennaio 2016 ed il 31 dicembre 2016 non deve essere inferiore ad € 20.000,00 con un massimo di € 400.000,00 (per ciascuna impresa) ed il credito d’imposta (o detrazione fiscale che dir si voglia) sarà ripartito su base triennale in quote uguali tra loro attraverso la dichiarazione dei redditi a partire dall’anno successivo a quello in cui sono stati eseguiti i lavori di bonifica.
Le opere per cui è ammessa la detrazione fiscale sono tutte quelle volte alla rimozione e smaltimento (anche previo trattamenti in impianti autorizzati e specifici del settore) dell’amianto presente in coperture in lastre, nelle canalizzazioni, tubi, canne fumarie e contenitori per il trasporto e lo stoccaggio di materiali ed anche le spese dovute per eventuali perizie di carattere ambientale nel limite del 10% della spesa complessiva e comunque per un importo non superiore ad € 10.000,00.
Bonifica Amianto: le procedure per gli interventi e le detrazioni
L’ebook è una guida operativa alle pratiche necessarie e alle detrazioni fiscali relative agli interventi di bonifica dell’amianto da abitazioni, uffici, capannoni e manufatti edilizi in genere. Nell’opera sono illustrate le istruzioni per la corretta procedura da seguire per le opere di rimozione dell’amianto e per lo sfruttamento delle detrazioni fiscali o degli incentivi previsti per il settore.Vengono illustrate tutte le formalità da rispettare nei confronti delle ASL per la predisposizione del cantiere (predisposizione del piano di lavoro, notifica, notifica preliminare, coordinatori, ultimazione dei lavori) e quelle nei confronti dei Comuni e degli enti locali.L’ebook tratta dettagliatamente anche la fiscalità relativa alla bonifica dell’amianto, esaminando l’inquadramento IVA, la possibilità di accedere alle detrazioni fiscali del 50% IRPEF per le ristrutturazioni, il credito d’imposta del 50% per i titolari di reddito di impresa con l’indicazione, passo per passo, di come spedire le domande per accedere alle agevolazioni. Un capitolo è dedicato ai fondi messi a disposizione dagli incentivi e ai bandi (Bandi ISI INAIL).L’opera è corredata da quattro casi pratici e da una rassegna riepilogativa della normativa di riferimento.Davide Galfré, Geometra, svolge la libera professione nel cuneese con passione e tenacia.
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Rimozione amianto: come usufruire della detrazione fiscale
Per poter usufruire della detrazione fiscale è necessario presentare una domanda al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare sul portale internet che il Ministero metterà a disposizione nel periodo compreso tra il 16 novembre 2016 ed il 31 marzo 2017 accompagnando la stessa con tutte le indicazioni necessarie quali, ad esempio, l’ammontare delle spese sostenute, l’ammontare della detrazione richiesta, dalla dichiarazione di non utilizzo di ulteriori agevolazioni in tale ambito e da alcuni documenti tecnici, pena l’esclusione dalla detrazione; una volta ricevuta la domanda il Ministero avrà 90 giorni di tempo per comunicare l’accesso o il diniego all’agevolazione.
I documenti tecnici di cui sopra sono sostanzialmente quelli legati alle pratiche ASL relativi alla salubrità e sicurezza dei luoghi e consistono in:
– Piano di lavoro del progetto di bonifica da presentare da parte del titolare dell’impresa esecutrice almeno 30 giorni prima dell’inizio dei lavori all’ASL competente del territorio;
– Comunicazione all’ASL di avvenuta ultimazione dei lavori ed avvenuto smaltimento in discarica autorizzata.
Il decreto non prende nemmeno in considerazione la normativa in materia edilizio/urbanistico, ma è chiaro che (sebbene non sia espressamente specificato) per la completezza documentale e comunque per garantire la massima sicurezza è necessario (e sicuramente non superfluo) presentare prima dell’inizio dei lavori l’opportuna pratica edilizia comunale da accordare con l’Ufficio Tecnico Comunale e che, in linea generale può essere ricondotta ad una Comunicazione di Inizio Lavori per Manutenzione Straordinaria o ad una Segnalazione Certificata di Inizio Attività, il che dipenderà anche da come si intende sostituire l’amianto rimosso.
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È lampante come queste linee guida arrivino troppo tardi, visto che prima di poter iniziare i lavori devono trascorrere almeno i 30 giorni della notifica all’ASL, ma è anche vero che tale limite potrebbe essere superato tramite i casi di urgenza previsti in materia (eliminando i 30 giorni giustificando tale avvenimento attraverso una situazione di rischio a carattere igienico-sanitario e per cui non è rinviabile la messa in sicurezza) e comunque, visto proprio il grave ritardo nell’emissione delle linee guida da parte del Ministero, si confida in una proroga delle agevolazioni anche agli anni avvenire.
Sarà possibile sapere se ci sarà un’eventuale proroga solamente in seguito all’approvazione della Legge di Stabilità che, normalmente avviene durante gli ultimi giorni del mese di dicembre.
Resta confermata almeno fino al 31 dicembre 2016 la possibilità di detrazione del 50% delle spese sostenute da per lo smaltimento amianto da parte di persone non titolari di reddito d’impresa su immobili abitativi e relative pertinenze attraverso dieci quote annuali di egual valore, con un massimo di € 96.000.
In chiusura si ricorda che le eventuali opere successive allo smaltimento amianto possono a loro volta rientrare in casistiche di detrazioni fiscali differenti come ad esempio la detrazione del 65% nel caso in cui si procedesse con l’isolamento della copertura su cui è stato rimosso l’amianto o la detrazione del 50% o l’incentivo del Conto Termico se si decidesse di installare dei pannelli fotovoltaici in copertura.
Le detrazioni fiscali sulla casa 2017
Nuova edizione, aggiornata alla Legge di Stabilità 2017, e ampliata della Guida in formato ebook,, che si propone di fornire risposte esaurienti, specifiche e risolutive sul tema delle agevolazioni fiscali in edilizia.La prima parte è dedicata all’Ecobonus con un’analisi sull’incentivo fiscale (cos’è, chi ne può beneficiare, i tipi di intervento, le spese detraibili, gli adempimenti richiesti, i casi di esclusione), domande e risposte e case history che toccano le problematiche più frequenti ma meno chiarite su questi temi (Ripartizione delle spese, intestazione fatture e bonifici, installazione serramenti, cessione del credito).La seconda parte è dedicata alla detrazione 50% sulle ristrutturazioni edilizie e sul Bonus Mobili con una breve analisi (cos’è, chi ne può beneficiare, i tipi di intervento, le spese detraibili, gli adempimenti richiesti), domande e risposte e Case history che toccano le problematiche più frequenti ma meno chiarite su questi temi (interventi antisismici, sostituzione sanitari e caldaia, condominio minimo)Ogni quesito ed ogni caso è corredato da spiegazioni pratiche, riferimenti di legge e, soprattutto, dall’esperienza di chi ha lavorato sul campo e ne ha affrontato le problematiche.Proprio per questo l’e-book sarà utile tanto al contribuente, che cerca consigli da applicare alla sua situazione, quanto ai professionisti tecnici e fiscali, agli artigiani e ai rivenditori di beni e servizi detraibili, che troveranno i giusti suggerimenti da dare ai loro clienti il tutto con un linguaggio chiaro, esauriente, rigoroso e privo di ambiguità.Contiene un applicativo in excel per il calcolo della ripartizione spese tra più beneficiari.Fabio Fusano, Consulente d’azienda
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