Codice dei contratti: tutte le novità del 2022

Un riassunto con tutte le informazioni relative ad integrazioni e modifiche normative entrate recentemente in vigore in merito all’aggiornamento delle soglie comunitarie

Marco Agliata 14/01/22

Il 2022 potrebbe essere l’anno in cui l’auspicata profonda revisione del codice dei contratti dovrebbe vedere la luce (il condizionale è d’obbligo) sperando che l’intervento di revisione oltre alla sua consistenza sia emanato in tempi brevi (comunque non prima dell’autunno del 2022) riuscendo anche ad essere efficace e risolutivo rispetto a tutti i problemi che dal 2016 ad oggi hanno caratterizzato il quadro normativo dei contratti pubblici e la sua applicazione.

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In questa nota vengono riportate anche altre informazioni relative ad integrazioni e modifiche normative entrate recentemente in vigore in merito all’aggiornamento delle soglie comunitarie.

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Iter della legge delega per il riordino della normativa in materia di contratti pubblici

Come già anticipato, la delega al Governo (disegno di legge 2330 – “Delega al Governo in materia di contratti pubblici”) verrà esercitata con uno o più decreti legislativi da adottare, entro sei mesi dall’entrata in vigore della legge delega, in stretta aderenza alla normativa comunitaria (Direttive UE n. 23, 24 e 25 del 2014).

Durante l’iter legislativo e le conseguenti audizioni svolte con i vari soggetti sono emerse delle indicazioni che possono essere sintetizzate in alcuni elementi principali:

  • semplificazione normativa e procedurale a beneficio della velocizzazione delle procedure e dell’attività di vigilanza delle stesse;
  • necessità che il riordino avvenga mediante un unico testo normativo anche per quanto riguarda il Regolamento attuativo non più surrogato da una infinità di norme, decreti e linee guida (più di 150 al momento) ma costituito da un testo unico come era avvenuto per il d.P.R. 207/2010;
  • piena attuazione del sistema di informatizzazione e digitalizzazione del ciclo di vita dei contratti pubblici (Banca dati nazionale dei contratti pubblici) e interconnessione operativa con le piattaforme digitali e le banche dati delle amministrazioni pubbliche;
  • rafforzamento degli strumenti di prevenzione del rischio di infiltrazioni criminose nella realizzazione delle opere pubbliche, delle forniture e dei servizi;
  • applicazione del divieto di gold plating (divieto di introduzione o di mantenimento di livelli di regolazione superiori a quelli minimi richiesti dalle direttive comunitarie);
  • efficace coordinamento delle norme del nuovo codice dei contratti con quelle contenute nella legge 241/1990 e nel codice civile;
  • ridefinizione e rafforzamento della disciplina in materia di qualificazione e centralizzazione delle stazioni appaltanti con la finalità di conseguire una adeguata riduzione numerica agevolando l’aggregazione della domanda e l’utilizzo delle centrali di committenza;
  • ulteriore e permanente semplificazione della disciplina relativa ai contratti sotto-soglia nel rispetto dei principi comunitari di concorrenza, pubblicità, rotazione e pari opportunità;
  • rafforzare le prescrizioni e favorire l’utilizzo delle tecnologie verdi e digitali al fine di garantire la centralità di questi processi nell’ambito dei contratti e degli interventi afferenti alla pubblica amministrazione;
  • rafforzamento della centralità della progettazione rivedendo anche l’attuale numero di livelli progettuali e applicazione stabile dell’affidamento congiunto della progettazione ed esecuzione dei lavori (ex appalto integrato) a fronte di un modello capace di garantire sempre il controllo qualitativo;
  • rafforzamento e promozione delle procedure di partenariato pubblico-privato e di project financing per l’attrazione di investitori istituzionali ed esteri nella realizzazione di opere pubbliche.

Leggi anche: Affidamento diretto di servizi e forniture, nuove prescrizioni normative

Le nuove soglie europee per gli appalti del 2022

Dal 1° gennaio 2022 sono entrate in vigore le nuove soglie europee per gli appalti come previsto dal Regolamento 2021/1952 che modifica la Direttiva 2014/24/UE pubblicate nella Gazzetta ufficiale dell’Unione Europea dell’11 novembre 2021 sulla base dei seguenti 4 regolamenti:

  • Regolamento Comm. UE 10/11/2021, n. 1950, che modifica la Direttiva 2009/81/CE sugli appalti nei settori della difesa e della sicurezza;
  • Regolamento Comm. UE 10/11/2021, n. 1951, che modifica la Direttiva 2014/23/UE sulle concessioni;
  • Regolamento Comm. UE 10/11/2021, n. 1952, che modifica la Direttiva 2014/24/UE sugli appalti nei settori ordinari;
  • Regolamento Comm. UE 10/11/2021, n. 1953, che modifica la Direttiva 2014/25/UE sugli appalti nei settori speciali.

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Nuove soglie negli appalti nei vari settori

  • Appalti di lavori nei settori ordinari, nei settori della difesa e sicurezza, nelle concessioni e nei settori speciali
    • Dal 1° gennaio 2022 si è passati da 5.350.000 euro a 5.382.000 euro.
  • Appalti di servizi e forniture
    • oltre ai servizi e forniture ordinari sono compresi anche gli affidamenti dei servizi di ingegneria e architettura e sono tutti passati, dal 1° gennaio 2022, da 139.000 euro a 140.000 euro se banditi da autorità governative centrali;
    • la nuova soglia per servizi e forniture affidati da amministrazioni che non sono autorità governative centrali è passata, dal 1° gennaio 2022, da 214.000 euro a 215.000 euro.

>> Nuovo codice dei contratti: criticità normativa vigente e obiettivi Legge Delega

  • Appalti di servizi e forniture nei settori della difesa e della sicurezza e concorsi pubblici di progettazione
    • Dal 1° gennaio 2022 la soglia è passata da euro 428.000 ad euro 431.000.
  • Appalti di servizi e forniture nei settori speciali
    • Dal 1° gennaio 2022 la soglia è passata da euro 428.000 ad euro 431.000.

>> Subappalto. Dal 1° novembre 2021 addio al limite 50%

Nella tabella riportata di seguito sono sintetizzate le varie soglie per lavori, servizi e forniture come modificate dal 1° gennaio 2022:

Codice dei contratti: tutte le novità del 2022 Codice contratti agliata gennaio 2022

Consigliamo

Il quaderno Nuove procedure dei contratti pubblici, dei contratti PNRR e PNC e degli interventi cofinanziati dai fondi strutturali dell’UE è articolato secondo un indice che mette in evidenza i singoli aspetti che vengono modificati o integrati dal decreto legge 77/2021 (c.d. decreto Semplificazioni bis convertito dalla legge 108/2021) che definisce una serie di prescrizioni normative che operano delle modifiche e delle semplificazioni di procedure relative ai contratti pubblici in generale, ai contratti di interventi che ricadono nel PNRR, PNC e a quelli afferenti all’ambito dei fondi strutturali cofinanziati dall’Unione europea.

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Da non perdere

All’interno del testo Funzioni e responsabilità del RUP nell’ambito dei contratti pubblici di lavori, servizi e forniture, sono raccolti una serie di diagrammi e tabelle aggiornati con gli elementi di sintesi di facile e immediata lettura per consentire all’utente di individuare con la massima tempestività i passaggi maggiormente significativi.

Foto:iStock.com/Morsa Images

Marco Agliata

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