L’ultima transizione presso il Parlamento cesella ulteriormente la struttura del nuovo Codice Appalti: recando in dote un “bouquet” di misure tendenzialmente favorevoli per i professionisti tecnici (progettisti). Che sia davvero possibile ora conferire quella tanto anelata “centralità del progetto” che costituiva uno dei concetti chiave dell’importante riforma della materia appalti che sta prendendo vita in questi concitati mesi? Ora ovviamente tocca al Governo allinearsi alle indicazioni giunte dalle Camere: tuttavia i rappresentanti dei professionisti tecnici non nascondono la soddisfazione per la nuova conformazione delle norme.
Ecco una sintetica rassegna del pacchetto di norme dedicate ai progettisti fuoriuscito dal passaggio in Parlamento:
– addio all’appalto integrato: viene previsto l’obbligo di bandire le gare solo su progetto esecutivo;
– torna la soglia dei 100mila euro per l’obbligo di assegnare gli incarichi con gara, rispetto al raddoppio (209mila euro) previsto dalla bozza di decreto;
– viene introdotta una serie di misure per incentivare i concorsi di progettazione (con una quota di partecipazione riservata ai giovani progettisti e rimborsi spesa obbligatori);
– apertura verso le società di nuova costituzione che potranno qualificarsi con i requisiti dei soci e, dei direttori tecnici o dei dipendenti a seconda dell’organizzazione della società;
– marcia indietro sull’obbligo di cauzione, che la bozza di codice prevede anche per i progettisti;
– viene cancellato l’incentivo del 2% per la progettazione dei tecnici interni alla Pubblica Amministrazione.
Per comprendere quello che cambia leggi il nostro precedente articolo intitolato Nuovo Codice Appalti, 5 colpi duri per i progettisti.
Esprimono soddisfazione i vertici dell’OICE: “Apprezziamo molto che le commissioni, e con loro i relatori Esposito e Mariani, abbiano fatto un così attento lavoro teso a rendere ancora più effettivo il principio della centralità del progetto e a riportare adeguati livelli di concorrenzialità negli affidamenti di servizi di ingegneria e architettura”, spiega il presidente Gabriele Scicolone.
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