Novità in Lombardia per la certificazione energetica degli edifici. La Giunta regionale ha semplificato ulteriormente l’iter a carico del cittadino e si amplia la categoria dei certificatori.
Con il nuovo testo sarà possibile dimostrare, anche solo tramite autocertificazione, che il proprio immobile non necessita della relazione di un tecnico perché privo di impianto termico. In questo caso, dunque, nell’atto di compravendita, non dovrà essere esibita la relazione del tecnico, ma solo l’autocertificazione.
I cittadini avranno poi la possibilità di accedere liberamente al Catasto energetico regionale degli edifici, in modo da conoscere l’efficienza energetica di quelli che sono stati certificati in Lombardia. “Questo aspetto è particolarmente significativo – sottolinea l’assessore Salvemini -, perché rende il cittadino consapevole della svolta energetica che vogliamo dare a questa regione, nel segno di un sempre minor consumo di energia legato a comportamenti virtuosi e all’efficientamento del patrimonio edilizio lombardo. Così facendo ne beneficerà, in primis, l’ambiente”.
Per quanto riguarda i certificatori è stato eliminato il requisito dell’abilitazione all’esercizio della professione e sono stati ampliati i titoli di studio idonei per poter essere accreditati. Sono stati infatti inseriti il Diploma di laurea in Scienze e Tecniche dell’Edilizia, in Scienze e Tecnologie Fisiche, in Scienze Geologiche, nonché la Laurea magistrale in Fisica, Pianificazione Territoriale e Urbanistica, Scienze della Natura, Scienze e Tecnologie Geologiche.
Resta sempre ferma la necessità di frequentare anche un corso di formazione che, per durata e contenuti, sia stato ritenuto idoneo da Cestec, la società regionale che svolge le funzioni di organismo di accreditamento. Non solo: proprio in considerazione dell’importanza dei dati contenuti nella certificazione energetica, la Giunta regionale ha previsto che i futuri corsi di formazione (avviati dopo il primo ottobre 2013) vengano conclusi con un esame finale gestito da Cestec e non dallo stesso ente formatore. I certificatori energetici dovranno comunque sostenere, ogni cinque anni, un esame di aggiornamento professionale, pena la loro cancellazione dall’elenco dei certificatori accreditati.
Un’altra importante novità riguarda i dipendenti comunali che svolgono, come liberi professionisti, questo tipo di attività. Potranno anch’essi certificare gli edifici situati nel territorio del Comune presso cui prestano servizio.
“E’ importante sottolineare – commenta l’assessore – che tutte queste norme e semplificazioni tengono conto del lavoro di consultazione e confronto con le associazioni di categoria che operano nel settore dell’edilizia e dei cittadini, che spesso scrivono e telefonano agli Uffici regionali per segnalare criticità e fare proposte”. “In questo modo – prosegue Salvemini – definiamo meglio la disciplina della certificazione energetica, grazie anche all’esperienza maturata in ormai 5 anni dalla sua introduzione. Ne sono state rilasciate già oltre un milione e con questo ulteriore passo puntiamo a migliorarne la qualità eliminando i vincoli inutili. Una riduzione dei consumi, quindi, che va in parallelo con la riduzione dei vincoli burocratici”.
Fonte: Regione Lombardia
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