Torniamo sul tema della certificazione energetica degli edifici. Nello specifico, cercheremo di fornire alcune informazioni sui costi che i certificatori energetici, una volta seguiti i corsi di formazione e superato l’esame finale, devono sostenere per iscriversi agli elenchi istituiti dalle Regioni, ovviamente quando tali elenchi risultano costituiti.
Parliamo di costi annuali, naturalmente. I dati sono tratti dall’ultimo rapporto sulla certificazione energetica degli edifici realizzato dal CTI in collaborazione con il Ministero dello sviluppo economico.
Le cifre attuali, riportate dal documento illustrato a fine dicembre dal nostro ing. Enrico Ninarello, dimostrano una variabilità da un minimo di 100 euro ad un massimo di 120 euro.
Fanno eccezione solo la Sicilia e la Valle d’Aosta, dove, pur in presenza di un apposito elenco dei certificatori energetici, non è previsto alcun onere per l’iscrizione.
In Emilia-Romagna, dove la durata dell’iscrizione all’albo dei certificatori energetici ha una durata triennale, è previsto un contributo all’atto della registrazione di 100 euro una tantum. Non sono invece previsti ulteriori balzelli per l’emissione dei singoli certificati e per la targa energetica.
In Friuli Venezia-Giulia non si rileva alcun costo né per l’iscrizione all’elenco dei tecnici abilitati alla certificazione energetica degli edifici né, tantomeno, per l’emissione di ciascun certificato. Mediamente, invece, il CTI ha individuato in 30 euro il costo per la targa energetica.
La più “esosa” tra le Regioni è senz’altro la Lombardia che richiede, per l’iscrizione all’albo dei soggetti certificatori un contributo di 120 euro. Tale cifra si dimezza (60 euro) solo nel caso in cui l’iscrizione avvenga nel secondo semestre dell’anno. È invece gratuito l’accreditamento da parte di Finlombarda, ossia il riconoscimento di tutti i requisiti necessari per svolgere attività di certificazione secondo la disciplina di Regione Lombardia.
Per quanto riguarda il costo amministrativo per ciascun certificato, in Lombardia parliamo di 10 euro; il costo medio per targa energetica è di 50 euro.
Anche la Provincia Autonoma di Trento “non scherza”. L’iscrizione annuale costa al tecnico certificatore energetico la bellezza di 130 euro e ogni certificato ha un costo amministrativo di 24 euro.
In Piemonte, il costo di iscrizione agli elenchi è di 100 euro all’anno. Per chi è iscritto ad un albo professionale, invece, iscrizione e rinnovo sono gratuiti. Il costo amministrativo per ciascun certificato è di 10 euro.
Infine, in Puglia, il costo di iscrizione all’elenco era di 100 euro, come in Piemonte, ma non era previsto onere amministrativo per i singoli certificati energetici emessi. Attualmente non esiste più un elenco regionale dopo una sentenza del TAR del 2010 che lo ha eliminato.
Infine, Anche la Regione Abruzzo, la Regione Campania, la Regione Marche e la Regione Veneto hanno predisposto dei sistemi informativi per l’invio telematico degli APE al cui presupposto ci sta l’iscrizione del tecnico e la verifica delle competenze, quindi in un certo qual modo la gestione di un elenco regionale dei tecnici, senza alcun onere.
Per tutte le informazioni sulla certificazione energetica degli edifici, la nuova APE e la qualificazione dei tecnici certificatori, invitiamo i nostri lettori a consultare la pagina dedicata.
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