Condomini, edilizia residenziale pubblica, giovani coppie in affitto e fabbricati industriali. Registrata come certa la proroga per i bonus ristrutturazione ed ecobonus 2016 (leggi l’articolo su Ediltecnico con le dichiarazioni pubbliche del Governo), sono questi i quattro punti di reale novità che gli italiani troveranno nel testo della Legge di Stabilità 2016 in fase di preparazione e che vedrà la luce a metà del mese di ottobre.
Da diverse fonti e dalle dichiarazioni dei funzionari del Ministero delle infrastrutture e dell’economia, a quanto pare la proroga del bonus ristrutturazione ed ecobonus 2016 durerà sempre un anno, quindi fino al 31 dicembre 2016. Sfuma quindi, ancora una volta, il tentativo di rendere stabili le agevolazioni.
Ma andiamo nel dettaglio ed esaminiamo, brevemente, le 4 novità che verranno:
1. Una delle innovazioni che più colpiscono è l’estensione del bonus mobili all’anno prossimo anche per le giovani coppie (resta da stabilire quali saranno i limiti per definirle tali) che vanno in affitto e, cosa importante, senza che si debbano prevedere dei lavori di ristrutturazione dell’unità immobiliare.
In pratica e solo per questa tipologia di soggetti, sarà possibile usufruire del bonus sull’acquisto degli arredi senza la concomitante apertura di un cantiere edilizio nella abitazione.
2. Buona notizie anche per le aziende, finora escluse completamente dalla platea dei soggetti destinatari delle agevolazioni fiscali. Con i nuovi bonus ristrutturazione ed Ecobonus 2016, infatti, anche le spese realizzate dalle imprese sulle costruzioni strumentali all’attività (capannoni, magazzini, ecc.) potranno beneficiare del credito di imposta per lavori di manutenzione straordinaria e di efficientamento energetico.
3. Altra grande novità sembra quella di prevedere interventi di riqualificazione globale dei condomini mediante l’ecobonus con il pagamento dei lavori da parte degli inquilini spostati sui risparmi nel consumo dei combustibili ottenuti dopo i lavori.
4. Quarta e ultima novità, trapelata dalle fonti di Roma, è l’allargamento della platea dei beneficiari delle detrazioni agli interventi sul patrimonio di edilizia residenziale pubblica e sugli edifici scolastici con un duplice vantaggio: da un lato ridurre il consumo di risorse da parte delle costruzioni di proprietà pubblica e, dall’altro, incentivare il mercato edilizio.
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