La detrazione per le ristrutturazioni edilizie pari al 50%, come risaputo, premia i lavori pesanti, come ad esempio lo spostamento di una parete interna o la fusione di due appartamenti, ma anche tutta una serie di interventi minori che sono agevolati a prescindere dalla categoria edilizia in cui ricadono.
Ma la domanda cui intendiamo rispondere in questo articolo è la seguente: in presenza di interventi di ristrutturazione edilizia, è possibile godere anche del bonus mobili? Se tutte le condizioni previste dalla norma per il bonus ristrutturazioni sono rispettate, e si usufruisce della detrazione corrispondente, allora si ha diritto anche al bonus mobili ed elettrodomestici, cioè alla detrazione delle spese effettuate per l’acquisto dei beni destinati ad arredare l’immobile in cui sono stati realizzati gli interventi.
Attenzione però ad alcuni dettagli e regole che riportiamo di seguito, inclusa una lista dei piccoli lavori domestici agevolati.
Il Bonus mobili è abbinabile alla detrazione per ristrutturazioni
Il quesito è stato posto anche nella sezione dedicata di Fisco Oggi, ed è il seguente: «Ho fatto costruire una nuova scala interna nel mio immobile e sostituito in altra posizione quella preesistente, pagando il tutto con bonifico bancario e indicando la causale prevista per le ristrutturazioni edilizie. È vero che potrei usufruire anche del bonus mobili?»
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Manutenzione straordinaria
Condizione necessaria è che gli interventi (se eseguiti su una singola unità immobiliare residenziale), rientrino tra quelli di manutenzione straordinaria (di cui alla lettera b dell’articolo 3 del Dpr n. 380/2001).
Per questi lavori si considera la detrazione del 50% delle spese sostenute fino a un importo complessivo non superiore a 96.000 euro per unità immobiliare (art. 16-bis del Tuir).
Possono utilizzare l’agevolazione non solo i proprietari o i titolari di diritti reali sugli immobili per i quali si effettuano i lavori e che sostengono le spese, ma anche l’inquilino o il comodatario.
Bonus mobili più detrazione ristrutturazioni
Si può dunque usufruire del bonus mobili anche in presenza di interventi eseguiti in detrazione ristrutturazione, sempre che tutte le condizioni previste dalla norma siano rispettate. Va ricordato che l’acquisto dei mobili e degli elettrodomestici deve essere fatto dopo l’inizio dei lavori di ristrutturazione e che per gli acquisti effettuati nel 2020 è necessario che i lavori siano stati effettuati non prima del 1° gennaio 2019.
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Detrazione ristrutturazioni per piccoli lavori in casa
Tra gli interventi agevolati (ricadenti nella manutenzione straordinaria) rientrano:
– la realizzazione dei servizi igienici (ad esempio un secondo bagno) o l’intero rifacimento di un bagno esistente con sostituzione delle tubature;
– la sostituzione di infissi esterni con modifica di materiale o tipologia (purché non agevolata dall’ecobonus, a cui non si abbina il bonus mobili);
– il rifacimento dell’impianto elettrico;
– la sostituzione della caldaia (anche in questo caso, non dev’essere agevolata dall’ecobonus ma dalla detrazione edilizia standard);
– l’installazione di un pannello solare fotovoltaico al servizio dell’abitazione (>> Leggi: Detrazione fotovoltaico per ricaricare l’auto in casa);
– la sostituzione dello scaldabagno (anche da elettrico a metano), che rientra tra le opere detraibili al 50% perché dirette a conseguire un risparmio energetico;
– l’installazione o sostituzione delle inferriate all’interno delle singole abitazioni;
– l’installazione o la sostituzione del videocitofono (che consente l’applicazione del bonus mobili solo se inerente a un’abitazione unifamiliare e non a un condominio). Per il condominio, infatti, il bonus mobili si applica per l’arredo di parti comuni e non della singola unità immobiliare (ad esempio, arredo della casa del portiere o del cortile/giardino).;
– l’installazione di un portoncino blindato al posto della vecchia porta esterna;
– l’installazione di un impianto di allarme (all’interno della singola abitazione). Se richiede opere sull’impianto elettrico, è un intervento di manutenzione straordinaria (e consente quindi il bonus mobili).
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Detrazioni fiscali 2020: gli altri Bonus
Con il decreto rilancio si è aperta una grande stagione per le agevolazioni in materia edilizia. È infatti previsto il Superbonus 110% fino al 31 dicembre 2021 per interventi che aumentano il livello di efficienza energetica degli edifici esistenti o riducono il rischio sismico.
> Superbonus 110%, lista adempimenti e modello Entrate
Oltre a tale agevolazione continuano ad essere validi il bonus facciate, l’ecobonus, il sismabonus e il cosidetto bonus verde.
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Il decreto legge 76/2020 (c.d. decreto Semplificazioni) modifica pesantemente il Testo Unico dell’Edilizia (DPR 380/2001), introducendo importanti novità in materia di semplificazione delle procedure, variazione delle definizioni degli interventi edilizi e nuove regole più semplici e spedite per favorire la ripresa economica nel comparto delle costruzioni, dopo lo stop subito a causa della pandemia.L’eBook fornisce un quadro completo di tutte le modifiche interventute, analizzando le novità e i cambiamenti anche grazie all’ausilio di preziose tabelle comparative che mostrano al lettore, a colpo d’occhio, cosa è cambiato, cosa è rimasto immutato e cosa, invece, è stato abrogato nella nuova versione del Testo Unico dell’Edilizia.Tra i tanti temi affrontati, si citano a titolo di esempio:• Le nuove definizioni di interventi edilizi• Il silenzio-assenso certificato e la nuova verifica di agibilità• La nuova disciplina della valutazione dello stato legittimo del patrimonio edilizio• Semplificazioni ricostruzioni post sisma • Demolizione e ricostruzione: le nuove regoleLisa De SimoneEsperta in materia legislativa, si occupa di disposizioni normative e di giurisprudenza di interesse per il cittadino. Collabora da anni con Maggioli Editore, curando alcune rubriche on line di informazione quotidiana con particolare attenzione alle sentenze della Corte di Cassazione in materia condominiale, edilizia e fiscale.
Lisa De Simone | 2020 Maggioli Editore
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