Banda ultralarga in arrivo in altre 11 regioni: il secondo bando di gara

Il secondo bando per la realizzazione della rete a banda ultralarga nelle aree bianche, o “a fallimento di mercato”, cioè quelle in cui i privati non intendono investire in proprio, è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale e sul sito di Infratel Italia SPA.

Come abbiamo visto, le prime sei regioni interessate sono state Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Molise, Abruzzo. Ora invece tocca a Piemonte, Valle D’Aosta, Liguria, Friuli Venezia Giulia, Umbria, Marche, Lazio, Campania, Basilicata, Sicilia e della Provincia autonoma di Trento, per un importo totale a base d’asta di oltre 1,254 miliardi di euro.

Il bando è articolato in sei lotti autonomi:
1) Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria: 358,567 milioni
2) Friuli Venezia Giulia e Provincia di Trento: 166,274 milioni
3) Marche e Umbria: 154,588 milioni
4) Lazio: 171,020 milioni
5) Campania e Basilicata: 198,917 milioni
6) Sicilia: 184,193 milioni.

Scarica QUI il bando completo.

Le regole e i requisiti della gara sono una ricalcati su quelli della gara precedente (chiusasi il 18 luglio scorso) e anche l’iter sarà lo stesso, con aggiudicazione attraverso procedura ristretta e gestita tramite piattaforma telematica.

Le infrastrutture che verranno realizzate saranno in grado di coprire una popolazione di oltre 5,5 milioni di abitanti e interesseranno il territorio di quasi 4 mila Comuni. All’appello mancano ancora Puglia, Calabria e Sardegna, alle quali sarà riservato un successivo bando, che uscirà  probabilmente a settembre o, comunque, entro l’autunno.

Le risorse pubbliche vanno a coprire i costi di progettazione e costruzione dell’infrastruttura a banda ultralarga, affidata in concessione a soggetti privati che dovranno poi gestire (e provvedere alla manutenzione della rete per 20 anni) vendendo i servizi all’ingrosso, e pagando allo Stato un canone di concessione (definito poi dalla lettera di invito).

Redazione Tecnica

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