Architetti: Piano Casa proceda di pari passo con la riforma del Testo Unico Edilizia

Per il CNAPPC occorre una riforma urgente, non più differibile sia per la difficoltà di sintesi tra vecchie leggi urbanistiche e normativa edilizia sia per la necessità di semplificazione

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A proposito di Piano Casa, gli architetti, riuniti sotto il Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori (CNAPPC), sottolineano la necessità di un approccio che non si limiti a risolvere le piccole difformità edilizie con soluzioni temporanee, ma che invece miri a una riforma comprensiva e coerente per tutto il territorio nazionale.

La visione condivisa è quella di un recupero del patrimonio edilizio che possa effettivamente contribuire alla soluzione del disagio abitativo, tramite procedure semplificate e aggiornate, cruciali per un futuro sostenibile e organico del settore edilizio italiano.

Tuttavia per il CNAPPC, la riforma “deve procedere di pari passo con la riforma del Testo Unico per l’edilizia”.

Riportiamo di seguito il comunicato stampa trasmesso dal Consiglio degli Architetti.

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La Casa a Consumo Zero

L’efficientamento energetico degli edifici è un tema ineludibile, che sta comportando e comporterà, sempre più in futuro, una vera e propria rivoluzione (tecnologica e progettuale) per i tecnici e i progettisti, a partire dalla direttiva EPBD (c.d. direttiva Case Green). Questo manuale si prefigge lo scopo di accompagnare e aiutare il lettore nel comprendere e governare le nuove modalità progettuali che porteranno entro il 2050 il nostro parco immobiliare a essere “a emissioni zero”.L’opera, in particolare, fornisce informazioni, consigli di buona pratica e spunti di riflessione utili sia in fase di progettazione che in fase di realizzazione degli interventi, offrendo una solida impostazione rispetto a quali siano gli aspetti da tenere in considerazione e a come affrontarli.Il manuale approfondisce l’aspetto dell’efficientamento energetico finalizzato alla riduzione dei consumi.Lo scopo è duplice: fornire un’analisi critica delle principali tecnologie impiegate in ambito edilizio per gli interventi di efficientamento energetico, tanto negli edifici di nuova costruzione quanto negli edifici esistenti, e promuovere un approccio progettuale olistico, che consenta di non perdere di vista il quadro d’insieme, per garantire – oltre il risparmio energetico anche il comfort termoigrometrico ed acustico, la sicurezza strutturale e antincendio dei fabbricati.Virginia Luisella PascaleProgettista e DL specializzata in interventi di riqualificazione del patrimonio edilizio esistente. Ha conseguito la Laurea Specialistica in Ingegneria presso il Politecnico di Milano ed è iscritta all’Ordine Ingegneri di Milano, presso cui partecipa attivamente ai lavori di diverse Commissioni. Ha svolto attività di progettazione e project management per gli appalti del sito Expo2015 e attualmente si occupa di interventi di ristrutturazione, efficientamento energetico e risanamento acustico di edifici esistenti. Svolge attività di docenza, per corsi di formazione inerenti la prestazione energetica e acustica degli edifici. È abilitata come Certificatore energetico di Regione Lombardia, Tecnico Competente in Acustica, Professionista Antincendio e Coordinatore per la sicurezza, è inoltre iscritta all’Albo nazionale CTU.

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Crusi: occorre agevolare l’operatività edilizia per molti fabbricati

“Condividiamo l’attenzione del MIT per il recupero del patrimonio edilizio come risposta al problema del disagio abitativo e riteniamo che l’esigenza di una definizione legislativa di semplificazioni procedurali per dare risposta, in tempi brevi, alle esigenze emerse nei territori non debba risultare pregiudizievole di un disegno organico di riordino di tutta la normativa edilizia. Per questo motivo auspichiamo che la formulazione del Nuovo Piano Casa proceda di pari passo con la definizione della riforma del Testo Unico dell’Edilizia. Riforma urgente e non più differibile sia per la difficoltà di sintesi tra vecchie leggi urbanistiche e normativa edilizia sia per la necessità di una attualizzazione normativa in risposta alle esigenze di semplificazione e razionalizzazione  in grado di supportare un futuro sostenibile per il nostro Paese”.
 
Così Massimo Crusi, Presidente del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori (CNAPPC).

“Questa –  sottolinea –  deve essere la strategia per affrontare l’attualissimo tema della risoluzione delle piccole difformità edilizie e dell’accertamento di legittimità degli immobili che, secondo quanto annunciato dal Ministro Salvini, mira a rispondere alla necessità di rendere disponibili un maggior numero di unità residenziali per far fronte al fabbisogno abitativo. Agevolare l’operatività edilizia per molti fabbricati che risultano bloccati per la mancanza di risposta alle richieste di accertamento dello stato legittimo non deve essere l’ennesimo intervento tampone, ma  deve rientrare nella riforma complessiva ed organica della normativa per il settore edilizio che va realizzata in tempi brevi”.

Buzzacchi: occorrono definizioni legislative che abbiano valore di norma unica

Per Anna Buzzacchi, Responsabile del Dipartimento Patrimonio culturale, ambiente e sostenibilità e componente per il CNAPPC  del Tavolo per il Piano Casa “condividiamo la necessità di provvedere in tempi brevi a semplificazioni procedurali, rileviamo tuttavia  che la mancanza di organicità della normativa vigente è in gran parte frutto di numerosi interventi di modifica spesso attuati nel tempo con decretazioni d’urgenza, finalizzati a supportare il comparto economico dell’edilizia ed a snellire gli aspetti procedurali che, nei fatti, hanno prodotto scarsa chiarezza interpretativa. L’interesse pubblico per la rimozione di incertezze giuridiche in merito alla risoluzione di piccole difformità e per l’accertamento di legittimità degli immobili comporta, invece,  che le definizioni legislative abbiano valore di norma unica per tutto il territorio nazionale e che siano all’interno della riforma della normativa edilizia esistente.”
 
Il CNAPPC, mentre si riserva di conoscere il provvedimento annunciato dal Ministro Salvini per il superamento delle piccole irregolarità edilizie, si augura che in tempi rapidi vengano ripresi i lavori per la riforma del Testo Unico dell’Edilizia al quale è pronto a dare un  fattivo contributo e che, sempre in tempi rapidi, si giunga alla definizione del Piano Casa.

Dal comunicato stampa a cura di Silvia Renzi, Ufficio Stampa Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori (CNAPPC)

Redazione Tecnica

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