L’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) ha emesso un parere (delibera n.454 del 9 ottobre 2024) rilevante in merito agli appalti pubblici di importo sopra soglia comunitaria, sottolineando che per alcune tipologie di lavori non è appropriato il solo criterio del “minor prezzo”, ma è necessaria una valutazione più ampia che consideri anche aspetti qualitativi, ambientali e sociali. La vicenda riguarda un appalto da oltre 19 milioni di euro indetto dall’Università di Catania per la riqualificazione di alcuni padiglioni dell’ex ospedale Vittorio Emanuele.
ANAC ha evidenziato come l’utilizzo del solo minor prezzo per questo tipo di opere non rispetti le normative, puntando invece alla qualità e sostenibilità.
Analizziamo di seguito il caso.
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Il caso
Il progetto per il Centro Ospedaliero e Polo Didattico Universitario a Catania, situato nei Padiglioni dell’ex ospedale Vittorio Emanuele, ha un valore di base di gara di oltre 19 milioni di euro. Questo appalto, sotto la responsabilità dell’Università degli Studi di Catania, è stato oggetto di una contestazione riguardante il criterio di aggiudicazione basato sul “minor prezzo”. ANCE Sicilia ha infatti segnalato l’adozione di tale criterio, sostenendo che sia in contrasto con l’articolo 108 del nuovo Codice dei Contratti, ai sensi del D.lgs. 36/2023.
L’ANCE Sicilia, nel contestare il criterio di aggiudicazione, ha sostenuto che l’utilizzo del minor prezzo violi i principi di efficienza, efficacia ed economicità, oltre a compromettere il risultato complessivo dell’appalto. A seguito di questa segnalazione, l’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) ha avviato un procedimento istruttorio, notificato all’Università degli Studi di Catania il 13 giugno 2024.
L’Università degli Studi di Catania ha difeso la propria scelta del criterio del minor prezzo con una nota, sottolineando che tale criterio era appropriato alla natura del contratto. Secondo l’Università, il progetto esecutivo era già stato definito in maniera dettagliata e l’assenza di caratteristiche innovative negli impianti non giustificava un criterio diverso.
Normativa di riferimento e parere dell’ANAC
Secondo l’art. 108 del D.lgs. 36/2023, per gli appalti pubblici sopra soglia comunitaria è previsto l’utilizzo del criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, salvo eccezioni per forniture o servizi standardizzati o per servizi a bassa intensità di manodopera. Inoltre, i lavori caratterizzati da un significativo contenuto tecnologico devono essere aggiudicati secondo il miglior rapporto qualità/prezzo, criterio che avrebbe permesso una valutazione non solo economica, ma anche qualitativa.
ANAC ha valutato che il criterio del minor prezzo applicato dall’Università degli Studi di Catania non fosse conforme alle disposizioni del Codice dei Contratti, considerando che l’appalto in questione, comprendendo opere classificate come OG11 (impianti tecnologici) per un importo significativo, richiedeva necessariamente l’adozione del criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa. Inoltre, ANAC ha evidenziato che, per progetti con tali caratteristiche, il legislatore impone il miglior rapporto qualità/prezzo per evitare potenziali criticità come ribassi eccessivi che possano compromettere la qualità dell’opera o le condizioni di sicurezza sul lavoro.
In linea con i principi stabiliti dal D.lgs. 36/2023, ANAC ha sottolineato l’importanza di criteri aggiuntivi oltre a quello economico, che dovrebbero includere anche aspetti sociali e ambientali, come la promozione della parità di genere e l’impatto ambientale del progetto. Ad esempio, l’art. 108, comma 4, del Codice richiede la valorizzazione dei criteri sociali e ambientali negli appalti pubblici, e l’art. 57, comma 2, impone l’integrazione dei Criteri Ambientali Minimi (CAM) nella documentazione di gara.
È stato richiamato, inoltre, il “principio di risultato” evidenziando che il Legislatore ha codificato in tal modo i principi di buon andamento e dei principi di efficienza, efficacia ed economicità dell’azione amministrativa, nell’ottica del raggiungimento “dell’affidamento del contratto e della sua esecuzione con
la massima tempestività e il migliore rapporto possibile tra qualità e prezzo”.
Il 9 ottobre 2024, ANAC ha quindi deliberato che l’utilizzo del criterio del minor prezzo nella procedura di gara in esame fosse in contrasto con il Codice dei Contratti.
Implicazioni per i futuri appalti
Questa delibera ha implicazioni rilevanti per le future gare d’appalto in Italia, specie per le stazioni appaltanti che operano nell’ambito di progetti tecnologicamente complessi o di alto valore economico.
Adottare il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, in tali casi, permette di considerare non solo il costo, ma anche l’efficacia complessiva dell’offerta.
Questo approccio risulta efficace per evitare ribassi che, pur favorendo il risparmio a breve termine, potrebbero comportare maggiori costi a lungo termine, compromettendo la sostenibilità e la qualità dell’opera pubblica.
Consigliamo la lettura
Il Nuovo Codice degli Appalti 2023 commento operativo
Quest’opera costituisce uno strumento operativo per la conoscenza e l’utilizzo delle modifiche normative introdotte dal Nuovo Codice degli Appalti (decreto legislativo n. 36/2023) nei vari ambiti delle procedure relative ai contratti pubblici di lavori, servizi e forniture.Anche per questo quaderno l’organizzazione del testo ha mantenuto l’impostazione di riconoscibilità delle informazioni presentate in modo da facilitare la consultazione dei vari argomenti trattati utilizzando schemi e tabelle che restituiscono con immediatezza gli aspetti di sintesi dei vari argomenti.Le parti di testo con i riferimenti normativi (riportate integralmente) sono limitate soltanto agli elementi di maggior rilevanza per consentire l’immediata verifica del dettato normativo letterale degli aspetti più importanti.Sono affrontati tutti i temi e gli aspetti teorico.pratici per il direttore dei lavori, nello specifico:◾ Il responsabile unico del procedimento◾ La programmazione e la progettazione di lavori e degli acquisti di beni e servizi◾ Validazione, verifica e iter autorizzativo del progetto◾ Stazioni appaltanti ed operatori economici◾ Contratti di importo inferiore alle soglie di rilevanza europea◾ Scelta del contraente◾ Esecuzione delle opere◾ Contenzioso e strumentiMarco AgliataArchitetto, libero professionista, impegnato nel settore della programmazione, esecuzione e monitoraggio di opere pubbliche e private, esperto di problematiche ambientali, energetiche e della sicurezza.Svolge attività di consulenza per Enti pubblici e privati sulla programmazione e utilizzo delle risorse nazionali e comunitarie, progettazione, direzione lavori, attuazione, gestione e manutenzione degli interventi con particolare riguardo al recupero edilizio, difesa del suolo, valorizzazione territoriale e sostenibilità ambientale.È autore di numerosi volumi in materia di opere pubbliche e problematiche ambientali.
Marco Agliata | Maggioli Editore 2023
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