Dal 10 all’11 giugno 2013 si è svolto, presso il Centro Congressi dell’Università della Calabria, nel comune di Rende in provincia di Cosenza, il 7° Congresso Nazionale dell’Associazione Italiana Gestione Energia, una manifestazione che ha coinvolto tecnici ed esperti da tutta Italia e che si è tenuta in Calabria per la prima volta grazie all’impegno profuso dal Comitato Organizzatore presieduto dal prof. Mario Cucumo, docente presso il Dipartimento di Ingegneria Meccanica, Energetica e Gestionale dell’Università della Calabria.
Il tema scelto per l’occasione è stato Politiche energetiche per uno sviluppo sostenibile, “un argomento universale ed attuale – afferma il prof. Cucumo – che tratta l’atomo degli interessi dell’Associazione: lo sviluppo è sostenibile “quando risponde alle esigenze del presente senza compromettere la capacità delle generazioni future di soddisfare le proprie”. In altri termini, la crescita odierna non deve mettere in pericolo le possibilità di crescita delle generazioni future».
Le relazioni tra Energia, Ambiente e Benessere.
“Energia, Ambiente e Benessere costituiscono un trinomio inscindibile. L’interazione forte o, meglio, l’integrazione in un unicum dei tre concetti è lampante agli addetti ai lavori ma sembra sfuggire al pubblico più ampio, ed è per questo che l’AIGE è chiamata ad esercitare con maggiore chiarezza e grande attenzione quel ruolo di riferimento per la diffusione dell’informazione scientifica a riguardo. Ecco che il benessere, troppo spesso circoscritto in ambiti precisi (economia, ecologia, società) e visto indipendente da alcune condotte, va invece mostrato nel suo significato più ampio e giustamente collocato”.
“Una prima relazione è ormai percepita con grande sensibilità: la produzione di energia grava sull’ambiente. Non meno evidente è la nozione che un ambiente inquinato abbassi la qualità della vita di chi lo abita, quindi il ragionamento logico, secondo cui la produzione di energia diminuisce il benessere (ecologico), appare tanto semplice quanto veritiero. Ma è l’altra relazione, quella diretta fra energia e benessere (economico), ad aver bisogno di essere focalizzata. Ci si dimentica troppo spesso che molte delle comodità che ci circondano sono dense di energia e, come testimoniano i consumi, a dispetto della recessione, non sono poi così numerosi coloro disposti a rinunciarvi. Può darsi che termini e legami antichi, mutuati dalle consuetudini, come l’uovo e la gallina, possano spiegare, con l’analogia, la relazione energia-benessere. Assieme alla ben nota impossibilità di assegnare un ordine cronologico, emergerebbe, innegabile, l’impossibilità di perpetuare l’una o l’altra cosa disgiuntamente. Infine, la fusione delle considerazioni sugli opposti effetti generati dalla produzione energetica, con il riconoscimento dell’inscindibilità dei legami fra energia, ambiente e benessere, demarca il confine entro cui compiere scelte consapevoli dello stile di vita”.
Risparmio energetico, bersaglio da mirare.
“In Calabria possono trovarsi esempi delle azioni da armonizzare per raggiungere il duplice obiettivo di aumento della disponibilità energetica e di tutela dell’ambiente. La regione, a vocazione prevalentemente agricola, evidenzia un fabbisogno di energia elettrica pro-capite meno della metà di quello medio nazionale, tuttavia ha adottato una politica energetica che le consente di cedere alle altre regioni quantità notevoli della sua produzione (nel 2009 ben il 64% dell’energia prodotta).
Le fonti primarie sono varie: gli apporti più rilevanti provengono dal termoelettrico alimentato da gas naturale e dall’idroelettrico. Negli ultimi anni l’attenzione si è rivolta principalmente alla generazione da fonti rinnovabili. Sono presenti numerosi impianti fotovoltaici di piccola e media taglia e, grazie alla grande disponibilità di biomasse forestali, sono presenti cinque centrali a biomassa di cui quattro in esercizio. Gli impianti eolici, distribuiti in 17 parchi, hanno conosciuto un tasso di crescita enorme.
L’incidenza della fonte eolica sull’intera produzione ha raggiunto il 4%, quasi il doppio del dato nazionale, ma salirebbe a 6,5% se riferito ai soli fabbisogni. Con riferimento all’anno 2009, considerando il contributo dell’idroelettrico e delle biomasse, la Calabria avrebbe soddisfatto la notevole quota del 47% dei suoi consumi. Questo dato, benché lusinghiero, merita attenzione: persino una regione parsimoniosa, ricca di acqua, boschi e, nel complesso, anche di vento, non potrebbe mai fare a meno delle tanto vituperate fonti “non rinnovabili”. È sempre il risparmio energetico “il bersaglio grosso” a cui si deve mirare con decisione, l’unica “fonte rinnovabile” ad impatto zero. È qui che la conoscenza, la capacità di diffondere le buone pratiche, l’intelligenza umana diventano le risorse più rilevanti ed è qui che l’AIGE giocherà sempre un ruolo da protagonista”.
Così il prof. Mario Cucumo ha cercato di sintetizzare lo spirito di questo importante congresso nazionale, di cui lo stesso, insieme al Presidente dell’AIGE, prof. Enrico Lorenzini, ha aperto i lavori. Lavori durante i quali gli esperti di imprese, università, enti di ricerca e professioni, si sono potuti confrontare sulle più significative tematiche del settore energetico, discutendo circa 47 memorie scientifiche che hanno offerto il meglio dell’innovazione tecnologica. La cerimonia di apertura dei lavori del congresso si è coclusa con la lectio magistralis del prof. Valerio Marinelli, professore emerito presso l’Università della Calabria, dal titolo Il solare termodinamico: stato dell’arte, mentre le memorie sono state successivamente presentate in tre sessioni parallele e organizzate in otto temi:
1. Politica e normative in ambito energetico,
2. Strategie e mercato dell’energia, T
3. Termodinamica dei processi energetici,
4. Risparmio energetico nell’edilizia e nell’industria,
5. Energia Solare ed altre fonti rinnovabili,
6. Sistemi energetici convenzionali ed avanzati,
7. Cogenerazione e generazione distribuita dell’energia
8. Combustibili alternativi
Di particolare rilievo i temi discussi nel corso della tavola rotonda che ha visto gli esperti confrontarsi su fonti rinnovabili (ing. Giacobbo Braccio – Enea), nucleare (prof. Fabio Fineschi – Università di Pisa), petrolio e gas (dott. Fabio Moroni – Saipem s.p.a.), carbone (prof. Enrico Lorenzini – Università di Bologna) ed efficienza energetica (ing. Nicola De Nardi – Energia Calabria).
I lavori si sono chiusi, infine, dopo una “due giorni” intensa, ricca di contenuti tecnici, ma circondata dalle bellezze naturali e gastronomiche calabresi. Il prossimo appuntamento sarà per l’anno venturo, presumibilmente in Emilia-Romagna.
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