L’articolo 145 del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio del 2004 richiede che i Comuni adeguino i propri strumenti di pianificazione urbanistica e territoriale alle previsioni dei piani paesaggistici regionali, quando siano vigenti.
Il volume Indirizzi metodologici per l’adeguamento e la conformazione della pianificazione urbanistica comunale al PIT-PP della Regione Toscana – a cura di Anna Di Bene, Lionella Scazzosi, Raffaella Laviscio e Antonella Valentini e scaricabile gratuitamente a fondo articolo – presenta i risultati di una ricerca finalizzata a definire indirizzi di metodo per l’adeguamento dei piani comunali toscani al PIT-PP della Toscana, nel quadro dell’Accordo tra MiBACT e Regione Toscana “Per lo svolgimento della Conferenza Paesaggistica nelle procedure di conformazione o di adeguamento degli Strumenti della Pianificazione” (16 Dicembre 2016).
La ricerca – svolta dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio (SABAP) per le province di Siena, Grosseto e Arezzo, e dal Politecnico di Milano, Dipartimento ABC – si occupa dei due tipi di istruttorie previste: Conformazione/adeguamento di strumenti di pianificazione urbanistica e territoriale di livello comunale (Piano Strutturale, Piano Operativo e/o loro Varianti) e Conformità paesaggistica di “Piani Attuativi comunque denominati”. Lo scopo è facilitare la lettura e la regolamentazione dei caratteri paesaggistici dei luoghi al livello comunale e garantire coerenza di approccio tra i diversi livelli di pianificazione territoriale-paesaggistica.
Gli Indirizzi metodologici
Articolazione
Gli Indirizzi metodologici sono articolati in tre Parti. La prima parte tratta il tema della conformazione e dell’adeguamento dei piani urbanistici di scala comunale: Piani Strutturali e Piani Operativi. È articolata in due sezioni:
- Sezione A: “Identificazione, perimetrazione e definizione del territorio urbanizzato e del territorio rurale”. Le indicazioni, particolareggiate, sono sviluppate con riferimento alle grandi componenti territoriali individuate dal PIT-PP: territorio urbanizzato (storico e recente; margine urbano) e territorio rurale (nuclei rurali; ambiti periurbani). Sono forniti riferimenti precisi agli strumenti che il PIT mette a disposizione, sia conoscitivi, sia normativi, sia di indirizzo;
- Sezione B: “Strumenti normativi e orientativi: Piani tematici, Schede Norma, Norme figurate”. Tratta di strumenti che è auspicabile inserire nella pianificazione comunale, ossia nel Piano Strutturale e Piano Operativo, per specificare, dove necessario, le modalità di tutela di alcuni aspetti e valori paesaggistici: per esempio, Piani tematici per il colore, le insegne, gli arredi, la vegetazione. Essi sono utili sia in ambiti storici, sia in zone di espansione, sia per le aree di margine. E ancora: possibili strumenti a supporto della qualità paesaggistica in caso di notevoli interventi di trasformazione (Schede Norma) e finalizzati alla esplicitazione e comunicazione di contenuti paesaggistici (Norme figurate).
La seconda parte tratta dei Piani Attuativi (“Piani attuativi: indicazioni per la conformazione paesaggistica e per la redazione della documentazione relativa”). Gli Indirizzi forniscono indicazioni per la lettura del paesaggio e la comunicazione delle scelte progettuali che dimostrino che il paesaggio è stato preso in considerazione in tutti i suoi aspetti (ecologico-ambientali, qualità paesaggistica, valori storico-culturali e identitari) nel progetto di trasformazione. Svolge considerazioni di merito e dà indicazioni utilizzando alcune esemplificazioni.
La terza parte (“Integrazione della componente ecosistemica dei paesaggi nella pianificazione comunale”) tratta del tema dell’integrazione degli aspetti ecologico-ambientali negli strumenti di pianificazione urbanistica e territoriale a scala comunale, ancora poco organicamente praticata a questa scala.
Finalità
Gli Indirizzi metodologici sono finalizzati all’operatività: pertanto sono costituiti da testi sintetici, redatti in genere in forma schematica, con indicazioni sia di metodo che pratiche. Danno indicazioni sulla raccolta delle informazioni necessarie alla lettura del paesaggio, sulle modalità di elaborazione di tematiche, sulla definizione di norme. Schede di approfondimento esaminano alcuni temi e portano esempi. Come supporto operativo, in ogni sezione sono indicati gli elaborati del PIT-PP utili da consultare per i diversi temi affrontati e sono indicati in dettaglio gli indirizzi web dove sono reperibili.
Gli Indirizzi metodologici costituiscono uno strumento di riflessione e operativo di carattere generale che, lavorando sul caso toscano, sviluppa indicazioni sul tema dell’inserimento delle tematiche paesaggistiche in tutta la pianificazione urbanistica e territoriale di livello comunale che sono utili per tutta l’Italia.
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Immagine: Stralcio della Carta della ricomposizione delle Invarianti strutturali, porzione nord (dal volume scaricabile in questo articolo)
Articolo originariamente pubblicato su Architetti.com
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