Il 17 aprile 2025, la Conferenza Stato-Regioni ha approvato il nuovo Accordo (scaricabile a fine articolo) sulla formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro, che entrerà in vigore dopo la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale. Il provvedimento rappresenta un passo fondamentale per l’aggiornamento e il miglioramento del sistema formativo previsto dal d.lgs. n. 81/2008.
L’Accordo nasce con finalità ben precise: la rivisitazione, modifica e accorpamento degli Accordi attuativi del Testo Unico sulla Sicurezza (TUSL); l’aggiornamento dell’allegato XIV sul corso per coordinatori della sicurezza nei cantieri; la definizione della durata, dei contenuti minimi e delle modalità della formazione per tutti i soggetti obbligati, inclusi datori di lavoro e operatori in ambienti sospetti di inquinamento o confinati. Inoltre, introduce nuove modalità di verifica dell’apprendimento e dell’efficacia della formazione direttamente durante l’attività lavorativa.
Come specificato nel documento, resta ferma la facoltà per le Regioni e Provincie autonome di introdurre o mantenere disposizioni più favorevoli in materia di salute e sicurezza sul lavoro. L’attuazione dell’accordo non può comportare una diminuzione del livello di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro preesistente in ciascuna Regione o Provincia autonoma.
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Da non perdere
Guida ai Piani di Sicurezza 2.0
La guida è aggiornata con il capitolo “Integrazione ai Piani di Sicurezza – Rischio Covid-19” a cura di Marco Ballardini e Carmine Moretti. L’aggiornamento, completo di oltre 50 moduli editabili e personalizzabili, fornisce strumenti utili e indicazioni da seguire nella gestione dell’emergenza legata alla diffusione dell’infezione da COVID-19 nei cantieri. Si è voluto dare al testo un taglio pratico, sulla base dell’esperienza maturata in questo periodo nella consulenza, con esempi precompilati di documenti specifici, di procedure, di protocolli, di check list, di segnaletica, utilizzabili per gestire il rischio di contagio da COVID-19 in cantiere. Nell’aggiornamento vengono prese in considerazione TUTTE le attività operanti in una impresa edile e/o in un cantiere, suddivisi per comodità di consultazione in 3 gruppi: Artigiani, ditte individuali e lavoratori autonomi che operano in cantiere, senza lavoratori; Imprese edili che operano in cantiere, con lavoratori dipendenti o soci lavoratori dipendenti o soci lavoratori; Adempimenti del Coordinatore della Sicurezza in fase di Progettazione ed Esecuzione Questa nuova Guida ai Piani di Sicurezza 2.0, giunta alla seconda edizione, si rinnova e si aggiorna allo stato dell’arte tecnico e normativo per offrire un vero e proprio percorso guidato per la redazione del Piano di Sicurezza e Coordinamento (PSC), del Fascicolo Tecnico (FT), del Piano Operativo di Sicurezza (POS) e del Piano Sostitutivo di Sicurezza (PSS), accompagnando il lettore passo per passo nella redazione, nell’organizzazione e nella gestione della documentazione. Le schede delle lavorazioni e la modulistica, scaricabili dal cloud, sono editabili e personalizzabili secondo le specifiche esigenze e sono state aggiornate mantenendo l’impostazione grafica innovativa della precedente edizione, con l’aggiunta di alcune funzionalità per facilitare il lavoro. È stata mantenuta e arricchita anche la segnaletica relativa ai DPI necessari per il corretto svolgimento delle lavorazioni. In linea con le richieste esplicitate negli anni dagli organi di controllo, questa guida offre uno strumento operativo chiaro, comprensibile e preciso, ulteriormente migliorato e affinato dall’esperienza maturata dagli Autori nel corso di una pluriennale pratica professionale sui cantieri come responsabili e coordinatori della sicurezza. Questa nuova edizione approfondisce ed estende la trattazione con ulteriori schede macchine, gruppi omogenei e schede di lavorazione, come per esempio:• bonifica di ordigni bellici;• incidenti stradali e sicurezza dei luoghi;• scavi archeologici;• allestimento segnaletica stradale;• aggiornamento scheda bonifica amianto. Inoltre, i contenuti delle schede macchine, dei gruppi omogenei e delle schede di lavorazione già presenti nella precedente edizione sono stati integrati con i rischi da esposizione a Campi Elettromagnetici (CEM) e da Radiazioni Ottiche Artificiali (ROA). Rivestono particolare importanza, inoltre, le indicazioni riguardanti la gestione dei documenti durante le fasi del cantiere, specialmente per quanto concerne le modalità di aggiornamento. Sono presenti chiare istruzioni per esercitare correttamente il coordinamento e il controllo di cantiere, mediante verbali, moduli e aggiornamenti: non solo delle interferenze e delle lavorazioni, ma anche delle imprese e dei lavoratori autonomi, sia dal punto di vista dell’impresa affidataria e/o esecutrice che del coordinatore. Un’altra novità di questa guida è rappresentata dall’inserimento di una sezione dedicata alla modellazione e al BIM (Building Information Modeling) nella gestione della sicurezza in cantiere. Luca LenziIngegnere della sicurezza, è docente e coordinatore presso l’Istituto Professionale Lavoratori Edili della Provincia di Bologna e docente a contratto presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna nonché titolare dello studio di ingegneria omonimo. In ambito cantieristico vanta un’esperienza ventennale nel Coordinamento sia in Progettazione che in Esecuzione e segue come consulente o RSPP importanti imprese operanti in ambito edile e del restauro.Carmine MorettiIngegnere ambientale, è consulente aziendale e titolare dello studio TMA Srl di Bologna. Si occupa dal 2003 di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro e ambiente. È consulente per aziende con sedi dislocate in varie regioni del territorio nazionale. Negli ultimi anni ha realizzato e curato diverse pubblicazioni in materia di sicurezza sul lavoro.Francesco LoroIngegnere edile, è docente di progettazione, costruzioni, impianti e disegno tecnico presso istituti tecnici e professionali. Da sempre appassionato di modellazione dell’architettura, si occupa da anni di sicurezza aziendale e organizzazione del cantiere fornendo consulenza e collaborando con aziende e professionisti nell’ambito della progettazione e del cantiere.
Luca Lenzi, Carmine Moretti, Francesco Loro | Maggioli Editore 2019
53.20 €
Indice
Regime transitorio e riconoscimento della formazione pregressa
In fase di prima applicazione e comunque entro dodici mesi dall’entrata in vigore del nuovo Accordo, sarà ancora possibile avviare corsi secondo le regole degli Accordi precedenti, ora abrogati.
È confermato anche il riconoscimento della formazione pregressa conforme ai vecchi standard.
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Nuove disposizioni per la formazione dei Datori di lavoro
Un’importante novità riguarda i datori di lavoro, obbligati a frequentare un corso di almeno 16 ore, da completare entro 24 mesi dall’entrata in vigore dell’Accordo.
Tale corso è valido anche per assolvere gli obblighi di formazione del datore di lavoro dell’impresa affidataria nei cantieri, a condizione di integrare la formazione con un modulo specifico di almeno 6 ore dedicato ai “cantieri”.
I corsi già frequentati, se conformi ai nuovi requisiti, continueranno a essere riconosciuti.
Formazione degli operatori su attrezzature e nuove scadenze
Per gli operatori addetti all’uso di attrezzature, il nuovo Accordo salvaguarda i percorsi formativi già svolti secondo l’Accordo Stato-Regioni del 22 febbraio 2012.
Tuttavia, per nuove attrezzature, carri raccoglifrutta, caricatori per la movimentazione di materiali e carroponti, è obbligatorio completare i corsi di formazione entro 12 mesi dall’entrata in vigore del nuovo testo.
Percorsi “16ore-MICS” per il comparto costruzioni
Un importante riconoscimento riguarda i percorsi formativi “16ore-MICS” per il comparto costruzioni, definiti da FORMEDIL. Tali corsi sono ora pienamente equivalenti alla formazione generale e specifica richiesta dal nuovo Accordo, senza limitazioni ai soli nuovi ingressi nel settore e senza necessità di ulteriori accordi tra le parti sociali.
La corrispondenza tra le attività formative “16ore-MICS” e le previsioni del nuovo Accordo rimane valida, in linea con quanto già riconosciuto dal Ministero del Lavoro nel 2012.
Cosa contiene l’allegato A
la Parte I tratta dell’organizzazione generale della formazione, definendo i soggetti formatori, sia istituzionali sia accreditati, e specificando i requisiti minimi richiesti ai docenti. Viene descritta l’organizzazione dei corsi, incluse le modalità di erogazione (in presenza, in videoconferenza sincrona, in e-learning o in modalità mista), nonché le procedure per la gestione delle verifiche finali e il rilascio delle attestazioni di frequenza.
La Parte II è dedicata ai corsi di formazione previsti. Vengono dettagliati i percorsi formativi per lavoratori, preposti e dirigenti, distinguendo tra formazione generale e formazione specifica in base ai livelli di rischio. Si approfondisce poi la formazione obbligatoria per i datori di lavoro, inclusi quelli che svolgono direttamente i compiti del servizio di prevenzione e protezione, i responsabili e gli addetti ai servizi di prevenzione e protezione, i coordinatori per la sicurezza nei cantieri, i lavoratori e gli autonomi che operano in ambienti sospetti di inquinamento o confinati, nonché gli operatori di attrezzature particolari come gru, carrelli elevatori e trattori agricoli.
La Parte III affronta i corsi di aggiornamento, stabilendo periodicità e durata minima, specificando che ogni figura formata (lavoratori, preposti, dirigenti, datori di lavoro, operatori di attrezzature) è soggetta a obblighi di aggiornamento quinquennale.
Nella Parte IV vengono fornite indicazioni metodologiche per la progettazione, l’erogazione e il monitoraggio dei corsi, sottolineando l’importanza della qualità formativa e il rispetto dei requisiti organizzativi e tecnici per ciascuna modalità di erogazione, sia essa in presenza, videoconferenza o e-learning. Viene anche ribadito l’obbligo di conformità alla normativa sulla protezione dei dati personali.
La Parte V disciplina il riconoscimento dei crediti formativi, prevedendo criteri chiari per il riconoscimento della formazione pregressa, mentre la Parte VI è dedicata al controllo delle attività formative e al monitoraggio dell’applicazione dell’Accordo, ponendo particolare attenzione al rispetto degli standard qualitativi.
Infine, la Parte VII contiene disposizioni transitorie e finali: si disciplina l’entrata in vigore dell’Accordo, si dettagliano i regimi transitori per la validità della formazione precedente e si stabiliscono i tempi per l’adeguamento ai nuovi standard formativi, con specifiche anche per i lavoratori somministrati.
Consigliamo la lettura del volume
Elaborazione e Gestione del DVR: carenze ed errori da evitare
Questo testo è un manuale al contrario in quanto non istruisce qualcuno a far qualcosa (nello specifico, un Documento di Valutazione del Rischio) ma, piuttosto, vuole costituire un’ampia “raccolta” di errori, omissioni, carenze e criticità, analizzate e commentate dall’Autore, che molto spesso si riscontrano all’interno di questo fondamentale documento prevenzionistico, così che possa costituire una traccia utile all’estensore del DVR, per non incorrere negli stessi sbagli. Elaborare e gestire nel tempo un DVR “perfetto” non è semplice in quanto la possibilità di commettere un errore di valutazione è molto elevata. L’opera quindi offre al lettore (datore di lavoro, consulenti, tecnici, specialisti, professionisti) uno strumento pratico, operativo e caratterizzato da una grande concretezza che consente la redazione e l’aggiornamento del Documento di Valutazione del Rischio in qualsiasi tipo di attività produttiva ed economica in modo completo, professionale, non burocratico, realmente utile per garantire la sicurezza sui luoghi di lavoro e “a prova di errore”.Danilo G. M. De FilippoIngegnere meccanico, da sempre impegnato nella materia della sicurezza sui luoghi di lavoro, è stato insignito dell’Onorificenza di Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana. Ispettore Tecnico del Lavoro, appartenente all’Albo dei formatori per l’INL, è anche docente esterno ed autore di numerosi testi e pubblicazioni in materia di sicurezza sul lavoro oltre ad essere parte attiva nell’organizzazione di eventi per la più ampia diffusione della prevenzione degli incidenti sul lavoro.
Danilo G. M. De Filippo | Maggioli Editore 2024
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