È alla fine arrivato il termine del 30 novembre 2012, entro il quale i circa 370.000 immobili rurali (anche se c’è chi parla addirittura di 800.000) dovrebbero passare dal catasto terreni al quale sono iscritti al catasto civile urbano. Ma l’accatastamento dei fabbricati rurali non è una pratica rapida e sta creando un diffuso malessere tra i professionisti che si occupano della materia (leggi anche Accatastamento fabbricati rurali, ovvero la Proroga Fantasma) .
Duplice la causa del caos che in questo ultimo mese ha provocato proteste e richieste di proroga del termine. Da un lato, infatti, l’accatastamento dei fabbricati rurali in un arco di tempo ristretto e in concomitanza con le pratiche relative agli immobili fantasma ha generato un surplus di attività; dall’altro, molti tecnici denunciano malfunzionamenti e scarsa collaborazione da parte degli uffici provinciali dell’Agenzia del Territorio.
C’è poi il parere negativo alla concessione della proroga per l’accatastamento dei fabbricati rurali da parte del Governo, preoccupato delle possibili ripercussioni sul saldo IMU. Su questo punto ha risposto l’on. Messina, responsabile del Dipartimento Agricoltura dell’IdV, che durante il question time alla Camera dei Deputati ha contestato il Ministro Giarda.
“È falso che ci sarebbe un danno, come sostiene il ministro Giarda, se il governo desse seguito a quanto noi chiediamo, ovvero, proroga e riduzione delle sanzioni”, ha detto infatti Messina, che ha concluso: “Questo governo ha previsto una riduzione delle sanzioni per le case fantasma, cioè non accatastate. Per i fabbricati rurali, regolarmente accatastati, ha previsto, invece, il quadruplicamento delle sanzioni. Se questa è giustizia, ha capito poco”.
Da più parti dell’arco costituzionale sono arrivate richieste di proroga che hanno fatto seguito a quella del presidente del CNG, Fausto Savoldi. Dalla risoluzione approvata all’unanimità alla Commissione Finanze a metà novembre, che impegnava il Governo a “prendere in considerazione l’eventualità di una proroga”, all’emendamento proposto al Senato per uno slittamento a luglio 2013 del termine dell’accatastamento dei fabbricati rurali e che sarebbe stato inserito all’interno della legge sulla delega fiscale (leggi anche Proroga accatastamento fabbricati rurali, si riducono le possibilità).
Ma il ddl fiscale dal Senato è stato di nuovo rinviato in Commissione finanze. Oggi è l’ultimo giorno utile per la proroga e non si capisce dove potrebbe essere infilato l’emendamento del Senatore Izzo … (a meno che non venga inclusa in modo retroattivo in altro dispositivo legislativo e, beninteso, sempre che ci sia la volontà politica per farlo).
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