Progettare, e costruire, in quota richiede uno sforzo aggiuntivo: pensare alle condizioni climatiche e ambientali del luogo. Se in contesti urbani e civilizzati le discriminanti sono soprattutto legate a temi estetici, di armonizzazione con l’intorno storicizzato, oltre a una sempre più alta attenzione verso le prestazioni energetiche e tecnologiche dei manufatti, in montagna a questi temi si aggiungono le sfide legate alla sicurezza e alla resistenza degli edifici. Per offrire agli escursionisti ripari asciutti, sicuri e – ovviamente – in armonia con il contesto naturale incontaminato, l’imperativo è pensare a forme in dialogo con il paesaggio, da costruire utilizzando materiali resistenti e facilmente trasportabili.
A supporto degli architetti che scelgono di raccogliere queste sfide c’è la gamma di prodotti PREFA, unitamente alle competenze dei suoi lattonieri e installatori specializzati. In virtù delle loro caratteristiche intrinseche, i sistemi di rivestimento per coperture e facciate PREFA sono stati scelti per ristrutturare o realizzare numerosi rifugi alpini, baite, malghe, bivacchi, chalet, fino a oltre 3000 metri di altitudine, collocati su tutto l’arco alpino, in Italia, ma anche in Svizzera, Germania, Austria.
Il tema della progettazione in quota è stato al centro dell’evento Fuori Fiera organizzato per progettisti, giornalisti e addetti al settore nella sede di PREFA Academy, in via Louis Braille 4 a Bolzano. In occasione di Klimahouse l’azienda ha aperto le porte dei suoi spazi con un evento speciale: una mostra incentrata sulle più interessanti costruzioni di montagna realizzate con i suoi prodotti. Un modo per fare divulgazione su un tema complesso e difficile, analizzando le criticità di lavorare in contesti alpini e dimostrando come le soluzioni PREFA siano in grado di garantire risultati eccellenti, sia dal punto di vista della resistenza, sia sotto un aspetto – non meno importante – legato all’estetica e alla sperimentazione formale.
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![Costruire in quota: da PREFA tecnologie e rivestimenti per affrontare le sfide del clima estremo 1 Costruire in quota: da PREFA tecnologie e rivestimenti per affrontare le sfide del clima estremo FuoriFiera ArchitettureInQuota Loghi 1 red](https://ediltecnico.it/wp-content/uploads/2025/02/FuoriFiera_ArchitettureInQuota_Loghi-1_red.jpg)
Indice
Architetture in quota. Una carrellata di progetti che superano i limiti
L’evento Fuori Fiera di PREFA è stata l’occasione giusta per scoprire alcuni degli edifici più “vertiginosi” realizzati con i prodotti dell’azienda. Si tratta di strutture varie, che vanno dai piccoli bivacchi ai grandi rifugi, accomunate dall’unione tra estetica raffinata e progettualità olistica, che affronta e risolve le questioni statiche, meteorologiche e che è pensata per durare nel tempo.
Tra i progetti approfonditi molti si trovano sul territorio italiano, come Il Bivacco Brédy nel Vallone di Vertosan, a 2530 m slm tra il Cervino, il Monte Bianco e il Parco Nazionale del Gran Paradiso. Edificio compatto rivestito in PREFALZ color P.10 antracite, sembra una “scura gemma metallica” che emerge dal paesaggio. La sua costruzione è stata una sfida in ogni fase: la baita è ancorata alla roccia in soli sei punti, il materiale costruttivo necessario è stato portato in loco con soli sette viaggi di elicottero e montato in soli due giorni. La scelta di un prodotto PREFA in questo caso è stata guidata dalla sua minima richiesta di manutenzione e la sua robustezza, perfetta per il sito dove non sono rare le tempeste di neve.
![Costruire in quota: da PREFA tecnologie e rivestimenti per affrontare le sfide del clima estremo 2 Costruire in quota: da PREFA tecnologie e rivestimenti per affrontare le sfide del clima estremo IT AVI 3 red](https://ediltecnico.it/wp-content/uploads/2025/02/IT_AVI_3_red.jpg)
Firmato da Progetto CMR, il bivacco Camardella è una struttura prefabbricata leggera, resistente, energeticamente autonoma. Installata a 3357 m slm sul Colle del Ruitor di La Thuille (AO) può accogliere fino a sei persone, ha un involucro isolante e pannelli solari integrati che alimentano le batterie che garantiscono il riscaldamento e l’illuminazione. Il rivestimento è realizzato con nastro PREFALZ di colore P.10 antracite, le sue doghe lunghe evidenziano i due volumi dell’edificio lasciando libera e completamente vetrata la facciata anteriore, aperta sulle cime.
![Costruire in quota: da PREFA tecnologie e rivestimenti per affrontare le sfide del clima estremo 3 Costruire in quota: da PREFA tecnologie e rivestimenti per affrontare le sfide del clima estremo BIVACC 4 red](https://ediltecnico.it/wp-content/uploads/2025/02/BIVACC_4_red.jpg)
Sempre PREFALZ, ma questa volta in grigio, riveste e definisce lo stile del bivacco G.B. Giacomelli alla Vignolana sull’omonimo altopiano in provincia di Trento, a 2030 m slm, realizzato in sostituzione di un vecchio fabbricato riducendo al minimo la volumetria per non essere invasivo nell’intorno naturale incontaminato.
![Costruire in quota: da PREFA tecnologie e rivestimenti per affrontare le sfide del clima estremo 4 Costruire in quota: da PREFA tecnologie e rivestimenti per affrontare le sfide del clima estremo Nuovo Bivacco RG 22 red](https://ediltecnico.it/wp-content/uploads/2025/02/Nuovo-Bivacco-RG-22_red.jpg)
Tra tanti progetti selezionati da PREFA per l’occasione grandi strutture dall’aspetto più tradizionale, come il rifugio Boé a Canazei (TN) 2873 m slm, il cui ampliamento è stato realizzato con pannelli XLAM con cappotto e rivestimento in legno o con pannelli FX. 12 PREFA. Ma anche sorprendenti piccole perle architettoniche, su tutte le ardite sperimentazioni formali del Bivacco Berrone nel Vallone del Seguret a 2850 m slm, la cui forma ricorda una tenda con diverse facce a spiovente pensate per resistere ai fortissimi venti, o il rifugio Seethalerhütte, in Austria a 2740 m slm, con tetto monofalda e pareti oblique studiate per convogliare con facilità l’acqua piovana nei serbatoi.
![Costruire in quota: da PREFA tecnologie e rivestimenti per affrontare le sfide del clima estremo 5 Costruire in quota: da PREFA tecnologie e rivestimenti per affrontare le sfide del clima estremo EXT 06 red](https://ediltecnico.it/wp-content/uploads/2025/02/EXT-06_red.jpg)
I punti di forza dei rivestimenti PREFA per l’architettura in alta quota
Tutto inizia con il materiale in cui sono realizzati i rivestimenti PREFA: tegole, scandole, scaglie e molti altri formati disponibili sono in alluminio, un metallo naturalmente immune alla corrosione e che consente di scegliere da molte finiture differenti. In particolare, le tonalità P.10 sono nuance ispirate alla natura e hanno una verniciatura inalterabile, che rende l’alluminio ancora più resistente ai raggi UV e alle intemperie. Gli elementi per coperture e facciate in alluminio PREFA sono garantiti 40 anni contro rottura, corrosione, ruggine e congelamento, nelle condizioni indicate nel certificato di garanzia e nel caso di colori P.10 anche contro la scheggiatura, la sfaldatura, la formazione di bolle e la rottura della verniciatura.
Tutti i sistemi PREFA sono molto più leggeri rispetto alle altre soluzioni offerte dal mercato. Qualche dato numerico aiuta meglio a capire i vantaggi: con 2,3 – 2,6 kg/mq il peso di un tetto PREFA è davvero ridotto rispetto a quello di un tetto tradizionale che va dai 35 ai 55 kg/mq a seconda dei materiali. Questa sua peculiarità lo rende ideale per le nuove costruzioni ma anche per le ristrutturazioni, in quanto la nuova copertura non richiede sottostrutture e rinforzi aggiuntivi per essere sostenuta, ma al contrario può essere installata direttamente senza lavori onerosi, previa una veloce verifica da parte di installatori professionali specializzati PREFA. Si tratta di un vantaggio non trascurabile soprattutto quando si deve intervenire in alta quota, dove spesso si sceglie di preservare l’esistente mettendolo in sicurezza o magari estendendone la superficie per renderlo più vicino alle esigenze dell’alpinismo odierno, come nel caso del rifugio Ai Brentei sulle Dolomiti in località Treville (TN) 2175 m slm, ampliato grazie al supporto di PREFA e oggi dotato di una nuova ampia area ristorazione e di un bivacco. Un altro dei progetti in mostra durante il Fuori Fiera.
Le soluzioni PREFA resistono alle forti escursioni termiche, che in alta quota possono raggiungere picchi di 50°C e all’alternanza gelo-disgelo, e sono in grado di sopportare le raffiche di vento più estreme fino a 235 km/h in virtù dei particolari sistemi di fissaggio, sempre a scomparsa, coadiuvato dalla posa sfasata e dalla collaudata tecnica ad aggraffatura doppia. Le coperture PREFA non temono neanche le nevicate da record e sono garantite contro la rottura assicurando una portata di 800 kg/mq.
A tutte queste qualità fisiche si aggiunge la grande versatilità dei rivestimenti PREFA. Per tetto, facciata, smaltimento acque piovane, sottostruttura per impianti fotovoltaici o sistema anti-esondazione, il marchio offre più di 5000 prodotti per un sistema completo dedicato all’intero edificio. Le soluzioni tecniche sono disponibili in molteplici colori, formati e finiture superficiali per possibilità di realizzazione potenzialmente infinite, in città come ad alta quota.
Per saperne di più
prefa.it
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