Codice appalti: le varianti migliorative e compensative nel D.Lgs. 36/2023

Un’analisi approfondita delle varianti migliorative e compensative nei lavori pubblici, con le condizioni e i limiti normativi previste dal nuovo Codice appalti

Marco Agliata 19/12/24

L’articolo 120, comma 7 del d.lgs. 36/2023 definisce le modifiche al progetto che non sono considerate sostanziali e le inquadra con le seguenti prescrizioni:

… “Non sono considerate sostanziali, fermi restando i limiti derivanti dalle somme a disposizione del quadro economico e dalle previsioni di cui alle lettere a) b) e c) del comma 6, le modifiche al progetto proposte dalla stazione appaltante ovvero dall’appaltatore con le quali, nel rispetto della funzionalità dell’opera:
a) si assicurino risparmi, rispetto alle previsioni iniziali, da utilizzare in compensazione per far fronte alle variazioni in aumento dei costi delle lavorazioni;
b) si realizzino soluzioni equivalenti o migliorative in termini economici, tecnici o di tempi di ultimazione dell’opera.”


Le previsioni delle lettere a), b) e c) del comma 6 dello stesso articolo 120 che definiscono le modifiche sostanziali sono relative a:

a) la modifica introduce condizioni che, se fossero state contenute nella procedura d’appalto iniziale, avrebbero consentito di ammettere candidati diversi da quelli inizialmente selezionati o di accettare un’offerta diversa da quella inizialmente accettata, oppure avrebbero attirato ulteriori partecipanti alla procedura di aggiudicazione;

b) la modifica cambia l’equilibrio economico del contratto o dell’accordo quadro a favore dell’aggiudicatario in modo non previsto nel contratto iniziale;

c) la modifica estende notevolmente l’ambito di applicazione del contratto.

Questo significa che quando non ci troviamo in nessuna delle condizioni appena elencate è possibile intervenire, senza variare i livelli di funzionalità dell’opera, con delle modifiche non sostanziali per le quali non sono previsti limiti economici (articolo 120, comma 5 del d.lgs. 36/2023).

Codice appalti: le varianti migliorative e compensative nel D.Lgs. 36/2023 Schema 1

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Il Nuovo Codice degli Appalti 2023 commento operativo

Quest’opera costituisce uno strumento operativo per la conoscenza e l’utilizzo delle modifiche normative introdotte dal Nuovo Codice degli Appalti (decreto legislativo n. 36/2023) nei vari ambiti delle procedure relative ai contratti pubblici di lavori, servizi e forniture.Anche per questo quaderno l’organizzazione del testo ha mantenuto l’impostazione di riconoscibilità delle informazioni presentate in modo da facilitare la consultazione dei vari argomenti trattati utilizzando schemi e tabelle che restituiscono con immediatezza gli aspetti di sintesi dei vari argomenti.Le parti di testo con i riferimenti normativi (riportate integralmente) sono limitate soltanto agli elementi di maggior rilevanza per consentire l’immediata verifica del dettato normativo letterale degli aspetti più importanti.Sono affrontati tutti i temi e gli aspetti teorico.pratici per il direttore dei lavori, nello specifico:◾ Il responsabile unico del procedimento◾ La programmazione e la progettazione di lavori e degli acquisti di beni e servizi◾ Validazione, verifica e iter autorizzativo del progetto◾ Stazioni appaltanti ed operatori economici◾ Contratti di importo inferiore alle soglie di rilevanza europea◾ Scelta del contraente◾ Esecuzione delle opere◾ Contenzioso e strumentiMarco AgliataArchitetto, libero professionista, impegnato nel settore della programmazione, esecuzione e monitoraggio di opere pubbliche e private, esperto di problematiche ambientali, energetiche e della sicurezza.Svolge attività di consulenza per Enti pubblici e privati sulla programmazione e utilizzo delle risorse nazionali e comunitarie, progettazione, direzione lavori, attuazione, gestione e manutenzione degli interventi con particolare riguardo al recupero edilizio, difesa del suolo, valorizzazione territoriale e sostenibilità ambientale.È autore di numerosi volumi in materia di opere pubbliche e problematiche ambientali.

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Indice

I limiti economici delle variazioni

Questa apparente assenza di limiti economici, in realtà, è fondata sull’assunto, inderogabile, che si sta parlando di modifiche che verrebbero realizzate sempre all’interno delle disponibilità del finanziamento stabilito e pertanto, la portata economica di questo tipo di variazioni sono condizionate, se costituiscono spesa aggiuntiva, alle disponibilità del quadro economico esistente.

Quello del quadro economico è un limite invalicabile per cui sarà possibile attuare gli interventi migliorativi (se non proposti a titolo gratuito dall’esecutore in sede di offerta) solo all’interno delle disponibilità, in particolare, derivanti dagli imprevisti, dalle economie relative ai ribassi d’asta e dalle variazioni delle categorie di lavorazioni previste senza incremento dell’importo contrattuale.

Codice appalti: le varianti migliorative e compensative nel D.Lgs. 36/2023 Schema 2

In pratica si tratta di modifiche del progetto, nella fase di esecuzione dell’intervento, che, senza alterare gli elementi sostanziali del progetto originario (soprattutto in termini funzionali) consentono di attuare interventi migliorativi nei tre ambiti richiamati:

  • economico;
  • tecnico;
  • temporale;

permettendo, con le modifiche introdotte, di perseguire degli ulteriori vantaggi perla stazione appaltante attraverso un doppio risultato: riduzioni (dei costi o dei tempi), miglioramenti qualitativi di parti dell’opera.

La proposta di attuazione di queste variazioni potrà essere avanzata sia dalla stazione appaltante sia dall’esecutore delle opere previa una analisi delle proposte che deve essere effettuata dal Rup per verificare la piena conformità con il dettato normativo di riferimento.

Le modifiche al quadro economico

È utile analizzare le diverse fattispecie:

  • disponibilità derivanti da imprevisti: l’articolo 60, comma 4, lettera a) del d.lgs. 36/2023 prevede che la disponibilità delle somme accantonate per imprevisti sia utilizzata per il 50% per l’applicazione della revisione prezzi ne deriva che il restante 50% sia destinato per interventi imprevisti e imprevedibili che si sono resi necessari nel corso di esecuzione delle opere;
  • importi generati dai ribassi d’asta dei vari affidamenti (lavori, spese tecniche, servizi, forniture …): sono costituiti dal totale delle economie di gara di tutti gli affidamenti effettuati per le varie voci di spesa del quadro economico che prevedono procedure competitive che producono, sulla base delle offerte economiche presentate dagli operatori, delle economie rispetto all’importo a base d’asta;
  • modifiche migliorative che non comportano aumento di spesa: in questo caso si tratta di modifiche migliorative il cui incremento di costo viene assorbito da variazioni (in aumento o ribasso) operate all’interno delle categorie di lavori previste senza incremento dell’importo contrattuale originario;
  • utilizzo di coperture integrative: nel caso di insufficienti disponibilità nei casi precedenti è possibile procedere alla copertura di spesa dei maggiori costi delle varianti migliorative impiegando delle risorse economiche derivanti da immissione di quota parte dei fondi ordinari dell’Ente che si decide di utilizzare in ragione dell’importanza rappresentata dalle lavorazioni in esame.

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Conclusioni

È evidente come la corretta ed adeguata gestione delle modifiche possa derivare solo da alcuni fattori principali:

  • la capacità del Rup, coadiuvato dal direttore dei lavori, di gestire la fase di monitoraggio del progetto e quindi in grado di anticipare e predisporre qualsiasi ipotesi di variante – sia pure migliorative – riuscendo a inquadrare normativamente ed economicamente l’attività entro i binari percorribili;
  • la funzione, propositiva e di supporto, del direttore dei lavori che rimane la figura a stretto contatto con la gestione delle opere e quindi anche con l’esecutore, potendo così costruire il percorso, in affiancamento al Rup, di inquadramento e attuazione delle modifiche delle opere coerenti con gli obiettivi finali;
  • la modalità di condivisione e cooperazione dell’esecutore delle opere che non è solo il soggetto attuatore di quanto verrà approvato dalla stazione appaltante ma anche il proponente di eventuali soluzioni migliorative offerte in sede di offerta o proposte durante l’esecuzione delle opere.

La capacità che le figure appena elencate avranno di analizzare e costruire le soluzioni più adeguate, normativamente conformi e di veloce attuazione rappresenta la condizione indispensabile per il conseguimento del risultato voluto.

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<p>Quest&rsquo;opera, progettata e organizzata per essere un vero strumento operativo, affronta il tema della direzione lavori dal punto di vista tecnico, amministrativo e contabile aggiornato allo stato dell&rsquo;arte della normativa, e in particolare al nuovo Codice degli Appalti (d.lgs. 36/2023).<br /><br />Anche per questo quaderno l&rsquo;organizzazione del testo ha mantenuto l&rsquo;impostazione di riconoscibilit&agrave; delle informazioni presentate in modo da facilitare la consultazione dei vari argomenti trattati utilizzando schemi e tabelle che restituiscono con immediatezza gli aspetti di sintesi dei vari argomenti.<br /><br />Le parti di testo con i riferimenti normativi (riportate integralmente) sono limitate soltanto agli elementi di maggior rilevanza per consentire l&rsquo;immediata verifica del dettato normativo letterale degli aspetti pi&ugrave; importanti.<br /><br />Particolarmente utili, tra i vari contenuti, gli elenchi in ordine cronologico degli adempimenti sia tecnici che contabili a cui &egrave; tenuto il direttore dei lavori.<br /><br />Sono affrontati tutti i temi e gli aspetti teorico-pratici per il direttore dei lavori, nello specifico:<br />- La direzione lavori e le procedure per l&rsquo;affidamento dell&rsquo;incarico<br />- Le attivit&agrave; e le funzioni del direttore dei lavori<br />- Le modifiche dei contratti e le varianti in corso d&rsquo;opera<br />- Le responsabilit&agrave; del direttore dei lavori<br />- I contenuti e gli adempimenti relativi alle Norme Tecniche per le Costruzioni (NTC 2018) e al Decreto Infrastrutture 49/2018<br />- Il contenzioso, la sua gestione e gli altri strumenti a disposizione della direzione lavori<br /><br /><strong>Marco Agliata</strong><br />Architetto, libero professionista, impegnato nel settore della programmazione, esecuzione e monitoraggio di opere pubbliche e private, esperto di problematiche ambientali, energetiche e della sicurezza. Svolge attivit&agrave; di consulenza per Enti pubblici e privati sulla programmazione e utilizzo delle risorse nazionali e comunitarie, progettazione, direzione lavori, attuazione, gestione e manutenzione degli interventi con particolare riguardo al recupero edilizio, difesa del suolo, valorizzazione territoriale e sostenibilit&agrave; ambientale. &Egrave; autore di numerosi volumi in materia di opere pubbliche e problematiche ambientali.</p>

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