Partenariato Pubblico-Privato: presentato il contratto-tipo EPC per l’efficientamento energetico degli edifici pubblici

Il contratto-tipo EPC (Energy Performance Contract) è stato sviluppato per supportare le pubbliche amministrazioni nella redazione di contratti di efficientamento energetico secondo il modello del partenariato pubblico-privato

Nei giorni scorsi, il Ministero dell’Economia e delle Finanze (Ragioneria Generale dello Stato), l’ANAC e l’ENEA hanno presentato ufficialmente il contratto-tipo in Partenariato Pubblico-Privato (PPP) per la realizzazione di interventi di efficientamento energetico degli edifici pubblici. Questo strumento, che non ha carattere obbligatorio, rappresenta un importante riferimento per le amministrazioni pubbliche impegnate nell’adozione di soluzioni per migliorare l’efficienza energetica degli edifici sotto la loro gestione.

Il contratto-tipo EPC (Energy Performance Contract) è stato sviluppato per supportare le pubbliche amministrazioni nella redazione di contratti di efficientamento energetico secondo il modello del partenariato pubblico-privato.

Si tratta di un documento utile per ottimizzare l’approccio alla gestione energetica degli immobili pubblici, in linea con le normative europee e le indicazioni di Eurostat sulla contabilizzazione degli investimenti in EPC.

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Partenariato Pubblico Privato e Project Finance

Negli ultimi decenni il settore pubblico, a tutti i livelli, ha sperimenato forme innovative e strumenti finanziari più eclettici nell’approvvigionamento di risorse finanziarie, anche abbinati a forme di partnership tra la parte pubblica e quella privata.Il volume affronta a tutto tondo il tema del PPP alla luce della forte spinta agli investimenti pubblici derivante dall’avvio del PNRR e del mutamento, con l’entrata in vigore del D.Lgs. 36/2023, del quadro normativo di riferimento dei contratti pubblici.Si parte da un’analisi di contesto sulla dinamica degli investimenti nel nostro Paese insieme ad una panoramica sulle risorse del PNRR a disposizione dell’Italia e sulla cornice regolatoria del Piano, delineando le principali tematiche implicate dal possibile utilizzo degli strumenti di PPP per l’attuazione delle misure previste nel PNRR.Il lavoro, dopo l’illustrazione dei più aggiornati dati di mercato del PPP, definisce le caratteristiche fondamentali e la disciplina degli istituti di PPP e del project financing per la realizzazione e gestione di lavori e servizi pubblici, ripercorrendo l’evoluzione normativa a livello europeo e nazionale, con particolare attenzione all’illustrazione delle novità introdotte dal nuovo Codice dei contratti pubblici.Viene inoltre dedicato un approfondimento alla valutazione di convenienza del ricorso al PPP, alla predisposizione e valutazione della modellizzazione economico-finanziaria per la strutturazione di un progetto e alla misurazione dell’equilibrio finanziario nell’uso degli strumenti di partenariato pubblico privato.Un ulteriore focus riguarda i principali interventi sviluppati nel corso del 2023 da parte delle istituzioni di livello nazionale che a diverso titolo hanno competenze in materia di PPP, in particolare con riferimento alla produzione di linee guida, soft law e buone prassi.Segue un inquadramento generale dei principi comunitari e nazionali in tema di trattamento contabile dei PPP.Sotto quest’ultimo profilo la focalizzazione è sul tema dei rischi connessi ai PPP, variabile da cui dipende direttamente la contabilizzazione di tali operazioni.Infine, si individuano gli ambiti di applicazione concreta degli istituti di PPP. In particolare, ci si riferisce alla modalità di affidamento che più enfatizza l’iniziativa privata nella progettazione, realizzazione, gestione e finanziamento di infrastrutture e servizi pubblici, ovvero all’istituto della finanza di progetto ad iniziativa privata, ora disciplinata dall’art. 193 del nuovo Codice dei contratti pubblici, al fin di favorirne il più efficace ed ampio utilizzo, anche con riferimento a specifici ambiti di interesse per l’attuazione del PNRR.Marco NicolaiEsperto di finanza pubblica ed editorialista sui temi della finanza straordinaria, è autore e curatore di diverse pubblicazioni in materia economico-finanziaria.Walter TortorellaEconomista, è Capo Dipartimento Economia locale della Fondazione IFEL e Direttore della Scuola di Formazione. Esperto di politiche pubbliche e sviluppo economico, è autore di numerose pubblicazioni e articoli in materia di public management e politiche di sviluppo.Ilaria ParadisiAvvocata, esperta di diritto amministrativo e diritto dei contratti pubblici, è autrice di diversi contributi specialistici sul tema del partenariato pubblico privato.

Ilaria Paradisi, Marco Nicolai, Walter Tortorella | Maggioli Editore 2024

Indice

Contratto-tipo in Partenariato Pubblico-Privato (PPP): le proposte CNI

All’incontro che ha dato avvio alla presentazione del contratto-tipo ha partecipato anche il Consiglio Nazionale degli Ingegneri (CNI), rappresentato dalla Consigliera Ippolita Chiarolini, delegata all’ingegneria economica e al PPP. Durante il confronto, la Chiarolini ha sollevato alcune preoccupazioni circa l’art. 193 del codice che, allungando i tempi delle procedure, rischia di disincentivare la presentazione di proposte valide da parte degli operatori. Secondo la Consigliera, infatti, la documentazione elaborata dal promotore viene condivisa con altri proponenti, fornendo un vantaggio competitivo senza riconoscerne il valore originale. Questo potrebbe disincentivare le imprese dal proporre soluzioni innovative, che invece dovrebbero essere incoraggiate.

La Chiarolini ha anche sottolineato l’importanza di far crescere la cultura del partenariato pubblico-privato in tutte le sue forme. Non solo il project financing, ma anche altre soluzioni di PPP potrebbero rivelarsi efficaci strumenti per la realizzazione di opere pubbliche. In questa direzione, il CNI ha espresso la propria disponibilità a contribuire alla stesura di casi studio che possano fungere da esempio concreto per le amministrazioni e gli operatori coinvolti.

Un altro punto interessante emerso durante il dibattito riguarda l’eventuale integrazione del contratto-tipo con uno schema di PEF (Piano Economico Finanziario) tipo. Questo schema, infatti, potrebbe contribuire a rendere più omogenee e comparabili le proposte provenienti dagli operatori, facilitando il processo di selezione e aumentando la trasparenza delle procedure.

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Il contributo del tavolo interistituzionale

La redazione del contratto-tipo EPC ha visto il coinvolgimento di un tavolo interistituzionale coordinato dalla Ragioneria Generale dello Stato, con la partecipazione di ANAC, ENEA, il Dipartimento della Presidenza del Consiglio dei Ministri (DIPE), Istat, Corte dei conti, Agenzia per la Coesione Territoriale, Fondazione Ifel e Università Bocconi.

Questo ampio contributo interistituzionale ha garantito un approccio multidisciplinare e tecnico, volto a rendere il contratto il più completo e funzionale possibile per le esigenze delle amministrazioni pubbliche.

Accesso ai materiali di supporto

Tutti i documenti relativi al contratto-tipo EPC, inclusi linee guida e matrice dei rischi, sono disponibili sul Portale per il monitoraggio delle operazioni di partenariato pubblico-privato, nella sezione Materiale a Supporto. In particolare, sono accessibili la Delibera ANAC n. 349 del 2024, il contratto-tipo, nonché altre risorse utili per la predisposizione dei capitolati tecnici.

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