Ricordiamo a questo proposito che per tutto il 2016 sarà ancora possibile usufruire del bonus ristrutturazioni edilizie e del Bonus Mobili: le detrazioni fiscali sono del 65% per i lavori di ristrutturazione edilizia (tetto massimo di spesa su cui calcolare la detrazione resta fissata a 96.000 euro) e del 50% per il bonus mobili.
In un rapido punto della situazione, possiamo dire che le detrazioni al 65% valgono per:
– le spese di sostituzione di porte e finestre;
– per installare nuovi climatizzatori e caldaie, pannelli solari per la produzione di acqua calda;
– per realizzare coperture, pavimenti ;
– per altri interventi che aumentino il livello di efficienza energetica degli edifici esistenti;
– per lavori di adeguamento antisismico della prima casa e delle attività produttive che ricadono nelle zone sismiche più pericolose;
– per la rimozione dell’amianto e le schermature solari;
– per gli enti di gestione delle case di edilizia residenziale pubblica e per gli ex Iacp.
Per le semplici ristrutturazioni, il bonus fiscale scende al 50%.
Sarà possibile usufruire delle agevolazioni fiscali anche nel caso in cui si cambia abitazione, acquistandone una nuova dopo aver già fruito di sgravi tributari precedentemente: nel momento in cui si decide di cambiare casa comprandone una nuova può usufruire degli sconti fiscali solo se l’altro immobile viene venduto entro un anno dal rogito.
Veniamo al Bonus Mobili: un riassunto veloce anche per lui. Destinato anche alle giovani coppie per le quali varrà un limite di spesa che passa da 8mila a 16mila euro. Lo sgravio Irpef è del 50% su un limite di spesa di 10.000 euro per i mobili acquistati per un’abitazione in ristrutturazione.
Il Bonus Mobili vale per:
– l’acquisto di letti, materassi, armadi, comodini, scrivanie, tavoli, sedie, poltrone, divani, credenze;
– per l’acquisto di elettrodomestici esclusivamente di classe A + o superiore, come frigoriferi, congelatori, forni a microonde, lavatrici, lavastoviglie, apparecchi di cottura, stufe elettriche, piastre riscaldanti elettriche, apparecchi elettrici di riscaldamento e apparecchi per il condizionamento.
Torniamo quindi a bomba e ribadiamo, come già detto in apertura di articolo, che il nuovo ecobonus per le spese sostenute per l’acquisto e l’installazione di dispositivi multimediali per il controllo a distanza impianti di riscaldamento e/o caldaie e/o climatizzazione.
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