Il Piano di Semplificazione delle norme e delle procedure di prevenzione incendi è stato presentato dal ministro dell’Interno, Angelino Alfano, e dal Capo Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile, Alberto Di Pace. Sviluppato con il contributo di 60 tecnici esperti del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco provenienti anche dal territorio, coordinati dal Capo del Corpo, ha lo scopo di facilitare le imprese e i professionisti nel settore prevenzione incendi con la semplificazione e lo snellimento dell’articolata e complessa normativa vigente, salvaguardando, al contempo, gli obiettivi di sicurezza delle persone e dei beni.
Alfano ne è entusiasta: “Si apre un capitolo nuovo nel rapporto tra istituzioni e cittadini. Il progetto forma un modello di declinazione della sussidiarietà orizzontale e questo è il nucleo di quello che vogliamo realizzare, con il protagonismo dei professionisti che si assumono la responsabilità delle scelte nel campo della prevenzione incendi. In questo progetto sono dunque le linee guida della rivoluzione burocratica che semplifica la vita di milioni di italiani, dagli imprenditori agli artigiani, dai professionisti ai cittadini”.
“Lo Stato non regola più il dettaglio, i professionisti lo realizzano. Scuole e ospedali verranno messi a norma e non ci saranno più alibi per non farlo, persino i centri storici saranno favoriti dalla semplificazione”.
Il volume di documenti da consultare per la prevenzione incendi passerà da migliaia a poche centinaia di pagine (si dice 200), con tanto di link alla normativa di interesse.
È prevista anche la semplificazione delle norme di prevenzione incendi in materia di trasporto, distribuzione e utilizzo di gas e liquidi infiammabili o combustibili.
Il documento diventerà un decreto ministeriale che, a legislazione vigente, conterrà pochi articoli e una serie di allegati tecnici. Il decreto prevederà un regime transitorio per consentire una graduale applicazione delle nuove disposizioni.
La vecchia impostazione
Allo stato attuale, lo Stato impone le regole precettive e i soggetti obbligati agli adempimenti, che si avvalgono del supporto dei tecnici del settore, hanno l’onere di rispettarle sotto il controllo sistematico del Corpo nazionale. Questo tipo di impostazione, comoda per un’utenza poco abituata all’analisi del rischio incendio e alla valutazione delle conseguenti misure, ha comportato il frequente ricorso alla deroga, un procedimento tecnico-amministrativo finalizzato alla ricerca, valutazione e approvazione di soluzioni tecniche alternative e di equivalente grado di sicurezza in caso d’inapplicabilità dei precetti normativi. Il continuo ricorso all deroga ha appesantito i procedimenti amministrativi.
Testo unico organico e sistematico
La volontà di chi ha realizzato il nuovo testo per la prevenzione incendi è quella di inquadrare in un documento unico e sistematico le disposizioni applicabili a tutte le attività soggette ai controlli dei Vigili del fuoco, con strumenti di progettazione semplici e versatili, a livello internazionale. In effetti i principi su cui si basa il documento sono:
– modularità: la materia è strutturata in moduli accessibili, che guidano il progettista verso soluzioni progettuali appropriate per la specifica attività;
– generalità: le medesime metodologie di progettazione della sicurezza antincendio sono applicabili a tutte le attività;
– semplicità: dove ci sono diverse possibilità per raggiungere il medesimo risultato si prediligono soluzioni più semplici;
– standardizzazione: il linguaggio in materia di prevenzione incendi è conformato agli standard internazionali;
– flessibilità: per ogni livello di prestazione di sicurezza antincendio richiesto all’attività sono indicate diverse soluzioni progettuali prescrittive o prestazionali. Il progettista antincendio può individuare autonomamente specifiche soluzioni progettuali alternative, nel rispetto degli obiettivi di sicurezza antincendio;
– aggiornabilità: può essere facilmente aggiornato al continuo avanzamento tecnologico e delle conoscenze.
– integrazione: vengono unificate le diverse disposizioni previste nei documenti esistenti della prevenzione incendi in ambito nazionale;
– inclusione: le persone che frequentano le attività sono considerate un fattore sensibile nella progettazione della sicurezza antincendio;
– importanza della ricerca: il documento è basato sui risultati della ricerca scientifica nazionale e internazionale nel campo della sicurezza e della prevenzione incendi.
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