Appuntamento al 2028 per la rimozione definitiva dell’amianto da tutti gli edifici, le tubazioni, i macchinari, i treni e i manufatti sul territorio europeo che ancora contengono la fibra assassina. Con una larghissima maggioranza (558 Sì contro 51 No), il Parlamento europeo ha approvato una risoluzione che fissa al 2028 il termine ultimo per completare la bonifica dall’amianto.
“È un messaggio forte alla Commissione, che ora deve agire”, ha detto il relatore Stephen Hughes al termine della votazione. Ma quali sono gli elementi fondamentali di questa risoluzione?
La risoluzione si articola in una serie di proposte che comprendono:
– garanzia che gli ispettori che operano sul campo siano dotati di attrezzature di protezione adeguate e che gli addetti alla rimozione siano sufficientemente qualificati.
– sostegno alle associazioni delle vittime,
– introduzione di un registro pubblico degli edifici degli Stati membri contenenti amianto,
– necessità di definire una tabella di marcia degli interventi,
“Sembra incredibile”, ha aggiunto Hughes, “ma perfino la sede di questo parlamento contiene ancora amianto”.
Nonostante la messa al bando dell’amianto estesa a tutta l’Europa nel 1999, infatti, nel nostro continente (e non solo) ci sono ancora milioni di edifici, uffici, navi e tubature che contengono amianto.,
Gestione dei rifiuti contenenti amianto, un problema ancora aperto
Il testo della risoluzione approvato dal Parlamento europeo affronta anche il problema della gestione dei rifiuti di amianto, sottolineando che il loro conferimento in discarica non rappresenta il sistema più sicuro per eliminare definitivamente il rilascio della fibra killer nell’ambiente e, in particolare, nelle acque di falda e nell’aria.
“La realizzazione di discariche di rifiuti di amianto – si legge nel documento – è una soluzione solo provvisoria del problema, che cosi viene lasciato alle future generazioni, essendo la fibra di amianto pressoché indistruttibile nel tempo”. Alla Commissione europea si chiede, perciò, di “promuovere in tutto il territorio dell’Unione la realizzazione di centri di trattamento e inertizzazione dei rifiuti contenenti amianto, prevedendo la graduale cessazione di ogni conferimento in discarica di questi rifiuti”.
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