Sommando tutte le tasse che graveranno nel 2012 sulle case, la Manovra Monti consentirà allo Stato di incassare oltre 53 miliardi di euro. Per dare un’idea della cifra, è sufficiente ricordare che l’incremento della pressione fiscale sul mattone segnerà un impressionante +26% rispetto al 2011.
È quanto emerge da una prima stima pubblicata sul Sole 24 Ore, secondo la quale la cifra monstre che peserà su proprietari di case ed immobili si raggiunge andando a sommare i tributi “immobiliari” presi in esame in vista del federalismo fiscale (Imu, Tarsu, Tia e le quote Iva, Iperf, Ires, tassa di registro riconducibili al settore immobiliare).
A fare la parte del leone sarà, come prevedibile, la re-introduzione dell’Ici (ora Imu) che passerà dagli attuali 9 miliardi ai quasi 22 miliardi per il 2012.
Un’altra voce che peserà, e parecchio, sulle spalle dei proprietari di immobili sarà l’Iva, soprattutto per le opere di ristrutturazione che oggi registrano una percentuale agevolata del 10% e per tutta una serie di altre transazioni che hanno un’Iva al 21% (acquisto della casa dal costruttore, caldaie, infissi e serramenti, arredamento).
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