Finalmente è arrivato in porto il contratto per gli studi professionali, firmato martedì scorso dalle parti per offrire maggiori possibilità di lavoro e di flessibilità per l’occupazione dei giovani nelle libere professioni. Tra le novità si segnala un aumento medio mensile di 87,50 euro (per il terzo livello), che verrà corrisposto in 2 tranches: il 60% a ottobre 2011 ed il 40% a gennaio 2012.
Altre novità riguardano la possibilità, per i professionisti collaboratori iscritti all’Albo professionale ma in rapporto di collaborazione a partita IVA, del rimborso parziale delle visite specialistiche, delle spese di asilo nido e di assistenza socio-sanitaria a familiari anziani o disabili.
Nel contratto sono previste anche le job on call, possibilità di stipulare contratti a termine per studenti universitari e inserimento di clausole compromissorie per affidare ad arbitri eventuali controversie. L’accordo nazionale avrà valore fino al mese di settembre 2013.
Da segnalare anche la presenza di una garanzia economica, nel caso in cui, allo scadere della validità del Ccnl non fosse raggiunto un accordo di rinnovo contrattuale di secondo livello. In questo caso, infatti, il contratto nazionale appena firmato prevede il riconoscimento a 80-100 euro una tantum per quei dipendenti che il 1° ottobre 2013 avranno maturato un’anzianità di almeno 6 mesi.
Infine il Ccnl degli studi professionali attua la riforma dell’apprendistato, così come delineata dal d.lgs. 167/2011. Nel contratto è prevista la possibilità, per le professioni ordinistiche, di effettuare il praticantato anche con un rapporto di lavoro di apprendistato e viene sottolineata la necessità di individuare un tutor, che potrà essere anche il titolare dello studio.
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