Con lo studio di fattibilità il progettista verifica preliminarmente se l’edificio e i committenti possiedono i requisiti richiesti dall’art. 119 del decreto Rilancio per l’accesso al Superbonus 110%. Se tutte le verifiche risultano soddisfatte, allora si potrà procedere con il progetto preliminare, altrimenti il percorso si conclude subito. O meglio, rimarrà da valutare se possono essere applicate le altre detrazioni classiche (Ecobonus 65%, Bonus ristrutturazione 50% o Bonus facciate 90%).
Vediamo in dettaglio un esempio pratico di applicazione dello studio di fattibilità, dalla fase di sopralluogo al progetto preliminare (utilizzando le fasi operative indicate in questo articolo: >> Superbonus in 8 fasi operative. Guida dallo studio di fattibilità all’APE).
Superbonus: esempio pratico di studio di fattibilità
ANALISI MACROSCOPICA DELLO STATO ATTUALE
– Impianto centralizzato riqualificato pochi anni fa con caldaia a condensazione.
– Facciate su fronte strada e laterale necessitano di intervento urgente.
– Facciata tergale e su corti in buone condizioni.
– Copertura da riqualificare in quanto priva di isolamenti e logorata (infiltrazioni meteoriche).
Leggi anche: Il compenso amministratore di condominio Superbonus è agevolabile?
ANALISI DI DETTAGLIO DELLE PARTI PRIVATE
– Rilievo delle caratteristiche degli infissi delle singole unità immobiliari.
– Rilievo dei produttori per acqua calda sanitaria.
>> Sul tema: Sostituzione infissi Superbonus, guida ai casi possibili
Art. 119 – Comma 1
A) ISOLAMENTO TERMICO
Superfici opache verticali e orizzontali e inclinate oltre 25% della superficie lorda disperdente dell’edificio o dell’unità immobiliare all’interno di edifici plurifamiliari funzionalmente indipendente e con accessi autonomi (villette a schiera).
Spesa massima in detrazione:
– 50.000 € per edifici unifamiliari o indipendenti (villette a schiera),
– 40.000 € per ogni unità immobiliare (edifici da 2 a 8 unità),
– 30.000 € per ogni unità immobiliare (oltre 8 unità).
Materiali isolanti conformi C.A.M. (criteri ambientali minimi).
Lana di roccia e materiali isolanti CAM: come sceglierli per il Superbonus 110%
B) PARTI COMUNI DI EDIFICI – IMPIANTI
Sostituzione impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti centralizzati per riscaldamento, raffrescamento o produzione acqua calda sanitaria con:
– caldaie a condensazione con efficienza almeno classe A (>> Sostituire l’impianto di climatizzazione invernale),
– in pompa di calore (anche ibridi o geotermici)
[i punti precedenti anche abbinati a impianti FV con accumulo]
– impianti a micro-cogenerazione o a collettori solari.
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Spesa massima in detrazione:
– 20.000€ per ogni unità (edifici da 2 a 8 unità),
– 15.000€ per ogni unità (oltre 8 unità).
Esempio pratico – valutazioni
INTERVENTI SU PARTI COMUNI (TRAINANTI)
- Riqualificazione della copertura.
- Riqualificazione della facciata principale e laterale (>> leggi tutto sul Bonus facciate).
- Riqualificazione della facciata tergale e delle corti.
Sul tema: Superbonus 2021 per la coibentazione del tetto: come avere il 110%
INTERVENTI SU PARTI COMUNI (TRAINATI)
- Sostituzione degli infissi delle singole unità immobiliari.
- Sostituzione dei boiler elettrici con scaldacqua a pompa di calore.
Foto: iStock/simonkr
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