Parcheggi? Progettarli non è un gioco da ragazzi. Ecco cosa serve sapere

Le automobili rimangono parcheggiate per circa l’80% della loro vita utile. Per questo è bene saper progettare parcheggio a raso, multipiano, garage sotterranei…

Grande e irrisolto problema, quello della sosta delle vetture. Gli italiani continuano a preferire il mezzo proprio rispetto a quelli messi a disposizione dal trasporto pubblico e questo genera traffico, ma soprattutto difficoltà a rintracciare un “posto” dove lasciare l’automobile. 

Voi professionisti dell’edilizia, vi siete mai dovuti scontrare con la progettazione e realizzazione di un parcheggio a raso, multipiano, o sotterraneo? Che sappiate farlo o meo, ecco un’utile vademecum che potrà servirvi per operare in maniera rapida ed efficiente.

Progetto di parcheggi: ecco come si fa punto per punto

Parcheggi e autorimesse sono parte integrante del sistema della mobilità urbana perché, contrariamente a quanto si crede, la fluidità della circolazione è fortemente influenzata dalle condizioni della sosta.

Ricordiamo che le automobili rimangono parcheggiate per circa l’80% della loro vita utile.

Parcheggi, quali tipologie?

Sono quattro le principali tipologie di parcheggi:
parcheggio, ovvero spazio riservato alla sosta di più autoveicoli sulle strade e piazze urbane, in aree fuori dalla sede stradale in strutture o locali con la movimentazione del veicolo eseguita dal guidatore;
garage: locale o struttura adibita alla sosta di uno o più autoveicoli con la movimentazione del veicolo eseguita dal guidatore.

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autorimessa: locale o struttura adibita alla sosta di più autoveicoli con la movimentazione del veicolo eseguita dal personale addetto.
autosilos: volume destinato alla sosta degli autoveicoli con la movimentazione eseguita a mezzo di dispositivi meccanici.

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Quali sono i dati di ingombro e gli spazi di manovra da tenere presenti?

Per stabilire le dimensioni del veicolo ideale sono state prese in esame le vetture considerate dimensionalmente rappresentative del parco auto circolante in Italia. Solo una percentuale intorno al 7% delle auto circolanti ha dimensioni maggiori.

Le caratteristiche geometriche del veicolo ideale sono:
– lunghezza totale 450 cm;
– larghezza totale 170 cm;
– interasse alle ruote 270 cm;
– altezza totale 145 cm;
– diametro di sterzata 1100 cm.

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L’attuale normativa di sicurezza per la realizzazione di parcheggi, autorimesse o simili (art. 3.6.3. del D.M. 1.2.1986) prescrive una larghezza minima della corsia di 4,50 m e di 5,00 m nei tratti antistanti ai box o i posti auto ortogonali alla corsia, ma norme di buona pratica (vista la tendenza all’aumento delle dimensioni delle vetture) prevedono una dimensione maggiorata di 0,50 – 1,00 m.

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Come calcolare gli spazi di manovra? La svolta a 90°

Nella figura sono visibili gli ingombri determinati durante la manovra, dalla sporgenza anteriore. Questi ingombri sono gli spazi minimi necessari per la manovra di un veicolo standard. Vanno quindi aggiunti dei margini in fase progettuale.

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Qual è la misura di uno stallo standard?

Per una struttura di parcheggio rivolta ad una domanda di normale rotazione, la misura ideale dello stallo è di metri 2,50 x 4,75. La larghezza dello stallo è condizionata anche dalla presenza di ostacoli quali muri, pilastri, ecc.

Nella normativa attuale uno stallo ha le dimensioni di 2,5×5,0 mt (12,5mq). Nelle aree di parcheggio devono essere previsti anche posti auto per portatori di handicap, nella misura di 1 posto auto ogni 50 o frazione di 50. In questo caso, la larghezza dello stallo non deve essere inferiore a 3,20 metri.

Redazione Tecnica

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