Con l’accelerazione dei cambiamenti organizzativi e l’adozione sempre più diffusa del lavoro da remoto e delle tecnologie digitali, emergono nuovi rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori.
La recente pubblicazione INAIL, intitolata “La metodologia per la valutazione e gestione del rischio stress lavoro-correlato” (scaricabile a fine articolo), affronta questa trasformazione attraverso l’elaborazione di strumenti mirati a valutare e gestire i rischi psicosociali emergenti. Il documento si inserisce nell’ambito della normativa europea e nazionale, aggiornando la metodologia già esistente (2011, poi 2017) con un modulo specifico dedicato a lavoro da remoto e innovazione tecnologica.
L’obiettivo è quello di fornire indicazioni pratiche alle aziende per migliorare il benessere dei lavoratori e incrementare l’efficacia delle azioni preventive.
Analizziamo di seguito alcune delle indicazioni raccolte nella pubblicazione INAIL.
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Da non perdere
Guida ai Piani di Sicurezza 2.0
La guida è aggiornata con il capitolo “Integrazione ai Piani di Sicurezza – Rischio Covid-19” a cura di Marco Ballardini e Carmine Moretti. L’aggiornamento, completo di oltre 50 moduli editabili e personalizzabili, fornisce strumenti utili e indicazioni da seguire nella gestione dell’emergenza legata alla diffusione dell’infezione da COVID-19 nei cantieri. Si è voluto dare al testo un taglio pratico, sulla base dell’esperienza maturata in questo periodo nella consulenza, con esempi precompilati di documenti specifici, di procedure, di protocolli, di check list, di segnaletica, utilizzabili per gestire il rischio di contagio da COVID-19 in cantiere. Nell’aggiornamento vengono prese in considerazione TUTTE le attività operanti in una impresa edile e/o in un cantiere, suddivisi per comodità di consultazione in 3 gruppi: Artigiani, ditte individuali e lavoratori autonomi che operano in cantiere, senza lavoratori; Imprese edili che operano in cantiere, con lavoratori dipendenti o soci lavoratori dipendenti o soci lavoratori; Adempimenti del Coordinatore della Sicurezza in fase di Progettazione ed Esecuzione Questa nuova Guida ai Piani di Sicurezza 2.0, giunta alla seconda edizione, si rinnova e si aggiorna allo stato dell’arte tecnico e normativo per offrire un vero e proprio percorso guidato per la redazione del Piano di Sicurezza e Coordinamento (PSC), del Fascicolo Tecnico (FT), del Piano Operativo di Sicurezza (POS) e del Piano Sostitutivo di Sicurezza (PSS), accompagnando il lettore passo per passo nella redazione, nell’organizzazione e nella gestione della documentazione. Le schede delle lavorazioni e la modulistica, scaricabili dal cloud, sono editabili e personalizzabili secondo le specifiche esigenze e sono state aggiornate mantenendo l’impostazione grafica innovativa della precedente edizione, con l’aggiunta di alcune funzionalità per facilitare il lavoro. È stata mantenuta e arricchita anche la segnaletica relativa ai DPI necessari per il corretto svolgimento delle lavorazioni. In linea con le richieste esplicitate negli anni dagli organi di controllo, questa guida offre uno strumento operativo chiaro, comprensibile e preciso, ulteriormente migliorato e affinato dall’esperienza maturata dagli Autori nel corso di una pluriennale pratica professionale sui cantieri come responsabili e coordinatori della sicurezza. Questa nuova edizione approfondisce ed estende la trattazione con ulteriori schede macchine, gruppi omogenei e schede di lavorazione, come per esempio:• bonifica di ordigni bellici;• incidenti stradali e sicurezza dei luoghi;• scavi archeologici;• allestimento segnaletica stradale;• aggiornamento scheda bonifica amianto. Inoltre, i contenuti delle schede macchine, dei gruppi omogenei e delle schede di lavorazione già presenti nella precedente edizione sono stati integrati con i rischi da esposizione a Campi Elettromagnetici (CEM) e da Radiazioni Ottiche Artificiali (ROA). Rivestono particolare importanza, inoltre, le indicazioni riguardanti la gestione dei documenti durante le fasi del cantiere, specialmente per quanto concerne le modalità di aggiornamento. Sono presenti chiare istruzioni per esercitare correttamente il coordinamento e il controllo di cantiere, mediante verbali, moduli e aggiornamenti: non solo delle interferenze e delle lavorazioni, ma anche delle imprese e dei lavoratori autonomi, sia dal punto di vista dell’impresa affidataria e/o esecutrice che del coordinatore. Un’altra novità di questa guida è rappresentata dall’inserimento di una sezione dedicata alla modellazione e al BIM (Building Information Modeling) nella gestione della sicurezza in cantiere. Luca LenziIngegnere della sicurezza, è docente e coordinatore presso l’Istituto Professionale Lavoratori Edili della Provincia di Bologna e docente a contratto presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna nonché titolare dello studio di ingegneria omonimo. In ambito cantieristico vanta un’esperienza ventennale nel Coordinamento sia in Progettazione che in Esecuzione e segue come consulente o RSPP importanti imprese operanti in ambito edile e del restauro.Carmine MorettiIngegnere ambientale, è consulente aziendale e titolare dello studio TMA Srl di Bologna. Si occupa dal 2003 di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro e ambiente. È consulente per aziende con sedi dislocate in varie regioni del territorio nazionale. Negli ultimi anni ha realizzato e curato diverse pubblicazioni in materia di sicurezza sul lavoro.Francesco LoroIngegnere edile, è docente di progettazione, costruzioni, impianti e disegno tecnico presso istituti tecnici e professionali. Da sempre appassionato di modellazione dell’architettura, si occupa da anni di sicurezza aziendale e organizzazione del cantiere fornendo consulenza e collaborando con aziende e professionisti nell’ambito della progettazione e del cantiere.
Luca Lenzi, Carmine Moretti, Francesco Loro | Maggioli Editore 2019
53.20 €
Indice
Lavoro da remoto e innovazione tecnologica: le definizioni
Nella pubblicazione viene chiarito a cosa si riferisce il termine lavoro da remoto, ovvero tutte le modalità di lavoro in cui il lavoratore può svolgere la prestazione lavorativa per uno o più giorni alla settimana, al di fuori dei locali aziendali, tramite l’uso delle tecnologie ICT.
Rientrano in tale categoria generale: il telelavoro in cui la prestazione lavorativa si effettua dal domicilio del lavoratore; il lavoro agile o smart working, che prevede un modello ibrido di alternanza tra la presenza in ufficio e la remotizzazione e il lavoro a distanza o decentrato, che consente al lavoratore di operare in sedi distaccate della stessa azienda/amministrazione.
Per innovazione tecnologica si intende l’implementazione di strumenti, sia hardware che software, nei contesti lavorativi, che determinano cambiamenti nei processi di lavoro e nelle modalità di interazione e collaborazione tra i lavoratori e che potrebbero richiedere l’erogazione di formazione specifica per il loro l’utilizzo, nonché un adattamento comportamentale del lavoratore.
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Gli strumenti di valutazione integrati
La pubblicazione presenta strumenti aggiuntivi, complementari a quelli già previsti dalla metodologia standard. In fase preliminare è prevista una Lista di controllo integrata, che introduce nuovi indicatori relativi a dotazioni tecnologiche, formazione, diritto alla disconnessione e coordinamento delle attività da remoto.
Per la fase di valutazione approfondita, il Questionario strumento indicatore è stato arricchito con item specifici su carico tecnologico, conflitto casa-lavoro, accettabilità delle tecnologie, complessità degli strumenti e qualità delle interazioni da remoto.
Strumenti aggiuntivi per la gestione del rischio
Il modulo contestualizzato nasce da un ampio lavoro di ricerca condotto dal Laboratorio rischi psicosociali e tutela dei lavoratori vulnerabili del Dipartimento INAIL. Il percorso metodologico si è sviluppato attraverso tre fasi principali: revisione della letteratura scientifica, interviste e focus group con aziende del terziario avanzato e infine la sperimentazione su larga scala.
Le evidenze raccolte mostrano come l’introduzione delle ICT (Information and Communication Technologies), sebbene migliori la flessibilità e l’efficienza, possa anche generare effetti negativi come tecnostress, sovraccarico informativo e isolamento sociale.
Per facilitare la transizione dalla valutazione del rischio alla gestione concreta dei fattori critici, INAIL ha sviluppato strumenti operativi aggiuntivi destinati alle aziende.
Tra questi, le Schede di supporto alla conduzione del focus group per l’approfondimento dei risultati della valutazione del rischio (sia preliminare che approfondita) e la proposta di azioni di intervento (Appendici 5 e 6) aiutano a interpretare i risultati delle valutazioni preliminari e approfondite, promuovendo il coinvolgimento diretto dei lavoratori nell’individuazione di misure correttive e preventive. Le schede contengono istruzioni pratiche ed esempi di intervento, utili per affrontare anche i cambiamenti organizzativi.
È inclusa inoltre una Scheda di supporto al Gruppo di gestione per l’identificazione degli interventi correttivi e/o preventivi (Appendice 7), pensata per aziende complesse, che aiuta a sistematizzare i risultati e pianificare gli interventi sulla base di criteri come priorità, risorse, tempi e fattibilità.
Tali strumenti, già testati con successo nel settore sanitario, sono stati integrati nella metodologia INAIL in quanto versatili e applicabili a diversi contesti, inclusi quelli interessati da lavoro da remoto e innovazione tecnologica.
Consigliamo la lettura
Elaborazione e Gestione del DVR: carenze ed errori da evitare
Questo testo è un manuale al contrario in quanto non istruisce qualcuno a far qualcosa (nello specifico, un Documento di Valutazione del Rischio) ma, piuttosto, vuole costituire un’ampia “raccolta” di errori, omissioni, carenze e criticità, analizzate e commentate dall’Autore, che molto spesso si riscontrano all’interno di questo fondamentale documento prevenzionistico, così che possa costituire una traccia utile all’estensore del DVR, per non incorrere negli stessi sbagli. Elaborare e gestire nel tempo un DVR “perfetto” non è semplice in quanto la possibilità di commettere un errore di valutazione è molto elevata. L’opera quindi offre al lettore (datore di lavoro, consulenti, tecnici, specialisti, professionisti) uno strumento pratico, operativo e caratterizzato da una grande concretezza che consente la redazione e l’aggiornamento del Documento di Valutazione del Rischio in qualsiasi tipo di attività produttiva ed economica in modo completo, professionale, non burocratico, realmente utile per garantire la sicurezza sui luoghi di lavoro e “a prova di errore”.Danilo G. M. De FilippoIngegnere meccanico, da sempre impegnato nella materia della sicurezza sui luoghi di lavoro, è stato insignito dell’Onorificenza di Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana. Ispettore Tecnico del Lavoro, appartenente all’Albo dei formatori per l’INL, è anche docente esterno ed autore di numerosi testi e pubblicazioni in materia di sicurezza sul lavoro oltre ad essere parte attiva nell’organizzazione di eventi per la più ampia diffusione della prevenzione degli incidenti sul lavoro.
Danilo G. M. De Filippo | Maggioli Editore 2024
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