Scadenza rinviata a lunedì 1° aprile per l’invio all’Enea delle comunicazioni per gli interventi per risparmio energetico nell’ambito del Bonus Ristrutturazioni, vale a dire per i lavori di ristrutturazione e l’acquisto di elettrodomestici con il Bonus mobili. Il nuovo termine riguarda tutte le spese effettuate dal 1° gennaio al 31 dicembre 2018. Dopo i problemi fatti registrare dal sito, la scadenze è stata spostata in avanti garantendo un po’ di tempo in più per mettersi in regola con questo nuovo obbligo burocratico.
Bonus Ristrutturazioni, chi deve presentare la comunicazione
L’obbligo di inviare la comunicazione all’Enea in caso di lavori per risparmio energetico effettuati nell’ambito di ristrutturazioni e per il bonus mobili stato introdotto dalla Legge di Bilancio per il 2018, a fini statistici. Il sito dedicato dell’Enea, però, è stato messo on line solo il 21 novembre, e in vista della prima scadenza, fissata al 19 febbraio, è andato in tilt.
In ogni caso secondo le disposizioni i contribuenti sono chiamati a compilare le schede sui lavori effettuati per consentire il monitoraggio e la valutazione del risparmio energetico ottenuto grazie alla realizzazione degli interventi edilizi e tecnologici e l’utilizzo di fonti rinnovabili che accedono alle detrazioni fiscali previste per le ristrutturazioni edilizie. Sono dunque interessati tutti coloro che hanno pagato con bonifico per ristrutturazioni interventi che comprendono anche i seguenti lavori o impianti:
- coibentazione (interventi su tetti e/o pareti e/o pavimenti);
- solare termico;
- installazione di infissi completi di finestre;
- caldaie e climatizzatori;
- impianti a pompa di calore;
- sistemi ibridi (caldaie a condensazione e pompe di calore);
- microcogeneratori;
- stufe a biomasse;
- impianti fotovoltaici;
- sistemi di Building Automation per il controllo a distanza degli impianti energetici.
In aggiunta l’obbligo riguarda anche chi, nell’ambito del bonus mobili, ha acquistato elettrodomestici quali forni, frigoriferi, lavastoviglie, piani cottura elettrici, lavatrici, lavasciuga, asciugatrici.
I dati da comunicare
La compilazione delle schede è comunque molto semplice anche perché non è obbligatorio l’inserimento di dati tecnici, vale a dire proprio di quei dati che sarebbero necessari per verificare concretamente il risparmio assicurato dai nuovi interventi, ossia i dati relativi ai vecchi impianti sostituiti.
Come chiarito infatti nella Guida alla compilazione pubblicata dallo stesso Enea e reperibile a questo indirizzo www.acs.enea.it/doc/ristrutturazioni, non è necessario compilare tutti i campi previsti se non si possiedono i dati necessari, ma solo i campi indicati come obbligatori. Così, ad esempio, nel caso della sostituzione di caldaie con caldaie a condensazione (peraltro le uniche commercializzabili a partire dal 2015) l’unico dato da indicare obbligatoriamente è quello relativo alla potenza utile nominale del nuovo generatore e all’alimentazione.
E così anche per tutti gli altri impianti. Nel caso degli elettrodomestici, poi, è sufficiente indicare la classe di appartenenza e non occorrono altri dati, come ad esempio quelli legati al consumo: la casella sul sito è presente, ma se si lascia vuota il sistema non segnala alcun errore. E anche in questo caso non occorre fare riferimento alle caratteristiche tecniche di eventuali vecchi apparecchi sostituiti per poter concludere la pratica.
Ricevuta da esibire al Caf
La ricevuta dell’invio della comunicazione all’Enea è necessaria per poter ottenere il visto di conformità sulle dichiarazioni fiscali presentate tramite Caf, e deve essere conservata ed esibita in caso di controlli delle Entrate. Anche se si tratta solo di un adempimento “a fini statistici” e senza alcun reale controllo sui dati, non si può dunque evitare di comunicarli.
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