Prorogate tutte le scadenze per quanto riguarda l’edilizia scolastica, come richiesto da Anci e Upi. Il ministero dell’Istruzione ha deciso che il primo appuntamento sarà il 10 giugno con i mutui Bei del 2015.
Lo scorso giovedì 12 marzo è stata firmata una lettera dai presidenti dell’Associazione dei comuni (Antonio Decaro) e dell’Unione delle province (Michele De Pascale), in cui Anci e Upi sottolineavano che la situazione generale negli istituti scolastici si era addirittura aggravata rispetto all’ultima riunione della Cabina di regia nazionale e chiedevano al ministero dell’Istruzione la proroga di alcuni termini per l’edilizia scolastica previsti in diversi decreti ministeriali.
Passiamo quindi in rassegna tutto quanto è stato “messo in pausa” per capire a che punto siamo con i finanziamenti e la situazione delle nostre scuole.
Edilizia scolastica, rinviate tutte le scadenze
Il ministro Azzolina ha accordato una proroga a 8 diversi interventi.
Le nuove scadenze sono:
– economie previste dal piano mutui Bei del 2015, 10 giugno 2020;
– indagini diagnostiche sugli edifici, 7 gennaio 2021;
– adeguamento antincendio, 30 giugno;
– palestre, 31 ottobre;
– fondo progettazione, 31 dicembre.
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Precedenti interventi della legislatura in corso hanno riguardato: la previsione di adozione di un piano straordinario per l’adeguamento alla normativa antincendio delle scuole, e di un piano nazionale di interventi di efficientamento energetico; la modifica della procedura per l’individuazione degli interventi da finanziare, rispettivamente, per la costruzione di Poli per l’infanzia innovativi e di scuole innovative nelle aree interne del paese e la destinazione di risorse agli stessi Poli per l’infanzia e alle scuole innovative.
Ma anche: la previsione che, dal 2018, le risorse del Fondo per interventi straordinari della Presidenza del Consiglio destinate ad interventi di adeguamento strutturale e antisismico delle scuole sono ripartite secondo i criteri della programmazione triennale nazionale degli interventi di edilizia scolastica, definiti (poi) nell’ambito dell’Accordo quadro siglato il 6 settembre 2018; l’estensione della possibilità di stipulare i c.d. “mutui BEI” per l’edilizia scolastica anche agli interventi inclusi nelle programmazioni triennali successive a quella del triennio 2015-2017; l’istituzione nello stato di previsione del Ministero dell’interno del fondo «Asili nido e Scuole dell’infanzia»; l’introduzione di semplificazioni per accelerare gli interventi; la modifica della disciplina per il riparto della quota dell’8 per mille del gettito IRPEF destinata agli interventi relativi agli edifici scolastici pubblici e l’istituzione di una apposita sezione del Fondo unico per l’edilizia scolastica, destinata a finanziare le esigenze urgenti e indifferibili relative ai medesimi edifici.
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