Ristrutturazioni, le regole delle detrazioni 50%

Con l’avvio della disciplina sulle nuove detrazioni 50% per interventi di ristrutturazione, contenuta nel testo del Decreto Crescita in attesa di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, cambiano anche le regole per i “vecchi” bonus fiscali del 36% e del 55%, rispettivamente per lavori di ristrutturazione edilizia e per l’efficientamento energetico degli edifici (leggi anche Decreto Crescita, i dettagli per le detrazioni al 50%).

Come cambierà la detrazione 36%
Lo sconto fiscale del 36% (disciplinata dall’art. 16 bis del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917) salirà al 50% e raddoppierà anche il tetto massimo di spesa detraibile (dagli attuali 48.000 euro a 96.000 euro). Il passaggio dal 36% al 50% sarà valido a partire dalla data di pubblicazione del Decreto Crescita in Gazzetta Ufficiale e durerà fino al 30 giugno 2013.

Da notare, inoltre, che le nuove detrazioni 50% per interventi di ristrutturazione comprenderà anche lavori per il risparmio energetico, come per esempio l’installazione di impianti alimentati a fonti energetiche rinnovabili e sarà sfruttabile anche in assenza di lavori edilizi.

Riguardo a questo ultimo punto, il testo del decreto precisa che i lavori dovranno rispettare le normative vigenti. Il dubbio da chiarire è legato alla disposizione secondo cui “il proprietario deve acquisire idonea documentazione”, ma di cosa questo significhi non si sa molto di più di quanto già trapelato (leggi anche Detrazione 50% e ristrutturazioni, cosa cambia rispetto al passato).

Come cambierà la detrazione 55%
Fino al 31 dicembre 2012
non cambierà nulla. In altre parole, la detrazione del 55% per interventi di efficientamento e risparmio energetico segue le regole precedenti (tetto massimo di spesa, interventi agevolati, ecc.), tenendo presente che lo sconto è legato al rispetto del limite del 20% di risparmio ottenuto di energia primaria, secondo quanto stabilito dal d.lgs. 192/2005.

Il vero cambiamento per la detrazione 55% arriverà a partire dal 1° gennaio 2013. Dall’inizio del prossimo anno, infatti, e fino al 30 giugno 2013, il bonus scenderà al 50% e saranno modificate anche i tetti massimi di spesa detraibili.

E dal 1° luglio 2013?
Dal 1° luglio del prossimo anno sparirà la detrazione del 50% per le ristrutturazioni e rimarrà in vigore solamente il bonus 36% con il tetto massimo di spesa detraibile di 48.000 euro (quindi una sorta di ritorno al passato). Le regole da seguire saranno sempre quelle contenute nel già citato art. 16 bis del T.U.I.R. (d.P.R. 917/1986), che varranno sia per lavori di ristrutturazione, sia per interventi di risparmio energetico.

I nodi da sciogliere
In attesa della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto Crescita che avvierà, di fatto, le detrazioni 50%, sono fondamentalmente tre i nodi da sciogliere.

Coesistenza detrazioni 50% e bonus 55% fino al 31 dicembre 2012
A partire dalla data di pubblicazione in Gazzetta del Decreto e fino al 31 dicembre 2012 saranno due i bonus possibili per interventi di risparmio energetico. Il nuovo 50% e il vecchio 55%. Occorre chiarire quali saranno le regole per la coesistenza di queste detrazioni.

Cantieri già aperti
Altro punto che i tecnici del Governo saranno chiamati a chiarire saranno le modalità di azione nel caso di un cantiere aperto nel 2012 ma che sosterrà spese anche nel 2013. In particolare, non è chiaro come si calcolerà il tetto massimo di spesa detraibile (da 48.000 del vecchio regime a 96.000 euro della nuova detrazione 50%)

Tipologie di interventi ammessi
Mentre per il bonus fiscale del 55% esiste una lista di interventi ammessi con diverse procedure a secondo del tipo di lavoro; allo stato attuale le nuove detrazioni 50% per le ristrutturazioni non comprende un catalogo di lavori chiuso. Ma non è chiaro cosa significhino i riferimenti contenuti nel testo del decreto che obbligano il proprietario-contribuente ad “acquisire idonea documentazione” e a rispettare “la normativa vigente” per accedere allo sconto fiscale del 50%

Redazione Tecnica

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