12 luglio 2019, data da segnare sul calendario per chi si occupa di mobilità, soprattutto di mobilità sostenibile. È infatti stato approvato dalla Commissione Trasporti della Camera, in prima lettura, il disegno di legge di modifica del Codice della Strada.
Tante le novità che, con il sostegno e l’approvazione del Governo, sono state inserite nel testo base, con l’obiettivo di migliorare il trasporto di persone e aumentare la sicurezza, soprattutto dei soggetti vulnerabili.
In particolare, sono state previste zone a traffico limitato o aree pedonali davanti alle scuole, almeno negli orari di ingresso e di uscita degli alunni; è previsto il raddoppio delle sanzioni per chi occupa un parcheggio dei disabili senza averne facoltà, oltre all’obbligo di installazione di cinture di sicurezza sugli scuolabus, e l’inasprimento delle multe per chi non rispetta i segnali di stop ai passaggi a livello, oltre ad un aumento delle sanzioni per chi usa il cellulare alla guida.
Diverse anche le novità inserite in Parlamento per incentivare la mobilità ciclistica e personale: si prevede la circolazione in autostrada di moto elettriche, al momento escluse, e per la biciclette viene inserita la facoltà per i Comuni di realizzare ai semafori una striscia di arresto dedicata ai ciclisti e avanzata rispetto ai veicoli a motore.
Vediamo in dettaglio tutte queste importanti modifiche.
Codice della strada e mobilità sostenibile, cosa cambia?
È vero, il testo dovrà passare in Aula alla Camera, e poi essere inviato all’approvazione del Senato. Ma nel frattempo vediamo cosa include.
Biciclette, ecco le novità
Ampio spazio alle bici nel nuovo Codice della strada che si sta delineando, a partire dall’obbligo del casco per i minori di 12 anni. Inoltre, in fase di sorpasso delle bici, scatta l’obbligo del rispetto di una distanza laterale di 1,5 metri dal veicolo a due ruote.
Altra novità è la facoltà conferita ai Comuni di realizzare ai semafori una striscia di arresto dedicata ai ciclisti e avanzata rispetto ai veicoli a motore.
I Comuni potranno anche permettere ai ciclisti di circolare nelle corsie preferenziali destinate ai mezzi pubblici.
Cosa saranno le strade scolastiche?
Verranno istituite le “strade scolastiche”: zone a traffico o velocità limitato o aree pedonali, almeno negli orari di ingresso e di uscita degli alunni, nei pressi delle scuole.
E le novità per le moto elettriche?
Il disegno di legge prevede la possibilità per le motociclette elettriche, attualmente escluse, di circolare in autostrada.
Restando in tema:
– si limita l’accesso delle auto elettriche nelle ZTL solo a quelle istituite per finalità ambientali;
– viene eliminato il divieto di utilizzare nelle ZTL le bici elettriche azionate fino a 6 km/h tramite un pulsante.
Approfondisci con: Perché la Mobilità sostenibile si progetta
Sanzioni per chi guida con cellulare: ma vale anche per la bicicletta?
Chissà se la medesima sanzione sarà valida per chi guida con cellulare in bicicletta…
Chi verrà sorpreso alla guida con cellulare, rischierà da 7 giorni a 2 mesi di sospensione della patente. Inoltre, patente, libretto e tutta la documentazione verificabile telematicamente non dovranno più essere esibiti fisicamente.
Maxi sanzioni a chi occupa le aree per disabili
Innalzate le sanzioni per coloro che occupano le aree di parcheggio destinate ai disabili oppure effettuano sosta e parcheggio in corrispondenza degli scivoli.
Per i disabili inoltre diventa gratuita la sosta sulle strisce blu e i Comuni potranno realizzare i “parcheggi rosa”, per donne in gravidanza o con bambini di età inferiori ai 2 anni.
Stop alle “multe a strascico” fatte con le telecamere
Bloccate le multe rilevate con le telecamere alle auto in divieto di sosta o in altri casi in cui il conducente non può sapere di aver subito una multa. Scatta l’obbligo di preavviso di notifica e sarà possibile pagare le sanzioni più rapidamente evitando spese ulteriori.
Sempre in materia di contravvenzioni, viene imposto agli Enti Locali di garantire maggiore trasparenza sugli incassi tramite contravvenzioni.
Per avere un quadro completo sul progetto della mobilità sostenibile
Progetto delle piste ciclabili
La Legge di Stabilità 2016 ha stanziato 91 milioni di euro per le attività di progettazione e realizzazione di nuove piste ciclabili in Italia nell’arco del triennio 2016-2018.Questo ebook rappresenta un utile strumento operativo di supporto al progettista che si approccia a questo tema. Nel testo, corredato da un ricco apparato di immagini, schemi e diagrammi tecnici, vengono affrontati gli aspetti tecnici, costruttivi e di fattibilità economica legati alla ideazione, progettazione e costruzione di ciclovie anche con opportuni raffronti con i casi di successo già sprimentati all’estero in molte città europee.A livello tecnico sono prese in esame la classificazione delle piste ciclabili e le caratteristiche fisiche e funzionali; vengono inoltre passati in rassegna i conflitti con la rete stradale e il controllo delle intersezioni oltre all’analisi della segnaletica specifica (orizzontale, verticale e luminosa).Dal punto di vista costruttivo i temi affrontati nell’ebook riguardano le pavimentazioni (flessibili, rigide, a elementi modulari, in terra stabilizzata o in stabilizzato di cava); gli elementi separatori (new jersey, cordoli separatori, dissuasori, delimitatori, ecc.); gli aspetti illuminotecnici nonché le strutture e le aree adibite a parcheggio e ricovero delle biciclette.Completano l’opera:- un capitolo dedicato alle valutazioni economiche per costituire un sistema di confronto tra le principali soluzioni progettuali utilizzate per la pavimentazione e la delimitazione delle piste e delle corsie ciclabili;- un’ampia trattazione del c.d. Bike Hiring o Bike Sharing quale crescente soluzione al problema della mobilità urbana- una raccolta di casi studio e l’elenco completo delle normative nazionali, regionali sulle piste ciclabili Roberta Maggio, Architetto, svolge da anni la libera professione, è titolare di uno studio associato che opera nel Nord Italia, si occupa principalmente di opere pubbliche con particolare attenzione alla riqualificazione urbana e all’impiantistica sportiva.Nicola Mordà, Ingegnere civile con pluriennale esperienza professionale, autore di varie pubblicazioni di carattere tecnico, è titolare di uno studio di progettazione strutturale e sismica, con sedi a Torino e all’estero. Ha collaborato e seguito importanti progetti di notevole impegno statico; si occupa di temi di carattere normativo, con particolare riferimento al settore delle strutture, e di nuove tecnologie in ingegneria civile.
N. Mordà, R. Maggio | 2016 Maggioli Editore
9.90 € 7.92 €
Progetto di un’infrastruttura per la mobilità lenta, pt.4
Eccoci all’esempio progettuale che abbiamo iniziato a delineare le volte precedenti.
Si era di fatto esplicitato come la pianificazione di nuovi percorsi ciclabili, come pure quella di percorsi già esistenti, comporti sei fasi:
1) pianificazione della rete;
2) suddivisione in segmenti;
3) esame delle varianti;
4) progettazione;
5) costruzione ed esecuzione;
6) esercizio e manutenzione.
Progettazione, punto 4
La progettazione comporta la costruzione e l’esecuzione di nuovi percorsi ciclabili o la correzione di punti problematici di percorsi ciclabili già esistenti.
Si procede seguendo i punti che riportiamo:
– descrizione della situazione iniziale (sulla base dell’esame delle varianti), descrizione del tracciato e dei punti problematici o delle lacune;
– valutazione dell’urgenza delle misure per i punti problematici;
– ricerca delle possibili misure;
– valutazione delle possibili misure secondo i costi, il tempo necessario, l’adeguatezza e l‘omogeneità;
– valutazione globale delle possibili misure secondo il rapporto costi-benefici;
– scelta delle misure con il miglior rapporto costi-benefici per l‘esecuzione;
– programma di esecuzione dei progetti in funzione dell‘urgenza e del tempo necessario;
– pianificazione della segnaletica.
Se le lacune principali non possono essere eliminate a costi ragionevoli e entro un periodo di tempo accettabile va ricercata un‘altra variante.
La procedura appena descritta per l’elaborazione di progetti è illustrata nelle seguenti due pagine prendendo come esempio un tratto per la mobilità quotidiana fuori dall‘abitato.
Quale sarà il risultato?
Si avranno pacchetti di misure con elenchi di priorità, valutazione dei costi e scadenzario, ma anche integrazione in progetti di attuazione adeguati (p. es. progetti d’agglomerato conformemente alla legge).
Riportiamo ora un esempio tratto dal manuale della Schweizerische Eidgenossenschaft Confédération suisse, utile per completare il nostro esempio progettuale.
1. Situazione iniziale
Il percorso tra Lingen e Verdin comporta una ciclopista bidirezionale a partire da Lingen che termina prima dell’incrocio nel centro di Savey. Nel resto del percorso non vi sono misure per le biciclette. Sono stati rilevati numerosi punti problematici.
6. Scelta delle misure
Sulla base del rapporto costi-benefici, per la realizzazione vengono scelte le misure A3, B1, C2, D1 e E1. Per quanto concerne le misure A si è optato per A3 invece che per A1 a causa della sua maggiore idoneità.
7. Tappe dei progetti esecutivi
Ad agosto ci prendiamo anche noi una pausa per pedalare fuori porta… Da settembre 2019 riprenderemo le fila della nostra progettazione, tratteremo nuovi argomenti e avremo tanti “ospiti” cui rivolgere interessanti domande tecniche. Buone vacanze!
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