Quando la ristrutturazione di un immobile è “profonda” non tutti gli interventi generalmente agevolati dall’Ecobonus possono godere della piena detraibilità.
Lo dice l’ENEA in una FAQ di un contribuente, che chiede: nel caso di ristrutturazione radicale di un immobile, è possibile beneficiare dell’Ecobonus per un nuovo impianto termico a pompa di calore e per pannelli solari termici?
Ecobonus per ristrutturazione profonda
Partiamo dall’inizio: quali sono le ristrutturazioni “profonde”? S’intendono quelle in cui gli edifici vengono demoliti e ricostruiti. S’intendono anche gli interventi di ristrutturazione integrale di edifici con superficie utile di almeno 1000 mq.
L’Enea, quindi, risponde che l’allegato 3 del DLgs 28/2011 dice: “Nel caso di edifici nuovi o edifici sottoposti a ristrutturazioni rilevanti, gli impianti di produzione di energia termica devono essere progettati e realizzati in modo da garantire il contemporaneo rispetto della copertura, tramite il ricorso a energia prodotta da impianti alimentati da fonti rinnovabili, del 50% dei consumi previsti per l’acqua calda sanitaria” e di varie percentuali “della somma dei consumi previsti per acqua calda sanitaria, riscaldamento e raffrescamento”.
Il comma 4 dell’art. 11 del DLgs 28/2011 aggiunge: “Gli impianti alimentati da fonti rinnovabili realizzati ai fini dell’assolvimento degli obblighi di cui all’allegato 3 del presente decreto accedono agli incentivi statali previsti per la promozione delle fonti rinnovabili, limitatamente alla quota eccedente quella necessaria per il rispetto dei medesimi obblighi”.
Insomma, è ammissibile all’Ecobonus solo la parte di spesa per l’impianto che produce la quota di energia termica che eccede il vincolo cogente sopra identificato (50% dei consumi previsti per l’acqua calda sanitaria e di varie percentuali della somma dei consumi previsti per acqua calda sanitaria, riscaldamento e raffrescamento).
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