Murature portanti: i giunti, la sottile linea che “conta”

Norme da rispettare, controlli sempre più puntuali e dettagliati e il trittico rappresentato da spessore, condizioni di posa, resistenza meccanica hanno portato i giunti di malta a ricoprire un ruolo non più secondario nel dimensionamento di un paramento murario.

Michele Destro 03/10/18

Nella realizzazione di murature portanti i giunti di malta devono rispettare precise limitazioni: spessore compreso tra i 5 e i 15 mm, essere continui (ovvero coprire l’intera faccia verticale ed orizzontale del blocco di laterizio) e presentare una resistenza meccanica di almeno 50 kg/cmq (M5) per le murature portanti ordinarie e 100 kg/cmq (M10) per le murature armate; queste rappresentano le condizioni necessarie per la determinazione, con la tabella 11.10.VI (NTC18 §11.10.3.1.2), del valore fk –> resistenza meccanica a compressione della muratura.

Ma spesso e volentieri, soprattutto per un miglioramento delle prestazioni termiche (rif. murature monostrato – ponti termici), si è soliti interrompere il giunto realizzando i classici due “cordoni” di malta distanziati di qualche cm. Consuetudine che provoca una decisa riduzione dei valori meccanici della muratura che, più delle volte, non viene valutata lasciando disattesa una precisa prescrizione prevista dall’EC6 (§3.6.1.3 e §3.6.2) – norma integrativa alle NTC18.

Quindi l’utilizzo dei giunti interrotti è sì ammesso, ma solo effettuando, integralmente, le valutazioni e verifiche riportate nell’Eurocodice 6.

Di seguito l’iter di analisi:
– condizioni di utilizzo (3.6.1.3);
– tabella dei requisiti geometrici dei blocchi di laterizio (prospetto 3.1);
– formula per la determinazione della resistenza meccanica del paramento murario fk (2);
– tabella del coefficiente di riduzione K – pari a 1 per giunti continui, <1 per giunti interrotti (prospetto 3.1).

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Risaputo poi che l’Italia è un territorio totalmente sismico, con differenti “classi” di rischio, solo nelle zone con agS < 0.075g (ex zona 4, a minor sismicità) è concesso adottare i sistemi “a secco” attraverso l’utilizzo di blocchi ad incastro ed evitare, così, la posa di giunti verticali.

Murature portanti: i giunti, la sottile linea che "conta" 7In tutte le altre zone (agS > 0.075g) è invece cogente il vincolo della posa dello strato orizzontale e verticale continuo con una unica possibile deroga, che troviamo nella nuova norma NTC18 §7.8.1.2 (ricopiata integralmente dall’EC6 §8.1.5.3), l’utilizzo della tasca nel giunto verticale: “I giunti perpendicolari possono essere considerati riempiti se la malta è posta su tutta l’altezza del blocco oltre un minimo del 40% della larghezza del blocco stesso…”. Valida solo per murature portanti ordinarie e non armate. Esempio: blocco a incastro di spessore di 30 cm con tasca lunga 12 cm – 40% di 30 – e larga da 5 a 15 mm riempita di malta e giunto orizzontale continuo, è classificato conforme come elemento portante per muratura ordinaria in tutte le zone simiche (come nella foto). Solo con questa deroga è concesso, per la determinazione del valore parametro meccanico fk, di entrare direttamente in tabella 11.10.VI senza applicare alcuna riduzione.

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#MuraturaSismicaReloaded

Michele Destro

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