Tecnologie 5G e 6G interagiscono con gli impianti fotovoltaici

Secondo uno studio ENEA, i moduli fotovoltaici possono schermare le onde elettromagnetiche delle antenne 5G, riducendo l’inquinamento elettromagnetico. Tuttavia, questa interazione può causare interferenze che influenzano la trasmissione del segnale delle antenne 5G

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Una nuova scoperta potrebbe cambiare il modo di pianificare lo sviluppo del settore energetico e delle telecomunicazioni. Uno studio condotto dall’ENEA ha evidenziato l’interazione tra gli impianti fotovoltaici e le onde elettromagnetiche emesse dalle antenne 5G.

Secondo lo studio, i moduli fotovoltaici possono schermare le onde elettromagnetiche delle antenne 5G, riducendo l’inquinamento elettromagnetico. Tuttavia, questa interazione può causare interferenze che influenzano la trasmissione del segnale.

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Le reti di telefonia mobile di quinta generazione utilizzano onde elettromagnetiche che possono arrivare ad alcune decine di gigahertz (GHz). Lo studio dell’ENEA evidenzia che l’interazione tra impianti fotovoltaici ed onde elettromagnetiche potrebbe essere rilevante anche per lo sviluppo della tecnologia 6G.

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I moduli fotovoltaici possono schermare le onde elettromagnetiche ma…

Girolamo Di Francia, responsabile del Laboratorio ENEA di Sviluppo applicazioni digitali fotovoltaiche e sensoristiche del Centro ricerche di Portici (Napoli), ha sottolineato che questa proprietà di schermaggio dei moduli fotovoltaici potrebbe portare con sé una serie di vantaggi, ovvero:

  • generare un effetto positivo rispetto all’inquinamento elettromagnetico provocato dalle antenne 5G;
  • essere sfruttata per omogenizzare la propagazione delle onde elettromagnetiche 5G che risentono molto del disturbo di oggetti fisici interposti lungo la direzione di propagazione.

Tuttavia, la schermatura presenta anche uno svantaggio dovuto all’azione di disturbo sulla trasmissione.

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Cosa cambia per il futuro

È importante approfondire gli studi sull’interazione tra il fotovoltaico e la trasmissione mobile in previsione dell’aumento del numero di impianti fotovoltaici sugli edifici. Attualmente, solo meno del 10% delle aree disponibili in Italia è coperto da impianti fotovoltaici.

Questo potrebbe favorire l’accettazione del 5G (e successivamente del 6G) e promuovere l’installazione di piccoli impianti fotovoltaici sui tetti degli edifici.

Ma è necessario definire in che modo le due risorse possano lavorare a supporto reciproco, pertanto è fondamentale condurre uno studio sistematico e programmatico per stabilire standard e linee guida che proteggano i cittadini dall’esposizione ad onde sempre più potenti emesse dalle antenne telefoniche.

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Foto:iStock.com/metamorworks

Redazione Tecnica

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