Il comune di Roma ha messo a disposizione dei cittadini una guida online sull’Imu.
Il vademecum spiega come procedere per il calcolo e il pagamento dell’acconto dell’imposta in scadenza lunedì 18 giugno: dalle modalità relative alla misurazione della base imponibile dell’imposta all’utilizzo dei codici tributo, con le opzioni che rendono possibile ripartire sino a tre rate il versamento della nuova imposta.
La guida, consultabile on line all’indirizzo www.comune.roma.it, digitando nell’apposito spazio di ricerca, la denominazione ‘Dipartimento Risorse Economiche’, sarà inoltre diffusa in versione cartacea sul territorio presso le sedi dei municipi, i Caf e la stessa sede del Dipartimento Risorse economiche.
Sul sito Internet di Roma Capitale sarà disponibile dalla prossima settimana anche un programma di calcolo nel quale inserire i dati e ottenere automaticamente il calcolo dell’Imu dovuta in acconto per il 2012, con la ripartizione degli importi che dovranno essere versati a Roma Capitale e allo Stato.
Intanto, sull’Imu il sindaco Alemanno e il presidente dell’Anci, Graziano Delrio, hanno scritto una lettera ai cittadini che illustra la situazione degli Enti locali che riportiamo qui di seguito:
“L’IMU sperimentale non è la vecchia ICI
Cara Cittadina, caro Cittadino,
la manovra finanziaria del governo Monti ha introdotto un nuovo tributo: l’imposta municipale sugli immobili (IMU), che sostituisce la vecchia ICI.
La nuova imposta è però “municipale” solo nel nome, perché – nonostante gli aumenti rispetto alla vecchia ICI – questa tassa non porterà risorse aggiuntive nel bilancio del Tuo comune, anzi i Comuni avranno nel loro bilancio meno risorse rispetto al passato in quanto oltre il 40% del gettito dell’IMU finisce nelle casse dello Stato.
Nonostante il prelievo immobiliare complessivo per il 2012 è più del doppio rispetto a quello 2011 (aumenta del 133%), i Comuni avranno dunque a disposizione minori risorse per un ammontare del 27,2% della vecchia ICI.
Questa situazione è ulteriormente aggravata dai tagli ai bilanci dei Comuni imposti dalle ultime manovre governative, che nel solo 2012 comportano una riduzione dei trasferimenti pari al 18%.
In sostanza, tutti i Comuni italiani, a seguito di questa macchinosa manovra si trovano ad affrontare una situazione di estrema difficoltà: lo Stato, che già negli anni precedenti ci aveva imposto pesanti sacrifici, con quest’ultima manovra sull’IMU, ha reso ancora più precari i bilanci locali e con essi la possibilità di continuare ad
erogare servizi essenziali alla cittadinanza.
Siamo consapevoli della grave crisi che il Paese sta attraversando, non vogliamo sfuggire alle nostre responsabilità, né scaricarle su altri. I Comuni italiani, infatti, diversamente dalle altre pubbliche amministrazioni, hanno già dato un grande apporto al contenimento del debito, risultando negli ultimi dieci anni il settore pubblico più efficiente e meno “sprecone”.”
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