Torre Annunziata: il crollo della Palazzina e la fragilità delle case italiane

La nuova tragedia è un motivo in più per spingere il decreto sul fascicolo del fabbricato, in modo da imporre per legge il controllo obbligatorio degli edifici

Con il crollo della Palazzina di torre Annunziata torna di nuovo al centro dell’attenzione un tema importante ma sempre un po’ snobbato dalla classe di Governo: il fascicolo del fabbricato. Il fascicolo del fabbricato deve essere obbligatorio. Il salto di qualità, però, non va fatto solo a livello politico, ma anche a livello privato: come le macchina, anche gli immobili vanno curati ogni anno e i proprietari di casa devono farlo. E (appunto) essere spinti a farlo, come sono spinti a fare la revisione dell’automobile. Il nostro patrimonio edilizio è vecchio e fragile e va tenuto sotto controllo.

Si tratta di una parte dei concetti sul crollo della Palazzina a Torre Annunziata e sul fascicolo del fabbricato espressi l’ing. Sandro Simoncini, docente a contratto di Urbanistica e Legislazione Ambientale presso l’università Sapienza di Roma e presidente di Sogeea SpA. E noi aggiungiamo che il ddl sul fascicolo del fabbricato attualmente in discussione deve divetare legge perchè se non paghi l’assicurazione della macchina, ti fanno la multa, ma se non controlli la casa, magari ti crolla in testa.. Ma leggiamo interamente l’intervento di Simoncini.

La palazzina di Torre Annunziata e il fascicolo del fabbricato

Al di là di quelli che saranno gli esiti dei rilievi tecnici e delle indagini della magistratura, il crollo della palazzina che si è verificato a Torre Annunziata riporta per l’ennesima volta all’attenzione di tutti l’estrema fragilità del patrimonio edilizio italiano. Si spera ovviamente che il bilancio delle vittime sia il più contenuto possibile, ma non si possono continuare a piangere i morti e i feriti di eventi più o meno catastrofici senza mettere in campo delle effettive contromisure”.

“Bisogna entrare nell’ordine di idee che anche gli immobili vadano curati in modo serio e continuativo: come si fanno periodicamente i tagliandi e le revisioni per le automobili o per le caldaie, a maggior ragione deve essere fatto altrettanto per gli elementi strutturali delle abitazioni. Anche i proprietari sono chiamati a un salto di qualità culturale da questo punto di vista”.

Fascicolo del fabbricato: il disegno di legge

“Proprio di recente è stato presentato in Senato un nuovo e interessante disegno di legge che prevede l’introduzione a livello nazionale dell’obbligatorietà del fascicolo di fabbricato, strumento indispensabile per porre un argine alle molteplici criticità urbanistiche e abitative del nostro Paese. Il provvedimento ribadisce l’importanza che ogni edificio, indipendentemente dalla sua destinazione funzionale, possieda una sorta di carta d’identità, di patente che riporti le caratteristiche urbanistiche, strutturali e manutentive del manufatto, nonché le peculiarità geologiche dell’area circostante”.

“L’impianto normativo risulta apprezzabile anche perché prescrive l’aggiornamento periodico del documento, vincola alla correttezza dello stesso il rilascio di autorizzazioni e certificazioni e prevede una fiscalità agevolata per le spese sostenute dai proprietari. L’esistenza del fascicolo di fabbricato è ampiamente prevista in tante leggi regionali, ma la sua effettiva applicazione è demandata ai Comuni: questi ultimi, puntualmente, ne vanificano presupposti ed effetti, sia per mancanza di risorse finanziarie sia perché preferiscono non assumere la paternità di una misura che comporta un esborso per i cittadini e l’emersione di situazioni di abusivismo o irregolarità. Un intervento legislativo a livello nazionale risulta dunque indispensabile, altrimenti saremo condannati a vivere con sempre maggiore frequenza drammi come quello del crollo della Palazzina di Torre Annunziata”.

Foto: LaStampa.it

Il fascicolo del fabbricato

In Italia la richiesta di una maggiore trasparenza nella conoscenza di un edificio e del suo stato di fatto torna alla ribalta ogni qual volta si verifica un evento, naturale o meno, in cui una o più costruzioni subiscono danni con conseguenti perdite di vita umane. Lo strumento principe per certificare lo stato di una costruzione è il fascicolo del fabbricato, una sorta di carta d’identità che, nel corso del tempo, fornisce indicazioni, dettagliate e di sintesi, sull’edificio sia dal punto di vista tecnico sia amministrativo.L’opera, novità assoluta nel panorama della manualistica tecnica, spiega i contenuti e l’uso del fascicolo del fabbricato sia per l’ambito residenziale sia per strutture adibite a centri commerciali e uffici.Con un taglio pratico e operativo vengono illustrati gli indicatori dai quali partire per la redazione del documento, fornendo le linee guida per effettuare le indagini sullo stato di conservazione delle strutture (ispezioni, interventi di miglioramento sismico, esempi di messa in sicurezza) e anche l’impiego del fascicolo del fabbricato in un processo di progettazione e costruzione che preveda l’adozione del Building Information Modeling (BIM).Non manca una parte che tratta del modello BIM come fascicolo digitale tramite la definizione delle informazioni, la loro elaborazione, la storicizzazione dei dati e la connessione alle interfacce web attualmente disponibili.Al volume è associato il sito www.fascicolo-immobili.it  (online dal 28 febbraio 2017) dove i lettori potranno scaricare materiale esclusivo: i modelli del fascicolo del fabbricato e dell’opera personalizzabile, esempi di schede diagnostiche compilate e sullo stato degli edifici il modello digitale come archivio delle informazioni.Mario Claudio Dejaco, ingegnere, è ricercatore di Produzione Edilizia al Politecnico di Milano. Si occupa degli aspetti gestionali del processo e del prodotto edilizio, con particolare riferimento ai temi della organizzazione della manutenzione e dei costi del ciclo di vita, della predisposizione di libretto del fabbricato e del territorio. È autore di numerose pubblicazioni scientifiche.Sebastiano Maltese, ingegnere, professore a contratto al Politecnico di Milano. Ha conseguito il dottorato in Ingegneria dei Sistemi Edilizi con una ricerca sugli indicatori di prestazione tecnica ed economica degli edifici. Lavora principalmente nell’ambito della gestione delle informazioni per l’Asset Management con il BIM. È autore di svariati articoli scientifici.Fulvio Re Cecconi, ingegnere, professore associato di Produzione Edilizia, Si occupa di prestazioni di edifici e componenti nel loro ciclo di vita, di costi associati e, più in generale, di gestione del processo edilizio con particolare attenzione ai temi del construction management e dell’asset management. È autore di numerosi libri e articoli scientifici. 

Fulvio Re Cecconi, Mario Dejaco, Sebastiano Maltese | 2017 Maggioli Editore

25.00 €  23.75 €

Redazione Tecnica

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