Le Ferrovie abbandonate diventano turistiche: legge approvata, ecco le prime tratte

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Aggiornamento 2021. La legge sulle Ferrovie turistiche è stata approvata dalla Commissione lavori pubblici del Senato già dal 2017, e i lavori sono finalmente iniziati. La nuova legge mira a salvaguardare e valorizzare le tratte ferroviarie dismesse o sospese di particolare pregio culturale, paesaggistico e turistico, insieme alle relative stazioni, opere d’arte e pertinenze. In sede di prima applicazione, la legge individua le seguenti tratte ferroviarie ad uso turistico:

  • Sulmona-Castel di Sangro;
  • Cosenza-San Giovanni in Fiore;
  • Avellino-Lioni-Rocchetta Sant’Antonio;
  • Sacile-Gemona;
  • Palazzolo-Paratico;
  • Castel di Sangro-Carpinone;
  • Ceva-Ormea;
  • Mandas-Arbatax;
  • Isili-Sorgono;
  • Sassari-Palau Marina
  • Macomer-Bosa;
  • Alcantara-Randazzo;
  • Castelvetrano-Porto Palo di Menfi;
  • Agrigento Bassa-Porto Empedocle;
  • Noto-Pachino;
  • Asciano-Monte Antico;
  • Civitavecchia-Capranica-Orte;
  • Fano-Urbino.

>> Qui il DATABASE aggiornato delle ferrovie sui progetti in corso <<

Dario Franceschini si dice molto soddisfatto: “L’approvazione all’unanimità della legge sulle ferrovie turistiche è un’ottima notizia. È importante che su un tema come questo tutte le forze politiche si siano unite. (…) Nel nostro Paese esistono centinaia di chilometri di linee ferroviarie straordinarie, che percorrono paesaggi incredibili e non sono adeguatamente utilizzate. Con questa legge possiamo intervenire con successo e rafforzare quel turismo sostenibile e di qualità di cui l’Italia ha bisogno e che è centrale nel Piano strategico del Turismo”.

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26 gennaio 2017: La Camera dei Deputati ha approvato (all’unanimità) il disegno di legge C. 1178, presentato nel giugno 2013, “Disposizioni per l’istituzione di ferrovie turistiche mediante il reimpiego di linee in disuso o in corso di dismissione situate in aree di particolare pregio naturalistico o archeologico”. Il ddl passa quindi all’esame del Senato.

Avevamo parlato anche di stazioni ferroviarie abbandonate: metterle in comodato d’uso gratuito a disposizione dallo Stato per aprire attività turistico ricettive o per altre iniziative imprenditoriali era un sogno? No, è una realtà. Ecco come fare domanda.

Ferrovie abbandonate diventano turistiche: come?

Può rappresentare uno strumento necessario alla costruzione di nuove prospettive legate al turismo culturale e ferroviario che nel resto d’Europa funzionano già da anni.

Si potranno organizzare, in collaborazione con i comuni, si potranno trasportare visitatori nel territorio con treni storici e turistici. È un modo per far conoscere loro paesaggio, tradizioni storiche e culinarie.

Il disegno di legge prevede di:

1) salvaguardare i tracciati ferroviari in disuso e che attraversano luoghi di particolare interesse dal punto di vista culturale, naturalistico e turistico;

2) tutelare il patrimonio architettonico e di tutte le opere d’arte che fanno parte di queste linee ferroviarie (stazioni, magazzini, caselli, ponti, gallerie, infrastrutture realizzate al tempo della costruzione con espropri di terreni per pubblica utilità) e la conseguente inalienabilità;

3) istituire ferrovie turistiche da gestire con la collaborazione delle realtà associative operanti nel territorio e che hanno, o hanno avuto, contratti di comodato o convenzioni con le società del gruppo Ferrovie dello Stato italiane Spa per la salvaguardia e il recupero dell’infrastruttura ferroviaria, all’organizzazione di treni straordinari a carattere turistico.

A settembre era stato approvato all’unanimità il Disegno di Legge sui Piccoli Comuni, che prevede la predisposizione di un piano nazionale per la loro riqualificazione.

 

Redazione Tecnica

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