Antisismica, incentivi fino all’85%. Dettagli e problematiche di applicazione.

Il ministero delle Infrastrutture sta per chiudere lo schema del nuovo Decreto Sisma Bonus per gli incentivi e la detrazione per interventi di Antisismica. L’ufficialità si avraà con la nuova Legge di Stabilità. Sono previsti tre livelli di sconto, vale a dire detrazione 65% per una prima tipologia di interventi, detrazione 75% per una seconda tipologia, detrazione fino all’85 % massimo per un intervento completo di antisismica. Chi investirà nella messa in sicurezza certificata di tutto l’edificio, avrà il massimo bonus.

Le linee guida per la classificazione sismica degli edifici e l’aggiornamento delle Norme tecniche per le costruzioni avranno un ruolo primario e bisogna incrociare gli incentivi per Antisismica con queste Norme in modo da arrivare a un corpo di leggi coordinato.

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Il Governo, insomma, premierebbe coloro che migliorano la loro situazione, pur non arrivando a un livello di sicurezza massima, giudicato troppo costoso.

Primo livello: detrazione antisismica 65%

Detrazioni 65%, stessa percentuale dell’Ecobonus, per tutti gli interventi nelle prime e seconde case in zona 1 e 2 che portano a un adeguamento sismico. Verranno individuati a monte gli interventi che daranno diritto ad accedere al Sismabonus.
Anche le operazione di diagnosi sismica accederanno alla detrazione 65%.
Difficile, comunque, la proroga per più anni.

Secondo livello: incentivi antisismica 75%

Secondo step: detrazione fino a 75% per la classificazione sismica. L’idea è di concedere uno sconto extra a chi utilizza il nuovo sistema di mappatura degli edifici. Non sarà obbligatorio, ma sarà possibile agganciare un bonus fiscale appetibile. Le percentuali sono ancora solo un’ipotesi: forse, si sommerà al 65% un altro 10% nel caso di utilizzo delle linee guida e di ottenimento di un miglioramento di una classe: si arriva così al 75%.

Terzo livello: detrazione antisimica 85%

Terzo step: detrazioni fino all’85%. Migliorando lo stato dell’edificio di due classi o più, è possibile arrivare all’85%, +20% rispetto allo sconto originario. Un miglioramento sismico di questo tipo ha costi molto elevati, per questo l’intevento viene collegato a una detrazione rilevante. Problema: non tutti i passaggi di classe hanno lo stesso valore: chi esce dalla F ottiene un risultato più importante, in termini di sicurezza, rispetto chi va dalla B alla A.

Il Bonus 85% potrebbe essere concesso anche in caso dl raggiungimento di un livello di sicurezza che, considerando le nuove Norme tecniche per le costruzioni che stanno per essere approvate, sia pari almeno al 60-65% rispetto al nuovo.

Il 60%, secondo i tecnici, sarebbe infatti sufficiente a garantire che, nel caso di un terremoto simile a quello di Amatrice, non ci siano danni tali da mettere in pericolo vite umane.

Nuove NTC e detrazioni antisismica: come si coniugano?

La domanda che ci si pone è anche: come queste regole si incastrano con le nuove Ntc che prevedono un livello di sicurezza per gli interventi sull’esistente pari almeno all’80 %?.

Da subito, infatti, sarà possibile attivare soltanto il primo livello, quello del 65%, che non si incrocia con le nuove normative tecniche. Per gli altri due livelli bisogna approvare prima le linee guida per la classificazione sismica degli edifici e aggiornare le Norme tecniche per le costruzioni.

Due lavori che non arriveranno a destinazione prima della fine dell’anno (si è parlato di Nuove NTC in arrivo entro dicembre 2017). Impossibile, allora, integrarli in un sistema di bonus che parta già nel 2017.

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Redazione Tecnica

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