Le normative sul Piano Casa, varate tra il 2009 e il 2010 come misura per il rilancio del settore edile da poco entrato nella crisi economica, come sappiamo, consente ai proprietari di immobili di intervenire per incrementare la volumetria e ricostruire interi edifici, approfittando di bonus volumetrici in alcuni casi molto ingenti.
In Lombardia e Emilia-Romagna, come avevamo già visto, le norme dei rispettivi piani sono scadute e quindi i bonus non più operativi.
Nelle altre regioni invece chi intende usufruire dei premi volumetrici e di superficie per un intervento di sostituzione edilizia, quindi per demolire e ricostruire, ha tempo almeno fino alla fine dell’anno.
Il valore dei bonus volumetrici
Il valore prevalente di questi bonus è del 35% (applicato dalle regioni Abruzzo, Calabria, Campania, Lazio, Liguria, Puglia, Toscana e Valle d’Aosta), ma scende al 30% (Basilicata e Sardegna), al 25% (in Sicilia, Piemonte e Umbria) o al 15% (Provincia di Trento).
Rispettando alcune condizioni, alcune Regioni prevedono però un incremento dei premi di base. Nelle Marche, se l’efficienza energetica della nuova costruzione raggiunge almeno il punteggio 2 del protocollo “Itaca Marche”, l’ampliamento della volumetria esistente può passare dal 30 al 40%.
In Umbria (dove il livello di partenza è del 25%), quando l’intervento di demolizione e ricostruzione coinvolge almeno 3 edifici il premio sale fino al 35% della superficie utile iniziale, e si può guadagnare un ulteriore 5% realizzando locali per funzioni sociali, culturali e pubbliche.
Il Molise consente di arrivare al 40% piantumando almeno un quarto dell’area interessata all’intervento, e al 50% se l’edificio può essere inquadrato in classe energetica C e produce almeno il 60% dell’acqua calda sanitaria con fonti rinnovabili.
In Sardegna e Sicilia c’è invece un premio aggiuntivo del 10% se le prestazioni dell’edificio vengono migliorate.
Il caso del Veneto invece è a sé. Per interventi di demolizione e ricostruzione con miglioramento degli standard qualitativi architettonici, tecnologici e di sicurezza, è consentito un aumento della volumetria o della superficie fino al 70% se la prestazione energetica del nuovo fabbricato è pari alla classe A. Si può addirittura arrivare all’80% se l’intervento viene realizzato con le tecniche costruttive della normativa regionale sull’edilizia sostenibile.
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