Diventeranno operativi a partire da mercoledì prossimo 1 giugno i nuovi standard di valutazione europei per la valutazione immobiliare, presentati a Bruxelles lo scorso 13 e 14 maggio nel corso dell’ultima Conferenza Europea e Assemblea Generale del TEGoVA (Federazione Europea delle associazioni di valutatori immobiliari).
Va premesso a tal riguardo che gli standard europei sono stati richiamati nella recente direttiva 2014/17/UE in merito ai contratti di credito ai consumatori relativi a beni immobili residenziali, recepita con decreto dal Governo Italiano, considerati come best practice dalla Banca Centrale Europea nella procedura di Asset Quality Revue.
In concreto si tratta del lancio della nuova release dell’EVS2016 European Valutations Standard (da sempre denominato “Blue Book”), la pubblicazione che contribuisce ad aggiornare gli standard europei nei 32 Paesi aderenti alla Federazione.
Ma come si configura la struttura del testo che aggiorna gli standard? Si divide in 4 parti:
– parametri di valutazione e le relative linee guida;
– codici europei (con specifico riferimento al codice etico e di condotta del professionista abilitato alla valutazione degli immobili);
– legislazione europea del mercato immobiliare e della valutazione;
– raccolta di documenti tecnici, quali la valutazione automatica (AVM), la metodologia estimativa, la misurazione del valore equo (fair valuer).
I parametri in oggetto sono gli unici che riguardano in modo esclusivo la valutazione del settore immobiliare e rappresentano il risultato di un articolato lavoro di gruppo, composto dai membri che fanno parte dell’Associazione.
“Gli standard EVS2016 saranno al più presto tradotti e resi disponibili da CNGeGL ai professionisti che ne possono così beneficiare nel loro lavoro quotidiano – spiega in proposito Vice Presidente CNGeGL Antonio Benvenuti – fra i parametri di valutazione attualmente sul mercato sono i più consoni al ruolo del valutatore immobiliare, in considerazione della loro specificità totalmente basata sugli immobili. A ciò si aggiunge il riconoscimento della Banca Centrale Europea, che ha scelto lo standard EVS quale preferito nell’Asset Quality Revue per l’ispezione nelle banche: ulteriore elemento che ne conferma l’importanza. Per questa ragione – conclude Benvenuti – come CNGeGL proseguono le nostre attività di rilascio della qualificazione europea REV (Recognition European Valuer) del TEGoVA quale strumento per identificare un valutatore qualificato, attività svolta in esclusiva con gli altri membri italiani del TEGoVA per l’Italia dal 2015”.
Leggi anche l’articolo Valutazione immobili: i requisiti richiesti al professionista per farla.
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