La presenza di amianto o di materiale contenente fibre di amianto sul territorio incarna una problematica storica di particolare rilievo anche nel nostro paese. Il massiccio impiego che si è fatto di questo materiale nel secolo scorso ha causato un alto numero di patologie e purtroppo anche di morti.
La presenza di fibre libere di amianto negli ambienti di lavoro (ma anche negli ordinari ambienti di vita) costituisce un rischio per la salute oramai conosciuto. L’esposizione – per periodi più o meno lunghi a seconda della tipologia del prodotto – a dette fibre può produrre effetti dannosi, gravi ed irreversibili.
Il rilascio delle fibre nell’aria può avvenire anche in occasione di manipolazione dei materiali che le contengono, di una loro lavorazione, oppure spontaneamente. Risulta pertanto fondamentale porre la massima attenzione per la valutazione di situazioni caratterizzate dalla presenza di amianto e per attività che possano disturbare tali materiali al fine di evitare che fibre di amianto si distacchino dalle matrici in cui sono inglobate disperdendosi nell’aria.
In questo senso la rimozione dell’amianto si configura come un’attività che riveste una grande importanza nell’odierno periodo storico: non a caso il legislatore ha approntato anche strumenti incentivanti per la rimozione di tale materiale dagli edifici (presente in pannelli, pavimenti, rivestimenti di camini, tubazioni, lastre di copertura, canne fumarie, serbatoi idrici, guarnizioni stufe, intonaco).
Leggi anche l’articolo Amianto, modalità di rimozione e incentivi per il 2016: guida essenziale.
Tutte le imprese che hanno effettuato o effettueranno interventi di ristrutturazione di fabbricati e capannoni che comporteranno, tra l’altro, la bonifica dell’amianto potranno accedere a un credito d’imposta pari al 50% della somma spesa a tale scopo, a condizione che il costo affrontato per bonificare l’amianto sia pari almeno a 20mila euro. Il credito di imposta è un’agevolazione paragonabile allo sgravio fiscale dettato dalle cosiddette detrazioni fiscali.
Per orientarsi all’interno di questa materia Maggioli Editore presenta l’e-book Amianto: Guida pratica per la gestione dei manufatti: una vera e propria guida (elaborata dall’esperto ingegner Maria Cristina Di Cosimo) idonea a fornire informazioni utili e pratiche per affrontare la gestione dei materiali con presenza di amianto (con particolare attenzione anche alle questioni permessualistiche). Lo strumento è utile sia per gli utenti pubblici che per quelli privati (dagli amministratori di condominio ai proprietari di edifici industriali).
Nell’arco di sette capitoli vengono affrontati in modo chiaro e pratico i diversi aspetti legati alla gestione di questo specifico materiale: dalla normativa di riferimento alle tecniche d’intervento, transitando per la valutazione del rischio, la pianificazione degli interventi e la gestione dei rifiuti contenti amianto.
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