Un sentiero virtuoso per far ripartire l’edilizia e per tutelare territorio ed ambiente: questo il fine fondamentale di Ecobonus e Bonus ristrutturazioni secondo Ermete Realacci, parlamentare Pd e presidente della VIII Commissione Ambiente.
Misure anticicliche
Realacci ha tracciato in maniera ulteriore il suo punto di vista su queste misure commentando il dossier di CRESME e Servizio studi della Camera sugli effetti (benefici) che le detrazioni fiscali in edilizia stanno provocando. “I dati e le analisi presentati in Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici sugli effetti del credito di imposta e dell’Ecobonus sono di straordinaria importanza. Nell’edilizia, che dall’inizio della crisi ha perso migliaia di imprese e oltre 500mila addetti, il credito di imposta per ristrutturazioni e risparmio energetico ha rappresentato una straordinaria misura anticiclica: nel 2014 ha prodotto 28,5 miliardi di investimenti e 425mila posti di lavoro fra diretti e indotto, qualificando il sistema imprenditoriale del settore, riducendo i consumi energetici, l’inquinamento e le bollette delle famiglie. Gli stessi incentivi dal 1998 al 2015 hanno interessato oltre 12.5 milioni di interventi e milioni di famiglie”.
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I dati del 2015
Analizzando l‘aggiornamento del Rapporto CRESME si scopre inoltre che nei primi otto mesi del 2015 i crediti di imposta del 50% per le ristrutturazione edilizie e del 65% per il risparmio energetico hanno prodotto investimenti per 15,9 miliardi. Per l’intero anno la previsione è di un investimento complessivo di 23,5 miliardi equivalente a 351mila posti di lavoro fra occupazione diretta e indotta. Per il 2015 si profila una leggera flessione che nei primi otto mesi è del 17% ma che il direttore del CRESME, Lorenzo Bellicini, stima si possa ridurre al 10%. “La flessione 2015 – spiega Bellicini – riguarda esclusivamente i primi due mesi dell’anno, mentre da marzo c’è stata una ripresa che si dovrebbe rafforzare negli ultimi quattro mesi dell’anno, quando nel 2014 il dato fu piuttosto contenuto”.
Cosa si prospetta per il 2016
Il presidente della Commissione Ambiente presso la Camera dei deputati delinea anche quelle che potrebbero essere le novità per il prossimo anno in materia di detrazioni in edilizia: “In Parlamento esiste il consenso sulla necessità di confermare ed allargare questa misura ad altri soggetti: edilizia sociale, condomini, imprese. E di ampliarla anche ad altri campi, quali il consolidamento antisismico e la bonifica dell’amianto. Su questo più volte ha confermato il proprio consenso e impegno il ministro delle Infrastrutture Delrio. La Legge di Stabilità è la sede adeguata per queste scelte”.
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Un valore aggiunto: la tutela di ambiente e territorio
“Oltre che per rilanciare la nostra economia investendo su un’edilizia di qualità che non consumi nuovo territorio ma punti su innovazione, sicurezza e bellezza – prosegue il presidente -, è anche una strada per affrontare i problemi posti dai mutamenti climatici in atto, considerando che circa un terzo dei consumi energetici e delle emissioni di anidride carbonica si devono agli edifici. Estendere e confermare l’Ecobonus significa ridurre i consumi energetici, l’inquinamento e le bollette. Con vantaggi sia per le famiglie che per le casse dello Stato”.
“Basti pensare – conclude Realacci – che tra una casa costruita bene e una costruita male passa una bolletta energetica di 1500-2mila euro l’anno e che nelle sole scuole i consumi di energia valgono 1300 milioni l’anno. Investendo in efficienza energetica questa cifra può essere ridotta di almeno un terzo”.
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