L’ edilizia scolastica non viene riqualificata e controllata da anni in Italia, in molti casi. Sono stati sbloccati per questo motivo 4 miliardi di risorse per nuove scuole, manutenzioni, efficienza energetica e monitoraggio del patrimonio di 40mila edifici. Renzi ha firmato la circolare per far partire gli investimenti.
Magari questa volta è quella buona, quella in cui si parte davvero, visto che i lavori sull’ edilizia scolastica promessi da Governo Renzi sono iniziati ma non stanno andando avanti proprio a gonfie vele. Leggi anche a questo proposito Edilizia scolastica, il piano non decolla: doppio indizio.
Un po’ di speranza sembra che possiamo nutrirla, visto ci sono altre novità per l’ edilizia scolastica. Infatti, sono state pubblicate in Gazzetta anche le “Modalità di attuazione della disposizione legislativa relativa a operazioni di mutuo che le regioni possono stipulare per interventi di edilizia scolastica e residenziale” e le misure per l’efficientamento energetico degli edifici scolastici che stanziano 350 milioni di euro attraverso il fondo rotativo Kyoto. Ma andiamo con ordine.
1. Edilizia scolastica: 4 miliardi di investimenti per nuove scuole e riqualificazione
C’è un accordo tra la Struttura di missione per l’edilizia scolastica di Palazzo Chigi e l’Agenzia per la Coesione Territoriale per sopralluoghi negli edifici con più criticità da parte di ispettori del governo.
“Le prossime tappe – ha spiegato Delrio, Ministro delle Infrastrutture – prevedono 1.600 nuovi cantieri, per ristrutturazioni radicali, mentre altre 700 scuole saranno interessate da interventi per l’efficienza e la sicurezza degli impianti energetici”.
La Struttura di missione per l’edilizia scolastica di Palazzo Chigi e l’Agenzia per la Coesione Territoriale hanno siglato un protocollo d’intesa che prevede una task force per sopralluoghi dove vengono riscontrate o segnalate le criticità maggiori negli interventi di edilizia scolastica, dai tecnici qualificati, dai responsabili dei procedimenti e dalle autorità locali.
Il ddl “Buona Scuola” prevede in ogni regione “la realizzazione ex novo di scuole altamente innovative, con 300 milioni di euro, l’allargamento dell’Osservatorio dell’edilizia scolastica alle organizzazioni civiche. Vogliamo affrontare questa situazione di colpevole emergenza, che riguarda tutte le opere pubbliche per chi la manutenzione è stata sempre messa all’ultimo posto: e così nel ddl c’è la diagnostica dei solai, partendo da 10.000 monitoraggi, opere che qualunque Paese normale dovrebbe aver previsto come ordinaria amministrazione e una Graduatoria unica e reale dell’edilizia scolastica”. Lo ha affermato Delrio. Ma per avere ulteriori informazioni sulla Buona Scuola leggi anche Interventi di Edilizia scolastica fondamenta della Buona Scuola: il 10 marzo in CdM.
Sul sito del Miur è stato pubblicato anche “Tutti i numeri della Buona Scuola”, una panoramica sui contenuti del ddl.
Segnaliamo altri due passi importanti per l’ edilizia scolastica.
2. Edilizia scolastica: ripartizione dei mutui regione per regione per l’efficienza energetica
Il Ministero dell’Istruzione ha comunicato la ripartizione regionale delle risorse BEI a valere sul “Decreto Mutui” – D.M. 23 gennaio 2015 recante “Modalità di attuazione della disposizione legislativa relativa a operazioni di mutuo che le regioni possono stipulare per interventi di edilizia scolastica e residenziale”, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 51 del 3 marzo 2015. Ecco la ripartizione regione per regione.
3. Edilizia scolastica: stanziati 350 milioni da Kyoto
Sulla Gazzetta Ufficiale n. 109 del 13 maggio 2015, è stato pubblicato il decreto del Minambiente e dell’Economia 14 aprile 2015 (di concerto con i ministeri dello Sviluppo economico e dell’Istruzione) recante “Misure per l’efficientamento energetico degli edifici scolastici”. Stanziati in questo modo 350 milioni di euro attraverso il fondo rotativo Kyoto. Il decreto, in vigore da ieri, disciplina i criteri di concessione, erogazione e rimborso dei finanziamenti a tasso agevolato. Sono stati concessi prestiti a tasso dello 0,25%.
Quindi, si parte davvero con l’ edilizia scolastica?
Segnaliamo che Legambiente e InBar, Istituto Nazionale di Bioarchitettura hanno pubblicato le Linee Guida per la riqualificazione degli edifici esistenti in edilizia scolastica, in base a criteri di bioarchitettura.
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