TASI 2014, siamo entrati nel momento bollente: scadono domani (16 dicembre) i termini per versare l’ultima rata (il conguaglio) dell’imposta sui servizi indivisibili (tra cui illuminazione pubblica e manutenzione delle strade) che ha fatto impazzire contribuenti ed amministrazioni lungo il corso di tutto l’anno.
Ecco un rapido (e definitivo a questo punto) recap sulle cose fondamentali da sapere su questa dead-line natalizia.
– La TASI si può pagare con bollettino postale o con un modello F24, le aliquote sono definite dai singoli Comuni.
– il 16 dicembre è anche il giorno della scadenza per il versamento dell’intero tributo per i contribuenti residenti nei Comuni che non sono riusciti a deliberare le aliquote negli scorsi mesi (in questo caso l’aliquota è posta automaticamente all’1 permille).
– Per calcolare l’importo della vostra TASI vi consigliamo di consultare il nostro articolo tutorial intitolato TASI 2014: come si calcola e come si paga in 4 semplici mosse.
– Cosa succede se non versate il conguaglio entro il termine di scadenza? La spiegazione (con qualche suggerimento pratico) la trovate nell’articolo TASI 2014, scaduti i termini: non hai ancora pagato? Esiste il rimedio.
– A questo link tutte le istruzioni per compilare il Modello F24 per il pagamento del tributo.
– Per ciò che riguarda l’IMU, il 16 dicembre è l’ultimo giorno valido per il versamento della seconda rata dell’imposta per il 2014, pari al saldo dell’imposta dovuta (effettuando gli eventuali conguagli). Non bisogna dimenticare che l’IMU in questo 2014 è dovuta su tutte le seconde abitazioni: sulle prime è dovuta soltanto per le case appartenenti alle categorie catastali A/1, A/8 e A/9 (case di lusso).
A margine di questi consigli operativi è anche necessario riportare anche la cronaca di questi giorni con riferimento a quella che sarà la tassazione sulla casa il prossimo anno: infatti qualora l’introduzione della cosiddetta Local Tax dovesse slittare al 2016, l’anno prossimo le famiglie potrebbero correre il pericolo che l’aliquota TASI sulle abitazioni principali aumenti fino al 6 per mille. A denunciarlo è la CGIA di Mestre: lo strumento normativo che ha istituito il tributo sui servizi indivisibili sulla prima casa non è travisabile, spiegano gli esperti della CGIA. Infatti per il primo anno di applicazione, quello appena trascorso (pericolosamente) l’aliquota base è stata posta all’1 per mille, mentre quella massima può arrivare fino al 2,5 per mille per salire ulteriormente fino al 3,3 per mille nel caso in cui il Comune introduca delle detrazioni a favore delle famiglie meno abbienti. Tuttavia, a partire dal 2015, la legge prevede che l’aliquota possa addirittura salire fino al 6 per mille.
Nel frattempo tuttavia tra gli emendamenti depositati sabato mattina dal governo emergono misure per evitare il maxi aumento delle tasse sulla casa nel 2015, con la TASI che quindi, con tutta probabilità, sarà applicata anche l’anno prossimo. Questa settimana giungeranno maggiori certezze a riguardo.
A cura di Marco Brezza
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