Alla fine l’atteso rinvio arriverà: il Governo ha infatti optato per la proroga a giugno per ciò che riguarda il versamento dell’IMU sui terreni agricoli. L’idea della compagine governativa è quella di utilizzare l’intervallo di tempo che ci separa dalla prossima estate per individuare criteri un più nitidi e definiti attraverso cui distinguere coloro che dovranno pagare da coloro che invece manterranno l’esenzione.
Il terremoto si era propagato negli scorsi giorni dopo la pubblicazione sul portale internet del Dipartimento delle Finanze del decreto che trasforma in pianeggianti i terreni cd. “ex montani” in migliaia di Comuni, imponendo come diretta conseguenza il pagamento ai proprietari dell’IMU retroattiva su tutto il 2014. Alle proteste di associazioni di categoria, professionisti e rappresentanti dell’ANCI, si è ieri unito il Parlamento con la lettera firmata da oltre 100 deputati Pd. Per un resoconto completo di ciò che è successo negli scorsi due giorni leggi l’articolo IMU terreni agricoli: cambia tutto, saltano le esenzioni sotto i 600 metri.
Lo strumento tecnico idoneo a consentire lo slittamento della scadenza sarà scelto nei prossimi giorni: con molta probabilità sarà un decreto legge da far confluire nella manovra lo strumento prescelto per adempiere a tale compito (in alternativa potrebbe concretizzarsi un emendamento alla Legge di Stabilità).
Il grande coro di proteste che nella giornata di ieri ha accolto il decreto retroattivo sembrerebbe avere di fatto ottenuto un importante risultato: il rinvio sarà inoltre accompagnato da una forma di “accertamento convenzionale” dell’entrata, poiché i 350 milioni che i proprietari non più esenti avrebbero dovuto pagare sono già stati spesi nel complesso “puzzle” delle coperture al bonus da 80 euro e a dicembre i conti dei Comuni non possono in alcun modo essere corretti.
Il rinvio andrà, con ampia probabilità, a posizionare la scadenza per il pagamento dell’IMU terreni agricoli a giugno del 2015 in concomitanza con l’acconto della futura (e ancora non battezzata) Local Tax. Ci sarà pertanto il tempo necessario (si spera) per ridefinire con maggiore cura i criteri delle esenzioni: come ad esempio quello che tiene conto dell’altitudine al centro (ovvero il punto esatto in cui è posto l’edificio del municipio) come cifra discriminante per attribuire l’esenzione stessa.
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