Lo Sblocca Italia sta facendo il suo (lentissimo) iter in Parlamento. Abbiamo visto che le modifiche in materia di edilizia e ambiente apportate dalle Commissioni sono state tante.
Analizziamo adesso le modifiche introdotte nella parte che riguarda l’energia, la sua produzione e il suo consumo.
Articolo 22. Contiene l’incentivazione della produzione di energia termica da fonti rinnovabili e l’incremento dell’efficienza energetica di piccole dimensioni, per quanto riguarda interventi realizzati dopo il 31 dicembre 2011. Uno degli scopi è facilitare l’accesso per imprese, famiglie e soggetti pubblici a questi contributi (Conto termico).
Articolo 22-bis. Contiene interventi sul meccanismo sullo spalma-incentivi obbligatorio (si veda DL 91/2014) per la riduzione annua degli incentivi erogati agli impianti fotovoltaici di grossa taglia, esclusi gli impianti i cui responsabili sono enti locali o scuole.
Articolo 36. Esclude dal patto di stabilità interno le spese sostenute dalle regioni per la realizzazione degli interventi di sviluppo dell’occupazione e delle attività economiche, di sviluppo industriale e di miglioramento ambientale.
Articolo 37. Introduce alcune modifiche sulle norme vigenti in materia di infrastrutture di gas naturale, come gasdotti di importazione di gas dall’estero, terminali di rigassificazione di GNL, stoccaggi di gas naturale e infrastrutture della rete nazionale di trasporto del gas naturale.
Articolo 38. Qualifica le attività di prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi e quelle di stoccaggio sotterraneo di gas naturale come attività di interesse strategico, di pubblica utilità, urgenti e indifferibili. Un’ulteriore modifica attiene all’inserimento delle attività di prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi effettuate sulla terraferma tra i progetti di competenza statale, sottoposti a procedimento di Valutazione di impatto ambientale (VIA). Tra le modifiche approvate dalla Commissione si segnala l’introduzione, nelle attività di ricerca o coltivazione di idrocarburi rilasciate dallo Stato, del divieto della ricerca e dell’estrazione di shale gas e shale oil e il rilascio dei relativi titoli minerari.
Infine, l’articolo 39 modifica alcuni dei criteri per la fruizione degli incentivi per l’acquisto di veicoli a basse emissioni complessive.
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