Edilizia scolastica, a luglio si apre l’anagrafe degli edifici

L’edilizia scolastica è certamente uno dei temi posizionati nelle prime pagine del programma redatto dal Governo Renzi per rilanciare il paese e distribuire inerzia positiva a tutti i settori dell’ordinamento.

 

Dopo le discussioni animate della scorsa settimana in ordine a tempistiche, fondi stanziati e interventi in priorità, è giunta la notizia dell’impegno da parte del Ministero dell’Istruzione di realizzare una anagrafe dell’edilizia scolastica. Questa anagrafe dovrà sempre essere aggiornata in collaborazione con le Regioni.

Lo ha affermato il sottosegretario all’Istruzione Roberto Reggi, spiegando che il sistema dovrebbe essere pronto entro il mese di luglio: grazie a questo strumento dovrebbero pertanto giungere entro il dicembre 2014  dati certi sullo stato degli edifici scolastici nel nostro paese. Reggi ha spiegato che in mancanza di dati certi in materia si potrebbero rischiare interventi sbagliati, o comunque non esattamente centrati: “La trasparenza ha più valore se si danno dati certi e non farlocchi” è stata l’icastica frase rilasciata questa settimana dal sottosegretario in occasione del premio “Buone Pratiche nella scuola” intitolato a Vito Scafidi.

Approfondisci il tema dell’edilizia scolastica leggendo l’articolo Edilizia scolastica, Renzi: i cantieri partono da giugno, su Ediliziaurbanistica.it.

L’anagrafe contribuirà a rendere più nitida la situazione dell’edilizia scolastica nelle diverse aree del paese: in questo modo le risorse potranno essere assegnate in maniera congrua e proporzionata alle zone e agli istituti che ne avranno più bisogno. Il punto di partenza concettuale in materia si assesta sul fatto che la situazione italiana degli edifici scolastici si presenta in maniera diseguale: alcune zone presentano edifici di grande qualità, altre sono lasciate allo sfacelo e proprio al Sud sono presenti le situazioni più critiche. In questa direzione saranno implementati interventi di piccola manutenzione: Reggi ha infatti chiarito che “su questo tema partirà un imponente lavoro che trasferirà risorse direttamente alle scuole. Queste ultime potranno gestire le risorse in maniera diretta a partire da luglio e fino a primavera 2016. Sarà un investimento da 450 milioni di euro, assegnato a condizione della presenza dei lavoratori socialmente utili”.

Tra gli altri obiettivi a breve termine del Governo si affastellano l’accurata formazione degli insegnanti in materia di sicurezza (affinché possano educare ed aiutare gli alunni ad attuare una corretta prevenzione rischi) e l’emanazione di un nuovo decreto per definire in maniera ordinata l’importante questione. Un’agenda molto densa, quella relativa all’edilizia scolastica, e non poteva essere altrimenti, vista l’attenzione posta sul delicato problema dal Presidente del Governo Renzi sin dal discorso di insediamento alla Camera. Non resta che attendere la “messa in moto” della grande macchina dell’anagrafe per comprendere l’efficacia dell’idea.

Redazione Tecnica

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