Anima Confindustria: nel 2023 calo per l’impiantistica edilizia

Il presidente di Anima Confindustria, Marco Nocivelli, ha sottolineato come questo trend negativo non sia da attribuire a un singolo fattore, ma a una serie di cause concomitanti. Tra queste, il progressivo ridimensionamento dei bonus edilizi

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Nel corso del 2023, il settore dell’impiantistica edilizia ha affrontato un’importante inversione di tendenza, con una riduzione significativa rispetto alla crescita straordinaria registrata nel 2022.

Secondo l’analisi dell’Ufficio Studi di Anima Confindustria, la produzione di caldaie, climatizzatori, pompe di calore, rubinetti, valvole per l’edilizia e tecnologie per il trattamento domestico dell’acqua, insieme ai sistemi di pompaggio, ha segnato un calo del 4,7%, attestandosi a 13.961 milioni di euro rispetto ai 14.642 milioni dell’anno precedente.

Nonostante una leggera crescita nel settore delle valvole per l’edilizia e della rubinetteria, che ha raggiunto i 5.620 milioni di euro, altre tecnologie hanno sperimentato cali ben più marcati, con percentuali anche inferiori al -10%.

Il presidente di Anima Confindustria, Marco Nocivelli, ha sottolineato come questo trend negativo non sia da attribuire a un singolo fattore, ma a una serie di cause concomitanti. Tra queste, il progressivo ridimensionamento dei bonus edilizi, che ha incluso lo stop alla cessione del credito e allo sconto in fattura, la perdita di potere d’acquisto delle famiglie, la carenza di liquidità per migliaia di imprese e l’enorme quantità di crediti incagliati legati ai bonus edilizi.

Anima Confindustria è l’organizzazione industriale di categoria che, all’interno di Confindustria, rappresenta le aziende della meccanica varia e affine, un settore che occupa 221.700 addetti per un fatturato di 55,5 miliardi di euro e una quota export/fatturato del 60% nel 2023 (previsioni Ufficio Studi Anima). Anima comprende al suo interno 34 associazioni e 1000 aziende associate. I macrosettori rappresentati da Anima sono: edilizia e infrastrutture; movimentazione e logistica; produzione alimentare; produzione di energia; produzione industriale; sicurezza e ambiente.

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Occorre rilanciare il settore dell’impiantistica edilizia

Nocivelli ha ribadito l’importanza di rilanciare il settore dell’impiantistica edilizia, sottolineando come questo rappresenti non solo un pilastro fondamentale dell’economia italiana, ma anche un settore chiave per la salvaguardia dei posti di lavoro e per la promozione dell’eccellenza tecnologica nazionale. La transizione energetica e la decarbonizzazione, obiettivi per il 2030, passano necessariamente attraverso l’ammodernamento del parco edilizio italiano, rendendo imprescindibile un intervento deciso a favore dell’impiantistica edilizia.

La partecipazione a eventi internazionali come MCE (Mostra Convegno Expocomfort) è vista da Nocivelli come un’opportunità preziosa per promuovere il settore dell’impiantistica edilizia. Tali manifestazioni rappresentano una vetrina importante per la diffusione della cultura industriale e per il networking tra gli attori della filiera, contribuendo così a valorizzare ulteriormente un settore di eccellenza dell’economia italiana.

Calo delle esportazioni

Il calo delle esportazioni nel 2023, che si è attestato a -2,4% rispetto all’anno precedente, con un valore di circa 8.572 milioni di euro, conferma ulteriormente la necessità di una strategia complessiva che sostenga il settore.

Questa strategia dovrebbe non solo puntare al rilancio immediato ma anche proiettarsi verso il futuro, con l’obiettivo di consolidare la posizione dell’Italia come leader nell’innovazione tecnologica applicata all’edilizia sostenibile.

Il futuro dell’impiantistica edilizia

In conclusione, il calo registrato nel 2023 pone il settore dell’impiantistica edilizia di fronte a sfide rilevanti, ma anche di fronte a opportunità uniche. La capacità di rilanciare questo settore non solo salvaguarderà numerosi posti di lavoro ma permetterà anche all’Italia di affrontare con maggiore determinazione i suoi impegni verso la sostenibilità e la decarbonizzazione.

La strada è tracciata, ma richiede un impegno collettivo e visionario, capace di guardare oltre le difficoltà immediate per cogliere le potenzialità di un futuro più verde e innovativo.

Dal comunicato stampa a cura dell’Ufficio Stampa e Comunicazione Anima

Redazione Tecnica

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