L’individuazione dei pericoli nella valutazione dei rischi

Dopo la descrizione dell’attività aziendale e dei cicli lavorativi, il secondo step per effettuare la valutazione dei rischi con le procedure standardizzate è quello dell’individuazione dei pericoli presenti in azienda.

Per ulteriori informazioni e per scaricare moduli, fac-simile e modelli, ricordiamo la nostra Pagina Speciale Valutazione dei Rischi.

I rischi presenti in azienda sono legati:

– alle caratteristiche degli ambienti di lavoro, delle attrezzature di lavoro, dei materiali;

– agli agenti fisici, chimici o biologici presenti;

– al ciclo lavorativo, a tutte le attività svolte (comprese quelle di manutenzione, ordinaria e straordinaria, riparazione, pulizia, arresto e riattivazione, cambio di lavorazioni ecc.);

– a fattori correlati all’organizzazione del lavoro adottata;

– alla formazione, informazione e addestramento necessari;

– a qualunque altro fattore potenzialmente dannoso per la salute e la sicurezza dei lavoratori.

Occorre tenere presente che il datore di lavoro è tenuto a effettuare, ogni qualvolta sia possibile, le lavorazioni pericolose o insalubri in luoghi separati, allo scopo di non esporre senza necessità gli altri lavoratori.

Nella redazione del documento di valutazione dei rischi con procedure standardizzate, per l’individuazione dei pericoli si utilizzerà il Modulo 2 allegato al decreto interministeriale del novembre 2012. Tale modulo dovrà essere barrato nelle caselle delle colonne 3 e 4.

Il Modulo 2 contiene:

– colonna 1 – Famiglia di pericoli

– colonna 2 – Pericoli

– colonna 3 e 4 – Devono essere contrassegnate per indicare la presenza o l’assenza del pericolo in azienda, coerentemente con quanto è stato scritto nel Modulo 1.2

– colonna 5 – Riferimenti legislativi, con il richiamo al Testo Unico Sicurezza e ad altre principali fonti legislative di riferimento

– colonna 6 – Esempi di incidenti e criticità per ogni pericolo elencato.

Se, durante la valutazione dei rischi, il datore di lavoro individua altri pericoli non elencati nella colonna 2 dovrà riportarli nella riga “Altro”, posta in calce alla tabella.

Per una più facile gestione del documento di valutazione dei rischi, qualora venga compilato su formato elettronico, si consiglia di riportare solo i pericoli presenti. Potranno essere utilizzati uno o più Moduli 2 in relazione al ciclo lavorativo.

Infine, con riferimento ai cantieri temporanei e mobili, si specifica che non si applicano le disposizioni del titolo II, ma quelle contenute nel titolo IV e relativi allegati del d.lgs. 81/2008 (Testo Unico Sicurezza)

Redazione Tecnica

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