Si allungano tempi di approvazione del decreto Parametri Bis, che indicherà le nuove tariffe professionali per gli incarichi per la realizzazione delle opere pubbliche. Il Consiglio superiore dei lavori pubblici ha già rilasciato il parere negativo della prima bozza, così come l’Autorità di Vigilanza rilasciata dai Ministeri della Giustizia e delle Infrastrutture. Manca perciò solo il parere del Consiglio di Stato.
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Le pesanti opinioni negative del Csllpp e dell’Autorità di Vigilanza ha costretto ai Ministeri coinvolti di tornare indietro. Il Decreto è stato quindi modificato ed è tornato al Consiglio dei Lavori pubblici, che ha iniziato l’esame il 3 aprile e lo proseguirà il 19. Con ogni probabilità sarà necessario rifare il giro: il Decreto dovrà quindi passare ancora dall’Autorità di vigilanza.
In prima istanza il Consiglio superiorie avrebbe sottolineato la mancanza di una tabella di conversione tra vecchie e nuove attività professionali e l’eliminazione dei livelli di complessità delle professioni.
Il Consiglio superiore dei lavori pubblici è però in scadenza e servirebbe un decreto per rinnovarlo, decreto difficilemte realizzabile in questa fase della politica italiana.
Il Consiglio di Stato vedrà questo nuovo testo alla fine delle consultazioni.
Ma cosa contiene la nuova bozza? Il nuovo testo avrebbe tenuto in considerazione buona parte delle indicazioni del Csllpp e dell’Autorità tra le quali la possibilità che i nuovi parametri finissero per comprtare onorari superiori alle vecchie tariffe violando il DL 1/2012 (liberalizzazioni).
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