Infrastrutture ferroviarie e PNRR: nel 2023 gare per 30 miliardi di euro

Dicembre 2022 è stato particolarmente rilevante perché in sole 48 ore, Rete Ferroviaria Italiana ha comunicato il lancio di 18 nuove gare per un totale di oltre 6,8 miliardi di euro

Il 2023 si annuncia ricco di nuove gare di appalti per il settore ferroviario.

Quello passato è stato un anno da ricordare (o forse da dimenticare) per via dei rallentamenti dovuti soprattutto agli aumenti delle materie prime e dell’energia, che hanno portato le stazioni appaltanti all’adeguamento dei costi legati alle lavorazioni e in alcuni casi allo stop dei cantieri.

La conferma del meccanismo di compensazione, avvenuta con la Legge di Bilancio 2023, rappresenta un’ancora per imprese e stazioni appaltanti, tuttavia il tempo stringe e le scadenze dettate dal PNRR sono all’orizzonte.

>> Vorresti ricevere news come questa? Clicca qui, è gratis

Ma tra ostacoli e tempi stretti, Rete ferroviaria italiana non si ferma e ha già speso 4,6 miliardi dei 24,82 assegnati con il Recovery Plan italiano e nel 2023 il Polo infrastrutture del gruppo Fs avvierà cantieri per circa 30 miliardi di euro.

Leggi anche: Il Programma di fattibilità tecnica ed economica negli interventi del PNRR

Le gare lanciate a dicembre 2022 nel settore ferroviario

Dicembre 2022 è stato particolarmente rilevante perché in sole 48 ore, Rete Ferroviaria Italiana ha comunicato il lancio di 18 nuove gare per un totale di oltre 6,8 miliardi di euro, che hanno segnato il superamento dei 20 miliardi di euro di procedure avviate nel 2022.

Non solo nuove opere infrastrutturali, ma anche interventi di risanamento acustico con l’installazione delle barriere antirumore su tutto il territorio nazionale e lavori di manutenzione straordinaria all’infrastruttura ferroviaria e di manutenzione dei fabbricati di stazione e delle aree esterne.

Due i progetti più rilevanti per il Mezzogiorno:

  1. realizzazione della tratta Battipaglia-Romagnano, parte della nuova linea Alta Velocità Salerno-Reggio Calabria, del valore di oltre 2,16 miliardi di euro finanziati con risorse PNRR;
  2. progettazione esecutiva ed esecuzione in appalto dei lavori di realizzazione della Direttrice ferroviaria Messina – Catania – Palermo, Nuovo Collegamento Palermo – Catania. Lotto 1+2: Tratta Fiumetorto – Lercara Diramazione, di quasi 1,5 miliardi di euro.

Le altre gare interessano appalti in Lombardia, Toscana e Campania. Nello specifico:

  • il raddoppio delle linee lombarde Ponte San Pietro – Bergamo – Montello e Codogno – Cremona – Mantova, il quadruplicamento della linea Milano Rogoredo – Pavia e il potenziamento dello Scalo Di Brescia;
  • in Toscana, due gare per la progettazione e realizzazione del raddoppio della linea Empoli-Granaiolo e per il suo attrezzaggio tecnologico, per un totale di 158 milioni di euro;
  • in Campania viene lanciata la gara per il completamento della metropolitana di Salerno sulla tratta Arechi – Pontecagnano Aeroporto Costa d’Amalfi, da 180 milioni.

Potrebbe interessarti: Criticità e aspetti positivi: prime riflessioni sul nuovo Codice dei contratti

PNRR: a che punto siamo?

C’è ancora da fare ma ad ottobre 2022 il presidente di Ferrovie dello Stato Luigi Ferraris, durante il convegno annuale Anceferr si è dimostrato ottimista: “Sul Pnrr stiamo correndo come dei treni, o perlomeno ci proviamo. Il piano assegna a Ferrovie 25 miliardi di euro, su nuove infrastrutture e su innovazione tecnologica. Stiamo andando come da programma, con qualche difficoltà riguardante la dinamica dei prezzi e la disponibilità dei materiali. Abbiamo lanciato le gare previste. Da qui a fine anno saranno numerose per rispettare la scadenza del 2026. Il Pnrr va rispettato nei tempi perché è un boost per far ripartire in modo strutturato investimenti e infrastrutture che sono datate. Ci ha dato la possibilità di ripartire, ma dobbiamo continuare a insistere, non smettere di andare avanti”.

“Con questa mole di investimenti – aveva aggiunto – bisogna capitalizzare le competenze. Approfittiamone per investire sulle persone e creare professionalità. Ci dobbiamo mobilitare su questo punto perché abbiamo un gap che va colmato. Questo è uno dei temi chiave che riguarda noi come grandi imprese ma anche la realizzazione di piccole opere sui territori”.

Hai già visitato la sezione Risorse Gratuite di Ediltecnico?

Qui trovi ebook e corsi online utili per la professione

Consigliamo

Foto: iStock.com/ewg3D

Redazione Tecnica

Scrivi un commento

Accedi per poter inserire un commento